Capitolo 4

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Fantastico, bello il benvenuto nella nuova città.
Mi sono diretta alla fermata e sono stata li ad aspettare un bus che era già passato, e, come se non bastasse, ha anche iniziato a piovere.
Non so che fare, il prossimo pullman passerà fra circa un'ora, non mi resta che aspettare.

Vedo un bus in lontananza, spero sia il mio e in effetti lo è, finalmente.
Prendo in mano le valige appoggiate di fianco alla panchina, del quale il mio culo ha preso la forma, e mi avvicino al ciglio della strada in attesa che il veicolo si fermi. Noto la grande pozza d'acqua davanti a me, a pochi centimetri, solo quando mi schizza addosso, facendo diventare i miei vestiti delle pezze da piedi, per non parlare dei capelli. Ma tutte a me devono capitare?
Con aria sconfitta posizione le mie valige nella stiva di quell'autobus maligno che mi ha ridotto in questo stato, faccio un po' di fatica a farlo perché ci sono troppi bagagli e devo spingere per farci stare anche i miei.
Ci salgo su. Passo di fianco al conducente porgendogli un sorriso al quanto falso, mentre lui ricambia con una smorfia che mi fa parecchio innervosire. Senti sai dove le mette quel microfono ... penso quando usa quell'oggetto per avvisare la chiusura delle porte e la partenza verso la zona periferica di New York.
Il pullman, anche se spazioso, è pieno e l'unico posto libero è vicino ad un bambino. Mi avvio verso il posto da me individuato, ma quando sono a metà strada mi ritrovo con la faccia a terra.
È successo tutti in pochi istanti, il piede si incastra nello zaino di un ragazzo che avrà all'incirca la mia età e mi ritrovo sul pavimento del veicolo. Bella figura di merda....
Il ragazzo mi quadra perplesse mentre io faccio lo stesso e spezza il silenzio con una frase che mi irrita un po', "Guarda dove vai, in quello zaino ci sono le mie casse nuove e non ti conviene rompermele"
"Okay, scusa tanto principino" ribatto seccata " non è colpa mia se metti le tue cose ad ostacolare il passaggio".
Ho detto principino tanto per dire, ma ora che ci penso non ci starebbe male in quel posto. Ha i capelli castani, sembrano morbidi e vorrei tanto toccarglieli, ha le labbra carnose, gli occhi marroni con qualche spruzzata di verde, e ha dipinto sul viso un sorriso beffardo che mi fa ammattire, sia in modo negativo che positivo.

Amber cosa ti sta succedendo? È la seconda volta in meno di un giorno che resti a fissare un ragazzo con occhi sognanti, tieni a freno gli ormoni ragazzina.

Mi dice una vocina dentro di me ed un'altra, esterna, irrompe nei miei pensieri "Signorina, ha intenzione di stare li per tutto il tragitto? Sa, io dovrei partire e non posso farlo con un passeggero ancora in piedi" mi ammonisce il conducente più simpatico nella storia dei conducenti.
Abbasso il capo lievemente imbarazzata e mi dirigo verso il posto libero.
Prima di sedermi posizioni il mio zaino sullo scomparto apposta, che si trova sopra il sedile.
Il bambino fino a qualche istante fa porgeva la sua attenzione verso una macchina gialla com cui stava giocando, ma ora guarda me, che cosa inquietante.
Per alleviare la tensione spezzo il ghiaccio "Ciao sono Amber, come ti chiami? Bella la macchinina, quando ero piccola ne avrei voluta una uguale ma i miei genitori mi compravano solo bambole perché ero una femminuccia", sul suo volto si abbozza un sorriso e ritorna a guardare la sua macchinina che stinge forte quasi fosse un tesoro prezioso. Molto titubante dice "Ciao, io sono Tay" ha la voce più tenera del mondo "Ne anche a me piacciono le bambole" aggiunge. Mi scappa una risatina troppo rumorosa e gran parte delle persone presenti si gira a fissai con aria stranita, uno di loro richiama la mia attenzione, è il ragazzo con il quale mi sono imbattuta prima e noto con piacere che lui mi guarda, ma non come tutti gli altri... mi guarda come se intorno a lui non ci fosse nessuno ad eccezione di me. Come mai si sta comportando così e prima è stato sgarbato?

Questa è la domanda che mi martella per quel breve tragitto verso la mia nuova città. L'ho passato ad ascoltare musica ed a scambiare parole con quel bambino che si è dimostrato molto maturo rispetto alla sua età, con osservazioni molto acute.
Realmente la mia attenzione non era rivolta a lui ma a quel ragazzo sgarbato del quale non so il nome che non rivedrò mai più per il resto della mia vita.


Come vi sembra?
Amber lo rivedrà o lo dimenticherà piano piano pur sapendo che quel ragazzo ha lasciato un segno in lei?

All can change||Cameron Dallas||Magcon||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora