'Non rinunciare a cogliere una rosa per timore che una spina ti punga.'
-Arthur Schopenhauer-L'aria, nonostante fosse Agosto, era particolarmente pungente.
Il clima di Vienna era totalmente diverso da quello di New York.
Avevo freddo e decisi di chiamare un taxi.
Violet, per prepararsi ad ogni evenienza, aveva preso, prima di salire in aereo, una felpa non troppo pesante.
La invidiavo.
In breve tempo, il taxi arrivò.
"Imperial Hotel" dissi.
Il veicolo si mise in moto.
Violet mi guardò stupita.
Cosa aveva?.
Qualcosa non andava?.
Dopo circa mezz'ora eravamo arrivati all'hotel.
"Dank viel. Auf wiedersehen" dissi.
Siccome conoscevo qualche parola in lingua tedesca, non persi l'occasione di salutare e ringraziare l'autista.
Dopo averlo pagato uscimmo dal veicolo.
La vista dell'hotel mi lasciò a bocca aperta.
La facciata si ergeva per diversi metri al cielo, il che lasciava intendere che era composto da molti piani.
La struttura esterna era splendidamente decorata con motivi quasi arabeggianti dalle tinte azzurre e gialle.
Erano sfavillanti sotto la luce del sole.
Molti erano i balconi sorretti da eleganti colonne in stile ionico.
Non quantificabili erano le finestre piccole e grandi che si affacciavano sui maestosi viali della capitale.
Il tetto era sopraelevato ed uno splendido bassorilievo marmoreo dominava elegantemente la raffinata struttura.
Per concludere, tre bandiere austriache poste ai vertici del tetto, sventolavano sotto la potenza del vento gelido.
Quel luogo era spettacolare.
Entrammo e ciò che ci si rivelò era forse più bello di quello che vedemmo precedentemente.
La hall era meravigliosa.
Imponenti lampadari di cristallo scendevano dall'alto soffitto.
Sulle pareti erano appesi diversi quadri dalle dimensioni sconcertanti, che rappresentavano imperatori e persone di rilievo dell'antico e florido Impero.
Svariate erano le statue marmoree, così come le incisioni auree che valorizzavano il fascino antico di quel luogo.
Vasti tappeti dai materiali pregiati coprivano la sofisticata pavimentazione del lussuoso hotel.
'Avete bisogno di qualcosa, signori?'
domandò un uomo sulla cinquantina.'Salve, avevamo prenotato una suite' risposi.
'A che nome?'.
'Johnson'.
'Posso fare una domanda piuttosto indiscreta?' disse.
'Mi dica'
'Ecco, vede...voi sembrate così felici, solari... Ehm...vi siete sposati?'
'Oh, no.
Non siamo sposati!.
Magari in futuro!' risposi io.
'Mi scusi ancora...comunque, per qualsiasi bisogno o informazione non esiti a chiamarmi.
È un piacere aver fatto la sua conoscenza!.
La vostra è la suite numero novanta.
Come certamente saprà è una tra le più lussuose del nostro hotel e dispone di molti servizi.
Non deve versare alcun anticipo, siccome è già stata interamente pagata.
Spero che questa vacanza ed il soggiorno in questa città possa riservarvi esperienze uniche'.
Lo speravo anch'io.
Buongiorno a tutti!.
Ecco il quindicesimo capitolo.
Per descrivere in maniera decente quell'hotel non sapete quanto ci ho messo.
Preparatevi, perché dal prossimo capitolo arriveranno moltissime novità!.
Fatemi sapere nei commenti se il capitolo vi piace e votate in tanti!. Volevo anche avvisarvi che mercoledì partirò, starò via per una settimana ma fortunatamente avrò il Wi-Fi. L'aggiornamento di mercoledì arriverà a tarda sera, quindi è probabile che voi vediate il capitolo nuovo giovedì mattina. Spero passerete una buona giornata!☀️
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Maledetta Vita. #Wattys2016 |IN PAUSA & REVISIONE|
RomanceMark, 20 anni, è un ragazzo di buona famiglia che vive nella frenetica e magnifica città di New York insieme ai suoi genitori. Un ragazzo come lui non dovrebbe avere nessun tipo di problema. In realtà non sarà affatto così. Si ritroverà intrappol...