Capitolo 42

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"Si mamma sto bene, ciao" dico al telefono prima di attaccarlo in faccia alla persona la quale insieme a mio padre mi fa sentire male, portandomi la nostalgia per casa a livelli stratosferici.

Oramai sono qui da due mesi e la mia mancanza per casa si è affievolita notevolmente soprattutto grazie all'arrivo di mio cugino.

"Adoro tua mamma, sappilo" dice Grace continuando a piegare i sui vestiti mettendoli poi nell'armadio.

La guardo con una faccia buffa e lei scoppia a ridere e continua cercando di trattenersi "quasi quanto te".

"Scusate devo chiedervi una cosa" dico richiamandole con le mani per avvicinarsi e prendendo dal mio comodino la foto della mia famiglia.

Grace mi fa un cenno con la testa per proseguire e io chiedo con tono misto a preoccupazione e curiosità, preoccupazione perché Cam rimane sempre sconvolto o con gli occhi lucidi guardando questa foto e io ci sto male perché è pur sempre un...

Non so proprio cosa sia per me, forse un amico.
Ma è davvero una semplice amicizia quella che ci lega e ci fa tornare tutte le volte uno fra le braccia dell'altra?

"Cosa potrebbe turbare Cam, cioè volevo dire Cameron" mi interrompo tossendo e le sue amiche di scambiano uno sguardo di intesa "guardando questa foto?"

Le miei compagne si guardano ancora e lo stato di calma che regnava prima si trasforma in tristezza e compassione.
Riesco a capire questo dai loro sguardi che da qualche secondo puntano sulle loro ginocchia incrociate.
Grace che prima era tutta sorridente è a disagio ed è passata quasi a sembrare depressa, cosa strana per una come lei che neanche un carro armato riuscirebbe a tirare giù la sua faccia tosta, ma invece qualcosa di triste, tragico e che potrebbe rispondere alle miei tante domande sul comportamento del ragazzo che mi sta in testa 24 ore su 24 si sta per abbattere contro di me come un uragano e dubito che mi sentirò meglio dopo aver saputo la verità.

"Beh" prende la parola Hanna continuando a tenere lo sguardo basso e a torturarsi le dita delle mani per alleviare il disagio di quella situazione.
Deve essere davvero qualche cosa di importante e ora che ci sono non voglio tirarmi indietro anche se questo passo mi farà stare male perché fa soffrire il mio Cam.

Sto delirando...devo sapere!

"Lui è...come dire...i suoi non lo vogliono con loro e lui ha sempre vissuto lontano, in poche parole è stato.." fa una pausa e guarda Grace "...emarginato dalla famiglia, aveva una sorella ma..." e si porge le mani sulla faccia e smette di parlare.

Le guardo entrambe confusa, l'altra cerca di consolare Hanna ma lei scoppia in un pianto terrificante.

Finalmente sto per scoprire qualcosa sul conto di Cam, ma è possibile che questa cosa mi faccia così male?

Le uniche parole che riesco a spiaccicare sono "Cosa è successo?" e ritorno a guardare le miei coinquiline che stanno cercando di evitare questa conversazione ma io sono determinata a sapere.

Prende la parola Grace che continua ad accarezzare la testa di Hanna e mi porge un sorriso tirato.
"Cam, come hai capito aveva una sorella" manda giù la saliva e continua "era anche nostra amica, l'abbiamo conosciuta perché usciva con suo fratello" indica la ragazza piegata in due dal pianto "era simpatica, popolare e tutto quello che una ragazza vorrebbe essere"

La guardo ancora più confusa di prima e me ne esco con "Okay, allora perché piange?" detto con un tono troppo marcato e il pianto di Hanna diventa più rumoroso e allora mormorò uno scusa passandole una mano sulla spalla.

"Si hai ragione, fino a qui nulla di strano. Ma una sera era uscita con Hunter, non era la prima volta e tutti erano tranquilli, ma quella sera loro non tornarono, andarono in ospedale dopo un incidente in macchina e lei non ce la fece" continua Grace facendo scendere alcune lacrime sul suo viso che prima aveva un sorriso e adesso una smorfia mista a ricordi dolorosi e rimpianto.

"Oh, mi dispiace tanto" riesco a dire prima di farmi rifare anche me da una lacrima.

Son da quando ero piccola le sventure e i dolori altrui mi colpivano e mi facevano stare male, provavo una certa compassione ma ora è ancora più forte perché le persone che anno sofferto sono miei amici e quella che ha sentito ancora di più la mancanza di una persona è stato Cam la persona che...AMO, si amo Cam e ora che so di più su di lui ne sono fortemente convinta e ho intenzione di dirglielo oggi, subito, ora.

Mi alzo dal letto con uno scatto e prendo la felpa sulla scrivania per poi uscire dalla porta e sbatterla con fragore non curante degli sguardi confusi delle miei compagne.

Esco dal dormitorio in pigiama e mi infilo la felpa, il freddo pungente dei metà inverno mi sfiora la faccia e un fiocco di neve mi cade dolcemente sul palmo della mano.

Corro in fretta su per le scale del dormitorio maschile e busso forte sulla porta della sua stanza.

Apre lui la porta, lo ritrovo senza maglietta e il mio istinto mi dice di saltargli addosso mappi vedo una tipa in mutante che gli passa dietro e si ferma "E lei chi è?" sbotto e cerco di chiedergli la porta in faccia ma lui mi ferma la mano e mi porta fuori dal dormitorio.

Cerco di divincolarmi ma più li faccio più lui stringe la presa.
Gli tirò un pugno sul braccio e lui per finta se lo tiene.

Solo la luce di un lampione ci illumina e la nostra ombra è in continuo movimento.
La neve inizia a scendere più velocemente e numerosa e io sento ancora più freddo e inizio a battere i denti.

Lui lo nota mi molla il braccio e mi abbraccia riscaldandomi leggermente anche se lui priva più freddo di me dato che non ha la maglia.
"Mi sa che questa serve di più a te" gli dico togliendomi la felpa e porgendola ma la rifiuta rimettendomela sulle spalle.

Quasi mi dimentico di quello che ho appena visto con l'abbraccio e mi maledico per il fatto di essermi fatta coinvolgere da questo mio bisogno del contatto con lui.
Gli tirò un altro pugno e invece di fare la stessa sciocchezza da ragazzini che mi fa incazzare mi blocca le spalle facendole scorrere fino al viso e baciarmi, un bacio appassionante che solo nei libri si danno.

E mi sento rinata come se fossi la bella addormentata che aspettava da tanto tempo solo quel fatidico bacio, il bacio del suo principe azzurro, il mio lui è Cam.


Ciao💕

All can change||Cameron Dallas||Magcon||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora