Capitolo 41

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Quando non siamo più alla portata di orecchio degli altri due Tayly mi dice "L'hai mollato tu vero?"

Lo guardò stranita, come fa a capirlo, cerco di aprire la bocca per chiederglielo ma mi anticipa come se mi leggesse nella mente "Sesto senso maschile cuginetta,semplicemente perché si vede che si era ingelosito parecchio perciò gli interessi ancora" dice passandosi una mano fra i capelli con tale disinvoltura e fascino che mi sento fiera di essere cugina di un tale splendore.

"Lo sai che sei proprio bello, ti vedrei bene insieme ad ...." faccio un resoconto di tutte le persone che conosco qui a New York "Hanna, la mia coinquilina, peccato stia con Nash"

Si davvero, lui con la sua sicurezza potrebbe fare uscire dal guscio la ragazza, le parlerò bene di lui così, magari...

Non parliamo tanto durante quei pochi minuti di tragitto ma ogni tanto ci scambiamo delle occhiatine e scoppiamo a ridere come dei coglioni, chissà cosa pensano le persone che capponano per strada.

"Voila" dice Tayly indicando un cancello di una casa spettacolarmente bella.

Non so se sono più stupita per l'enorme casa in cui vive o per il fatto che ha imparato a parlare il francese.
Ma la mia stupita curiosità sceglie le mie parole.
"Hai parlato in francese? Scusami cubi, hai mangiato tipo google traduttore?" chiedo scoppiando a ridere, quando era piccolo amava le lingue, tutte tranne francese ma adesso gli è passata la fissa da questa lingua definita da lui stesso uno scempio. (Ricordo parole sue all'età di 7 anni, ragazzo sveglio😂)

"Sai..." dice e si passa una mano fra i capelli per  poi sfoderare un sorriso fascinoso e continuare "sono stato in Francia, gita scolastica" è troppo sicuro di se sono sicura che ci sia sotto qualche cosa di strano e divertente.

"Eh?" lo incalzo io.
"Le francesi non sono male" dice scoppiando a ridere come un cretino facendomi immaginare lui in gita che, insieme ai suoi compagni, suppongo alquanto stupidi, pomicia con delle francesine col naso all'insù, il cappello tipico è una baguette sotto braccio.
Per fare qualcosa di utile alla società colpisco questo pericolo pubblico con un leggero pugno sulla spalla e lui per farmi sentire fiera nella mia apparente forza fa finta di sentire male tenendosela su con una mano.

Tornando alla casa è favolosa con la F maiuscola.
Non pensavo che in una città così nota per i grattacieli ci potesse essere questo sogno di casa.
È bianco panna, colore fantastico per una casa,è su due piani e ha un grande giardino verde che in questa giornata di caldo inverno riflette la luce del sole.
In quella parte di verde della casa ci sono piante ben curate, una panchina sotto un salice (che romantico) e una fontanella nel centro con un credo cupido al centro, quest'ultima un po' messa male, suppongo ci sia sempre stata.
Il giardino è davvero grande e quasi non riesco ad intravedere la fantastica ed enorme piscina dall'altra parte.

Corro verso quella seguita da Tayly come se fosse un cagnolino e io avessi il biscotto.
"Vieni Fufy!" dico voltandomi facendo un fischio e scoppiando a ridere per poi ritrovarmi di faccia nell'era ancora umida per la leggera nevicata del giorno prima.

Tayly scoppia a ridere, si piaga in avanti quasi cadendo anche lui e si cinge una mano sulla bancia lasciandomi seduta e contagiandomi con la sua risata da...Tayly, dolce e stupido ciginetto.

"Stai bene?" esce la zia Kate in giardino con una spatola in mano e il grembiule sul fianco, sicuramente stava cucinando e per di più sento un profumino uscire dalla porta finestra.

"Si sì, zietta, mi sei mancata" aiuta ad alzarmi e poi l'abbraccio con tanta forza, mi ricorda mia mamma dato che sono sorelle e mi trovo particolarmente bene fra le sue braccia come in quelle del figlio che però preferisco palesemente.

Si asciuga le lacrime e dice in italiano "Ma come sei venuta su bene!" mi mancava sentire la mia lingua e se no l'avessi sentita presto sarei impazzita benché ami l'inglese ma è come se fosse una boa di salvataggio e mi fa riemergere nel passato, casa, mamma e papà...

Mi metto a piangere e la stringo ancora più forte a me.

Esci di corsa anche zio Frank dalla porta e tutti e quattro facciamo un abbraccio di gruppo, quanti gli adoro.

Finalmente mi sento in famiglia pur non essendoci i miei anche se loro due è come se lo fossero dato che mi hanno curata a volte mentre mamma e papà non erano presenti.

La cena è squisita, mi mancava mangiare un bel piatto di spaghetti che non fossero scongelati, non l'avrei mai detto ma sento la mancanza della pasta.
Sono uscite domande del tipo "Amber, quando eri piccola sapevo che saresti diventata carina ma non credevo bella così, suppongo che tu abbia il ragazzo no?" mi fa la zia Kate toccandomi la mano.

Proprio in quel momento stavo bevendo l'acqua dal bicchiere e mi stava per andare di traverso.
Ho guardato Tayly ma mi sono ricordata solo dopo che lui non sa un fico secco e allora ho risposto "Zietta...diciamo che non ho fortuna in amore" spostandomi la ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Su su non fare la modesta, come si chiama?" domanda ancora più curiosa di prima, questo atteggiamento mi avrebbe dovuto dare fastidio ma invece no quasi mi sento a mio agio.

"Lui non è il mio ragazzo" ho detto confida accorgendomi solo dopo di essermi tirata la zappa sul piede.

Mia zia ha alzato le sopracciglia e ha mormorato un okay e Tayly ha fatte segno tipo dopo me ne farli e zio Frank si è fatto i cazzi suoi, anche se so che ha ascoltato tutta la conversazione e non appena siamo usciti dalla sala da pranzo sarà andato a spifferare con la zia. Li conosco troppo bene.

Siamo al piano di sopra, nella camera di Tayly che è favolosa.
Non riesco a capacitarmi per il fatto che sia già arredata anche se è arrivati da poco e la mia camera che è da quasi più di un mese che sono collocata li sia spoglia.

C'è un enorme letto al centro con un piumone a scacchi rossi e blu.
Sopra la parete del letto c'è un enorme quadro raffigurante una città, suppongo siano i palazzi della città in cui mi trovo, in bianco e nero.
A lato, attaccati ad entrambi i muri laterali, ci sono due librerie piene zeppe di libri e fotografie.

Tayly si butta sul letto con la delicatezza di un elefante in una cristalleria e fa ballare tutto il materasso e poi mi fa cenno con la testa di sdraiarmi accanto a lui.
Eseguo l'ordine come un cane che ascolta il suo parsone e mi lasciò cadere dolcemente sul letto.
Lui prende una pallina rossa dal comodino e inizia a tirarla in aria colpendo il soffitto a ogni tiro.

Mi giro di un fianco e lo guardo, mi mancava vederlo rilassato come quando si metteva in piscina a pancia in su e stava a mollo per ore fino a quando sua mamma non lo chiamava e lo tirava fuori dall'acqua prendendolo per le orecchie.

Alla sola immagine nella mente scoppio a ridere.
"Che c'è Am?" domanda sorridendo "Lo so che sono stupendo ma non c'è bisogno di sorridere così tanto" continua modesto come è.

E allora io continuo a ridere come una cretina e lui per farmi smettere, trova sempre il modo, dice "A proposito chi è il LUI che ha fatto breccia nel tuo cuore? Lo conosco? Lo so potrebbe essere molto improbabile dato che conosco solo Matt e Cam, tipi con i quali non ti vedo bene anche perché non sopporti ho notato"

La mia mente pensa oh Tayly se solo sapessi che è proprio uno di loro che ha incantato la tua cuginetta e che non la lascia concentrare perché è impresso nella sua mente come se il suo nome fosse scritto con il pennarello indelebile.

Ciao💕

All can change||Cameron Dallas||Magcon||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora