Capitolo XXII.

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'Settembre.
Arrossiscono le foglie.
Sbocciano nostalgie.'
-Tumblr-

Mark non era più con me.

Dove avevo sbagliato?.

Le sue erano solo scuse.

Perché essere geloso di Robert?.

Non ne aveva motivo.

Perché scappare?.

Aveva un'altra.

Cosa stai dicendo?!.

Sei pazza?.

Lui non ti lascerebbe mai, ti ama troppo.

Non mi ama più.

Io non voglio scusarmi con lui, non ho colpe.

Se veramente ci tiene a me dovrà farlo lui.

Ricorda che sei stata tu a chiamare Robert, la colpa è tua.

Non farlo soffrire ancora.

È già stato troppo male a causa tua, non ricordi?.

Tristi ricordi stavano affiorando e dovevo reprimerli.

Appartenevano al passato.

Le tue sono solo scuse.

Non hai il coraggio di guardare in faccia la realtà.

Robert ti attrae.

Non vuoi avere rimorsi.

Vuoi avere la coscienza pulita.

Non vuoi chiarire con Mark, l'amore della tua vita, per questo.

Sei spregevole.

Lo sapevo, ma non mi importava.

Qualche ora dopo...

Qualcuno stava bussando alla porta della mia suite.

Chi poteva essere?.

'Chi è?'chiesi.

'Robert, aprimi!'.

Aprii la porta.

'Sei bellissima'.

Arrossii.

'Dov'è Mark?' chiese meravigliato.

'A New York' risposi chinando il capo.

Un ghigno comparve sul volto di Robert.

Robert pov.

Finalmente era andato via.

Ora sarebbe stata mia.

Qualcuna si sarebbe innamorata di me.

L'avrei catturata con qualsiasi mezzo possibile.

'Vuoi parlarne?' mi chiese Robert.

'Abbiamo litigato a causa tua e lui è andato via'.

'Mi spiace...' disse lui.

'Perché non sei andata via?'.

'Volevo stare ancora qui' risposi.

'Con me?'.

Scoppiai a ridere.

Lui era serio.

Le mie guance si tinsero di rosso.

'Hai abbastanza soldi per pagare questa suite?' chiese.

'Ehm...direi di no'.

'Se per te non è un problema potresti venire a casa mia'.

'Sappi che è difficile portarmi a letto' risposi quasi ridendo.

'Non è assolutamente mia intenzione' rispose imbarazzato.

In realtà sapevo quanto mi bramasse.

Fino a dove si sarebbe spinto?.

Fino a dove mi sarei spinta?.

'Preferisco stare qui, sono ancora legata a Mark e se vi è la minima possibilità di recuperare qualcosa del nostro rapporto non voglio sprecarla'.

'Okay, è giusto così' rispose.

'Pensavo di andare a fare un giro in centro, vuoi venire anche tu?' gli domandai.

'Certamente!' mi rispose.

Un'ora dopo...

Il centro della città era colmo di persone che si riversavano in negozi esageratamente costosi per le loro tasche.

Alcuni osservavano i capi e gli accessori esposti come se fossero la cosa più preziosa che avessero mai visto.

Altri compravano.

Io adoravo acquistare.

Mai a mie spese, però.

La mia bellezza era sempre stata in grado di farlo.

'Robert, guarda che bella questa borsetta Yves Saint Laurent!'.

'È favolosa!'.

Entrammo nella boutique.

Il prezzo era esorbitante.

Senza che neanche me ne accorgessi Robert acquistò la borsetta.

'Sei pazzo?!'.

'Di te?, sì'.

'Questa è per te'.

Mi porse l'acquisto.

Mi piaceva essere riempita di regali e di attenzioni.

Mi piaceva avere tutto ciò che non avevo avuto in passato.

Era una colpa?.

Non credo affatto.

Buongiorno a tutti!.
Ecco il ventiduesimo capitolo.
Spero vi piaccia.
Probabilmente nei prossimi capitoli mi concentrerò maggiormente sul personaggio di Violet, in modo che possiate conoscerla meglio.
Commentate e votate in molti.
Ci vediamo domenica.
Spero passerete una buona giornata!☀️

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora