Capitolo 16

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Torniamo in camera e la serata trascorre tranquilla dato che domani c'è scuola.

Ho proprio voglia di scoprire come sarà questo anno, intanto spunto via un giorno dal calendario che ho appeso sulla parere di fianco al mio letto.

Mancano 364 giorni al mio ritorno in Italia, spero siano fantastici come quello appena trascorso con Hunter, e spero anche che lui resti con me.

Mi addormento come un sasso non appena entro nel letto, per fortuna ho messo il mio pigiama intero con il cappuccio da unicorno che mi tiene al caldo da questo inverno newyorkese.

Vedo la luce...Dio sei tu? Mi domanda.
Tutto d'un tratto scompare la luce (Dio è andato via), apro li occhi un po' intontita.

Vedo una sagoma, quella di Hanna, posizionata davanti a me ed inizia ad urlare "Sveglia dormigliona! Non vorrai arrivare tardi il primo giorno di scuola"
"Mm-mm" mormoro alzandomi dal letto grattandomi la testa con i capelli arruffati.

Entro in bagno senza scambiare la parola con nessuna delle due ragazze nella mia stanza.

In poco tempo sono pronta ed esco dal bagno.

"Dormito bene?" mi chiede Hanna.
"Si anche se prima non mi ricordavo di essere a New York" dico ridendo.

Prendiamo tutte e tre lo zaino, anche se il mio è molto più pesante perché devo mettere ancora i libri nel mio armadietto, ed usciamo dalla camera avviandoci verso la segreteria.

Avrò un armadietto!

Ho anche altri libri in mano perché non ci stanno nello zaino e mi sento un po' stupida.

Quante paranoie ti fai!
Dice quella vicina.

Le mie nuove anche mi accompagnano fino all'ufficio per poi lasciarmi e andare nelle loro aule.

Mi siedo sulle siede fuori dalla segreteria e aspetto che la preside mi riceva.

Esce un ragazzo dall'ufficio e una voce squillante dice "Signorina Caniff può entrare", prendo un bello spavento e raggiungo la porta per poi entrare nella stanza.

"Si sieda" mi dice la donna di fronte a me, rovista nel cassetto della scrivania e tira fuori un foglio "Questi sono gli orari dei corsi che seguirà durante quest'anno e qui c'è il numero del suo armadietto" dice per poi guardare fuori dalla porta e chiamare un ragazzo "Signor Grier, accompagni la ragazza al suo armadietto e alla sua aula" facendo un cenno con la testa per indicarmi.
"Certo signorina Thompson" dice "buona giornata" continua.

Usciamo insieme dalla porta e mi presento con un sorriso "Piacere sono Amber Caniff, vengo dall'Italia e starò qua per circa un anno".

"Si, so chi sei" mi risponde con un sorriso "Sono l'amico di Hunter".

Mi viene un flash, i suoi occhi azzurrissimi che mi aiutano ad alzarmi.
"Nash giusto?" dico con poca convinzione "Brava!" risponde come se fossi un genio.

"Qual è il numero dell'armadietto?"
"B17" dico leggendo dal foglio che mi ha consegnato la preside.

"Ah, fantastico vicino al mio" dice con un gran sorriso che fa risaltare ancora di più i suoi occhi azzurri.

Arriviamo di fianco al mio armadietto e ci posiziono i libri continuando a tenere in mano quelli per la prima lezione.

"Eh ora... che corso hai?"
"Matematica" dico sbuffando ma ridendo allo stesso tempo.
"Peccato, io ce l'ho alla prossima ora".

Mi accompagna alla porta della mia aula e va verso la sua che è appena dopo la mia.

Busso alla porta, ma non sento niente allora continua a bussare e mentre lo faccio aprono la porta e mi fermo di colpo.

Fantastico la prima figura di merda!

"Si?" domanda l'uomo che immagino sia il professore.
"So-sono Amber Caniff, sono qui per l'a-anno all'estero" dico nervosa continuando a balbettare.

"Entri signorina, o ha intenzione di restare li per tutta l'ora?"




Ciao!!!!come è?
Volevo dirvi che la foto in alto rappresenta i Magcon boys all'arrivo nell'aereoporto di Dublino!!! Sono in europa e il 9 saranno a Milano❤️

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