Mentre nella foga del momento Naruto abbracciava Sasuke per congratularsi, Mebuki, vestita con un elegante abito di taffetà verde bosco dalla scollatura a cuore, faceva altrettanto con sua figlia cercando invano di arginare le lacrime che avevano preso a scendere dai suoi occhi, seguita a ruota da Shikamaru, elegantissimo nel suo frac nero con camicia verde.
"Tanti auguri bambina mia!" disse Mrs Haruno, al culmine della commozione.
"Grazie, mamma!" ricambiò Sakura, che si sentiva ancora stordita per quanto appena avvenuto.
"Sakura," la chiamò il duca, "è ora di andare!"
Lei si girò e, appoggiata una mano sul braccio del suo neo-marito, percorse tutta la navata della chiesa, fino ad arrivare all'uscita, dove li attendeva una carrozza scoperta bianca con lo stemma Uchiha sul fianco, trainata da quattro cavalli bianchi.
Suo marito l'aiutò a salire e diede ordine di partire.* * *
Villa Uchiha, ore 14:00
Il tragitto fino alla villa fu breve, una decina di minuti circa e non diede tempo ai neo-sposi di parlare tra loro, almeno finché la carrozza non arrivò a destinazione.
Con un balzo il duca scese a terra e allungò entrambe le braccia verso la sua sposa. Sakura vi si ancorò per riuscire a scendere e non appena le eleganti scarpe bianche toccarono il terreno, alzò lo sguardo verso Sasuke, che la teneva ancora tra le braccia.
Lui avvicinò la sua bocca all'orecchio e sussurrò: "Benvenuta a casa, duchessa."
Duchessa! È vero, da oggi in poi non sono più Miss Haruno, ma la Duchessa di Remington... quasi non ci credo, pensò Sakura con sgomento.
Il duca osservava ogni sua reazione, la situazione si era evoluta talmente in fretta che capiva bene la confusione della sua sposa. La provava anche lui, nonostante avesse appena fatto il primo passo per la realizzazione del proprio desiderio.
Dopo la morte dei suoi genitori aveva sempre pensato di poter essere autosufficiente, di non aver bisogno di nessuno, di non volere altri legami a parte quello con Itachi e con Naruto. Credeva che non si sarebbe mai sposato, una moglie e dei figli gli sarebbero stati stretti... lui voleva essere libero. Libero da tutto, anche dal timore di affezionarsi a qualcuno e poi perderlo. Questo lo aveva reso un uomo freddo sotto la maschera di buone maniere e affabilità che mostrava a tutti.
La malattia e l'avvicinarsi della morte l'avevano tuttavia messo con le spalle al muro, era una cosa che non poteva combattere, né con la forza di volontà né con le armi che era abituato a brandire in battaglia, e questa consapevolezza lo aveva cambiato.
Non aveva superato la rabbia per quello che gli stava succedendo, era ancora giovane nel fiore degli anni, non voleva morire in quel modo assurdo e per quanto ormai rassegnato dopo le diagnosi di tutti quegli specialisti, non voleva arrendersi senza combattere. L'ira era diventata un veleno che lo consumava pian piano, come la malattia stava consumando la sua vita. Voracemente. Ma aveva imparato a gestirla e indirizzarla, anche se in quel momento, con la sua neo-moglie tra le braccia rischiava di sommergerlo di nuovo.
L'aveva appena trovata, la conosceva da poco, ma sentiva qualcosa per lei, non avrebbe saputo dire se era smania di possesso o affetto, ma l'idea di doverla lasciare sola di lì a qualche mese, l'idea che lei si sarebbe rifatta una vita con qualcun'altro dopo la sua dipartita, lo stava facendo impazzire, tanto che non si rese conto di averla stretta con tanta forza da farla allarmare.
"Milord, state bene?" gli chiese Sakura con espressione preoccupata.
"Sì, tutto bene" le rispose lui, allentando la stretta e sorridendole in modo da tranquillizzarla.
Devo smetterla di pensare ad un futuro di cui non farò parte. L'importante è adesso. L'importante il presente.
E quello fu l'ultimo pensiero che si concesse prima di dirigersi con sua moglie verso l'ingresso della Villa, dove Kakashi e i domestici lo attendevano per salutare la nuova padrona di casa e per accogliere gli ospiti del banchetto nuziale.
Col poco preavviso dato, Sasuke non era riuscito ad avvertire tutti i suoi conoscenti delle sue nozze, ma aveva comunque radunato una trentina di persone, persino troppe per i suoi gusti. Se non avesse dovuto tenere conto delle regole della società avrebbe preferito fare un matrimonio ancora più intimo, non aveva mai amato rispettare le tradizioni, ma teneva al buon nome della sua famiglia e dato che Itachi aveva lasciato tutto in mano sua, scomparendo, era suo obbligo attenersi alle regole della società per quanto insopportabili lui le ritenesse.
"Bentornato a casa, Vostra Signoria. Benvenuta signora Duchessa", li accolse Kakashi con un luccichio di soddisfazione negli occhi.
Una nuova fase della loro vita era appena iniziata.
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One Last Wish
FanfictionUn uomo in fin di vita, una ragazza disperatamente bisognosa di denaro e un contratto. Cosa desidereste se vi rimanessero solo sei mesi di vita? Dal testo: " La scoperta di essere malato gravemente e di rischiare di morire aveva però messo Sasuke co...