Capitolo V.

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'Molti danno agli altri ciò di cui avrebbero maggiormente bisogno per se stessi.'
-Oscar Wilde-

Fu proprio come avevo previsto.

Quella notte non chiusi occhio.

Alle nove decisi che era giunta l'ora di scendere dal letto ed appoggiare i piedi per terra!.

Entrai subito in bagno, mi spogliai e feci una doccia.

Dopo essermi asciugato indossai una tuta grigia dell'Errea che mi era permesso indossare solo in casa per "sentirmi comodo", come dicevano i miei.

Loro volevano che uscissi solo in "giacca e cravatta", altrimenti li avrei fatti sfigurare davanti alle altre persone.

Non volevano proprio capire che avevo vent'anni e non quaranta!.

Scesi al piano di sotto per fare colazione.

Trovai sul tavolo un vassoio pieno di cornetti artigianali con diverse farciture, dei bicchieri contenenti diversi tipi di spremute e molto altro ancora...

Con quella colazione si sarebbe potuto tranquillamente sfamare un esercito e, siccome tenevo alla mia linea, non avevo alcuna intenzione di divorare tutto quel ben di Dio.

Così mangiai un cornetto farcito con della marmellata ai frutti di bosco e bevvi un bicchiere di spremuta all'arancia.

Ringraziai, come al solito, una delle tante domestiche presenti in casa mia per la buona colazione preparata e salii in camera mia per cambiarmi: oggi dovevo fare acquisti.

Dopo essere saliti sulla nostra Mercedes-Benz, io e mia madre, ci recammo in centro, in diverse boutique di firme prestigiose.

Dopo aver fatto uno shopping talmente tanto lussuoso e sfrenato, chiesi a mia madre se aveva voglia di venire con me a mangiare un boccone in una piccola "sala bar" sulla strada, come risposta mi rise in faccia...

Quanto squallore in una sola persona!.

Tornammo a casa e corsi subito sul mio letto, agganciai le cuffie al mio iPhone e feci partire una playlist.

La musica fu interrotta dall'avviso di un messaggio.

I miei occhi si illuminarono quando vidi che era Violet.

Chiedeva se la sera successiva ci fossimo potuti vedere.

Naturalmente risposi di sì e prenotai immediatamente un tavolo in un ristorante di lusso su un grattacielo di New York.

La mia mente pensava già a quell'appuntamento, il primo con quella favolosa ragazza.

Buongiorno a tutti!.
Ecco il quinto capitolo.
Scusatemi tanto se ieri non ho pubblicato questo capitolo, ma sono stato fuori tutto il pomeriggio e la sera sono uscito con degli amici.
Perdonatemi se questo capitolo è molto corto, ma è fondamentale per capire ciò che accadrà nei prossimi.
Sono molto impegnato per l'esame ma cerco comunque di scrivere e spero che lo apprezziate.
Nulla, vi aspetto sabato per il prossimo capitolo e non dimenticate di commentare e farmi sapere ciò che pensate!.
Spero passerete una buona giornata!☀️

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora