Capitolo XXXV.

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'Comunque, se sei stanco e non ti va di parlare, potremo rimanere in silenzio e andrà bene lo stesso. A me basta starti vicino.'
-Alessandro Baricco-

'Cosa hai intenzione di fare?' disse Emily alle mie spalle.

'Voglio andarmene, al più presto.

Non voglio restare ancora qui' risposi.

'Torniamo in aeroporto e aspettiamo il prossimo volo per New York' disse lei.

Il giorno seguente...

Finalmente ero a casa.

Era tardo pomeriggio.

Raccontai tutto ai miei genitori.

Nonostante avessi appena lasciato Emily decisi di chiamarla.

Sentivo l'irrefrenabile bisogno di parlare con lei.

Volevo un suo parere riguardo la situazione.

'Emily, scusa se ti disturbo, possiamo parlare?' chiesi.

'Dimmi tutto' disse.

'Cosa ne pensi di Violet, di quello che ha fatto, di come si è comportata con me...insomma, dell'intera situazione?'

Rise.

'Penso che ora potrò averti'.

Che cosa?!.

Cosa aveva appena detto?!.

Avermi?!.

'Non mi è chiara la risposta...' dissi io.

'Te lo ripeto e te lo ripeterò fino all'infinito: voglio averti'.

'Emily, cosa stai dicendo?, sei lucida?, hai bevuto?, ti senti bene?' domandai.

'Domani, 21:00, Central Park' disse frettolosa.

'Dovrei considerarlo un appuntamento?'.

'Dovresti considerarlo come un nuovo inizio per la tua vita' rispose.

Stavo per porle un'altra domanda quando mi accorsi che aveva riattaccato.

La sera seguente...

'Esco' dissi a mio padre e a mia madre.

'Dove credi di andare a quest'ora' mi chiesero in coro.

'A prendermi quel che è mio' risposi.

Logicamente non capirono.

Anche io, certe volte, facevo fatica a comprendere me stesso.

Questa volta no.

Questa volta nulla mi avrebbe fermato.

21:00 spaccate.

Ero seduto sull'erba bagnata sotto un cielo stellato.

Lei era accanto a me.

'Io voglio essere tua.

Lo desidero da quella sera a casa mia, quando ogni nostra certezza è crollata e da quando i nostri corpi e le nostre menti si sono unite.

Non vedevo l'ora che arrivasse il momento della vostra rottura.

Sarò egoista, non m'importa.

Non starò qui a dirti che ti amerò per sempre, non ti dirò che sarai la mia vita e non ti dirò che nulla potrà separarci.

Tutto questo lo sai e lo so già.

A volte le parole non servono.

Basta solo guardarsi e giurare.

Basta solo imprimersi sulla pelle e nell'anima tutte le parole non dette.

Io sono pronta a farlo.

Capirò se sarai tu a non volerlo fare, lo capirò.

Già, sarò con te anche in questo'.

Continuavo a contemplare il cielo.

Mi ero accorto di quanto Emily fosse importante per me, nonostante ci conoscessimo da poco.

Qualcosa di particolare mi legava a lei.

Qualcosa che andava oltre il semplice amore.

Questo era il momento.

Questo era il momento per cambiare è per lasciarsi tutto alle spalle.

Mi voltai verso di lei.

Ci guardammo, a lungo.

Questo era il nostro sì.

Buongiorno a tutti!.
Ecco il trentacinquesimo capitolo.
Spero vi piaccia e spero che non vi sconvolga eccessivamente.
Vi avevo detto che ne avreste viste delle belle!.
Commentate e votate in tanti!.
A Domenica.
Spero passerete una buona giornata!☀️

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora