Capitolo XXXIV.

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'E ora scrivo a te.
E se per un attimo, mentre aspetti un treno o un aereo, ti si fermerà il cuore, non ti spaventare, è solo amore che passa nei ricordi. Esiste un luogo dove io e te vivremo per sempre.
Non cambierà mai la geografia di certi sguardi.'
-Massimo Bisotti-

La mano calda di Emily sfiorò le mie spalle.

Mi girai verso di lei.

Ci abbracciammo.

Violet si avvicinò a me.

'Non mi toccare, stammi lontano' le dissi.

'Io-io'.

'Tu cosa?, tu che cosa?'.

'Io non avrei voluto finisse così' disse lei tentando di giustificarsi.

'Tu sapevi fin dall'inizio come sarebbe finita.

Mi hai usato, hai usato Robert ma hai usato anche te stessa' dissi.

'Sei corrotta, sei un'approfittatrice, sei il male.

Sarai la rovina di te stessa'.

Piangeva.

Non mi importava.

Continuai.

'Io, per te, ho fatto di tutto.

Ti ho difesa dai pregiudizi dei miei genitori, ho tentato di uccidermi per te, ti ho permesso di entrare nella mia vita e nel mio cuore, sperando che lo avresti custodito.

Sei stata in grado di illudermi, di aiutarmi e di distruggermi, di sostenermi e di lasciarmi cadere.

Sei stata la mia gioia e la mia tortura.

Sei stata la mia rinascita e la mia morte' dissi con la voce rotta dal pianto.

Cosa ero stato io per lei?.

Un mezzo per raggiungere il successo?.

Una distrazione?.

'Mark, io volevo attenzioni.

È per questo che non sono tornata a New York.

Volevo essere contesa.

Durante il periodo di lontananza ho riflettuto molto su quello che desideravo dalla mia vita.

Successo.

Fama.

Denaro e popolarità.

Robert era con me.

Ma in lui vedevo te.

In ogni suo piccolo gesto, nel suo modo di parlare, di vestirsi...

In tutto.

Nel mio progetto di vita ci sei tu.

C'è una famiglia e un futuro solare.

Ho fatto questo per te.

È una prova d'amore nei tuoi confronti' disse lei.

Era pazza.

Come avrei potuto crederle?.

Era arrivato il momento di pensare a me stesso.

'Non voglio tutto questo.

Non voglio te e non voglio una vita con te.

Non voglio più vederti' risposi deciso.

'Non rovinare tutto, possiamo ricominciare.

Le nostre anime sono fatte per combaciarsi.

Le nostre anime sono affini.

Siamo una cosa sola' disse piangendo. 

'Io e te non siamo più nulla.

Io e te siamo polvere che vagherà, si disperderà e non si ricongiungerà mai più.

Non puoi opporti al destino, nonostante sia stata tu l'artefice della nostra sorte'.

'Mark, ti supplico.

Perdonami.

Tengo troppo a te.

Se tu andassi via da me io morirei con te.

Non farmi questo' chiese lei supplichevole.

'Farò quello che tu hai fatto a me.

Addio Violet.

Addio per sempre'.

Abbandonai l'Imperial e, con se, tutti gli avvenimenti che in poche settimane avevano profondamente cambiato la mia vita.

La mia prima storia d'amore si era appena conclusa.

La storia su cui avevo riposto speranze, sogni e desideri.

Meglio così.

Non mi sarei abbattuto.

Avrei ottenuto al più presto la felicità che mi spettava.

Buonasera a tutti!.
Ecco il trentaquattresimo capitolo.
Spero vi piaccia.
Commentate e votate!.
A Domenica.
Spero passerete una buona serata!🌙

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora