Capitolo 3

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Due mattine dopo il colloquio con Orochimaru, Sakura uscì di casa come suo solito per andare al lavoro, e trovò ad attenderla, di fronte alla clinica di Kabuto, una lussuosa carrozza nera trainata da quattro cavalli dal manto scuro.
"Buongiorno, Sakura!" la accolse Kabuto, che in attesa del suo arrivo aveva scambiato qualche parola con il cocchiere, "questa carrozza ti condurrà direttamente nel palazzo in cui avverrà il colloquio col duca."
Determinata a non apparire impacciata di fronte a tale sfarzo, la ragazza soffocò il proprio stupore e chiese:
"Ho bisogno di qualche minuto per rendermi presentabile, torno subito."
"Vai pure, la carrozza ti aspetterà qui."
A quel punto lei corse fino allo spogliatoio che divideva con le altre infermiere, ringraziando il cielo per averlo trovato vuoto, visto che non voleva che qualcuno le facesse domande inopportune, prese dalla borsa che si era portata dietro il suo vestito migliore, unico ricordo di quando era stata una giovane ragazza abbiente, e lo indossò, premurandosi di non rovinarsi l'acconciatura.
Ino e Mebuki non sapevano niente del suo colloquio con l'avvocato e nemmeno del suo incontro fissato col duca. Non aveva avuto il coraggio di dire loro che aveva accettato l'idea di diventare la moglie di un ricco uomo moribondo solo per interesse, non dopo che sua madre aveva accidentalmente ucciso suo padre proprio per evitarle un destino simile.
Aveva chiesto ad Orochimaru di inviare la carrozza alla clinica apposta per potersi rendere presentabile senza suscitare sospetti in Mebuki, che comunque non aveva potuto fare a meno di notare che la figlia era diventata strana negli ultimi giorni ed aveva cercato di indagare.

"Sakura, cos'hai?"
"Niente, cosa dovrei avere?"
"Sei strana in questi giorni, non fai che sospirare, hai un'aria strana, sei a tratti felice, a tratti triste."
"Ti preoccupi troppo mamma, sto benissimo!" le rispose, sorridendo.
"Sarà come dici tu, ma non sono troppo convinta"
"Devo andare adesso, a stasera!"

Indossato l'abito e le scarpe adatte, la ragazza si diresse di nuovo verso l'esterno, e si palesò di fronte a Kabuto che fece scivolare lo sguardo lungo tutto il corpo di Sakura, soffermandosi sulla scollatura e i fianchi, mettendola molto a disagio.
Lei aveva sempre avuto l'impressione che il dottore la guardasse con occhi un po' troppo lascivi, ma aveva sempre fatto finta di nulla, sperando che la sua ossessione scemasse col tempo, ma adesso mentre la squadrava da dietro i suoi occhiali come un predatore che punta la sua preda, non poté fare a meno di rabbrividire e pregare che il colloquio di quel giorno andasse bene, perché in quel caso non avrebbe più rimesso piede alla clinica.
"Siete bellissima Miss Sakura, il duca cadrà di sicuro ai vostri piedi."
"Vi ringrazio, dottore. Mi raccomando, se mia madre dovesse chiedere di me..."
"... inventerò una scusa per coprirvi, non temete."
"Vi ringrazio, a più tardi."
"A più tardi."
Aiutata dal cocchiere, Sakura salì sulla carrozza e, lontana da Kabuto, poté finalmente concentrarsi sul colloquio che avrebbe avuto luogo circa un'ora dopo.

* * *

Nello studio di Obito, intanto, Sasuke sedeva nervosamente alla scrivania, attendendo che arrivasse un'altra candidata.
Era di pessimo umore perché due giorni prima, un paio d'ore dopo aver bevuto il tè in compagnia del cugino e di sua moglie, si era sentito male di nuovo e la crisi era stata tanto forte che era stato costretto a letto per quarantottore e aveva dovuto annullare tutti gli incontri fino a quel giorno.
Obito si era occupato di tutto, ma soprattutto di nascondere a Rin il vero motivo per cui il duca stesse incontrando così tante donne in casa loro, raccontandole che stava cercando una nuova governante per affiancare Kakashi nella gestione della sua casa visto che, senza una moglie, mancava il tocco femminile nel palazzo dei Remington.
Gli dispiaceva mentire alla sua amatissima moglie, ma credeva fermamente che sarebbe stata contraria all'idea di Sasuke perché per lei il matrimonio doveva fondarsi soprattutto sull'amore e sul rispetto reciproco e non sugli interessi.
Stanco di aspettare, Sasuke si alzò e si diresse alla finestra giusto in tempo per vedere l'arrivo di un'altra carrozza.
Bene, speriamo che sia la volta buona.

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