Capitolo 40

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"Amico stai calmo" dice mettendosi le mani davanti cercando di proteggersi fa un eventuale attacco di Cam "...sono suo cugino"

Ah, quel Taylor. Ora capisco, ogni tanto quando eravamo piccoli veniva in Italia per le vacanze di Natale, ma eravamo davvero piccoli mi stupisco che mi abbia riconosciuta subito.

"Ciao, Tayly." dico con un sorriso chiamandolo come lo chiamavo una volta "mi sei mancato tantissimo. Ehm, scusa se non ti ho riconosciuto subito" concludo staccandomi dolcemente dall'abbraccio e cercando di non calcolare gli sguardi confusi dei nostri amici.

"Capisco, anche io ho collegato solo dopo, nel senso mia mamma mi aveva detto che eri a New York ma non pensavo di finire nella tua stessa scuola sono stra contento cuginetta" dice dandomi un bacio sulla fronte.

Lo adoro è sempre stato dolce anche da piccolo e per questo mi piaceva stare insieme a lui, è come se fosse stato il fratellone che non ho mai avuto.

"Anche io" dico e gli ritorno fra le braccia, davvero mi sento a casa e non mi manca neanche più di tanto ora.

Passiamo la pausa pranzo a parlare della nostra infanzia e delle nostre famiglie e a questo proposito mi invita a cena sta sera a casa sua che mi ha detto si trova poco lontana dal dormitorio.

Le altre due ore passano veloci, forse perché sono troppo contenta di aver incontrato il mio cugino perfetto?

Mi ha fatto anche dimenticare di Cam e della sua tipella.
Prima lui mi sembrava strano, a pranzo non ha spiaccicato neanche una parola anche se speravo che mi parlasse.

Aspetto Tayly fuori da scuola appoggiata al cancello con una spalla e mi viene un flash.
Hunter che mi aspetta all'uscita e poi mi porta sul tetto della sua casa e mi fa vedere il panorama.
Hunter, il dolce Hunter, mi dispiace per lui ma devo dire che entrambi siamo stati stronzi.

Chissà cosa sta facendo? Mi pensa ogni tanto? Ne dubito dopo che l'ho trattato di merda.

Vedo una mano sventolarmi davanti alla faccia e una voce "Terra chiama Am, terra chima Am"
"Tayly, da quanto non mi chiamavi così?" dico entusiasta e saltandoli sulle spalle come facevamo da piccoli.

"Portami servo!" gli ordino facendo una voce cattiva e da dura.

Passiamo per le strade di New York come se avessimo cinque anni, in un'altra circostanza o con la vecchia me mi sarei vergognata tantissimo, ma ora no.

Le persone ci guardano malissimo ma poi sorridono o scoppiano a ridere direttamente, i bambini ci indicano e le loro mamme gli tirano giù il braccio perché come dicono tutte "è maleducazione indicare qualcuno"

E al pensiero scoppio a ridere.
Guardo dall'altra perte delle strada, sul marciapiede opposto e lo vedo, vedo Hunter che cammina mano nella mano insieme ad una ragazza, molto carina è quel di Starbucks la sorella di Nash... OMG.
Fortuna che mi stava simpatica, più che altro però sono arrabbiata con lui se ne trova subito un'altra?

Ci sta guardando e allora io scendo dalle spalle di Tayly e gli sussurro nell'orecchio "Quello dall'altra parte con la biondina è il mio ex, stai al gioco" a queste parole lo prendo per mano e attraverso la strada trascinandomi il cugino dietro.

"Ma ciao" dico con un sorriso stra falso "come stai Hunter?"
Lo spiazzo, non si aspettava una mia reazione così e l'unica cosa che riesce a fare è stringere a se Skylynn come per dirmi ci hai perso solo te a lasciarmi.

Si si nei tuoi sogni bello.

Allora io faccio lo stesso con Taylor.
"Bene bene te?" risponde poi nervoso staccandosi dalla tipa e passandosi una mano fra i capelli.

"Bene grazie" e sfodero il sorriso ancora poi falso di prima.
"Ciao, ora dobbiamo andare a casa tua Taylor, tua mamma si farà prendere dall'ansia" saluto con la mano la coppietta felice e andiamo verso la casa dei miei zii.

Ciao💕
Scusate se è corto

All can change||Cameron Dallas||Magcon||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora