Varie voci e risate si udirono dal corridoio. Erano sicuramente gli altri ragazzi che si stavano dirigendo allo spogliatoio. Un gruppetto entrò dall'enorme porta, vedendo me e Niall insieme. Più che altro me, scaraventata su degli armadietti e il corpo di Niall addosso al mio. Le sue mani sul mio volto, e le nostre labbra pienamente gonfie e rosse.
"Uuh, Nialler! Ci dai dentro eh?" Rise un membro del gruppetto, col cuoio capelluto abbastanza scuro. "Carina la ragazza poi! Come ti chiami bella?" Continuò insidiosamente.
"È la mia ragazza Michel, non ti azzardare più a dire una cosa del genere!"
"Scusa amico, non ne sapevo nulla."
"Se io e una ragazza ci troviamo così, anche se non è la mia fidanzata, cazzo, per stare così vuol dire che c'è qualcosa, no?!"
"Scusa amico, scusa. E scusami anche tu bellissima, non lo sapevo."
Ero pienamente imbarazzata; il mio viso si colorò di rosso e il mio sguardo si rivolse verso il basso. Iniziai irrequietamente a pestarmi i piedi, mordicchiando nervosamente le mie labbra.
"Delia.. Guardami." Sussurrò Niall reggendo il mio viso.
"Vi lasciamo soli, siamo nel posto sbagliato." Disse un ragazzo dalla folta chioma nera.
"No, sono io che mi trovo nel posto sbagliato. Entrate pure ragazzi, stavo per andarmene." Dissi rivolgendomi al gruppo.
"Tu non vai da nessuna parte senza di me." Si intromise Niall.
"Niall, lasciami. Fammi andar via."
"No, tu vieni con me."
"Ti prego lasciami!" Dissi facendo uscire irrequietamente le lacrime dai miei occhi, non riuscendo a fermarle.
Mi teneva sempre più attaccata al suo corpo, sempre più stretta.
"Ehi amico, sta piangendo, lasciala." Si intromise uno dei ragazzi.
"Sta zitto Andres! Me la vedo io!"
"Wo wo woo, che sta succedendo qui?" Disse una voce familiare.
Entrò dalla porta Tom, passando difficilmente tra la massa di ragazzi del gruppo.
"Tom, portala fuori, alla mia macchina, io sto arrivando."
"Che succede Niall?"
"Fa come ti ho detto!"
"Va bene va bene. Vieni Delia." Mi prese dolcemente la mano, dirigendomi fuori dalla porta.
"Non così la mano Tom!" Si sentì Niall dallo spogliatoio. A fanculo cazzo! Ero abbastanza spaventata. I ragazzi avevano visto la scena, stavo per decedere. Mi trovavo in mezzo a ragazzi tosti, ribelli e pericolosi, mi sentivo come se fossi in un carcere; Niall si era infuriato, ma la colpa era solo e solamente sua.
"Mi dici cos'è successo?" Mi chiese Tom una volta fuori l'edificio.
Singhiozzando gli spiegai tutto, mentre le mie lacrime non cessavano di venir fuori.
"Delia, allora... Tu hai ragione. Hai avuto pienamente ragione nel reagire così, non ti do per niente torto. Ma se c'è una cosa vera in questa storia, è che Niall ha davvero paura di perderti, ti ama davvero, e le scuse che ti ha fatto, le faceva seriamente. Si è davvero pentito."
"Poteva dirmelo benissimo prima. Si, avrei reagito male, ma se mi avesse raccontato tutto all'inizio, adesso non saremmo qui, in queste condizioni!"
"Delia, non ho mai visto Niall così innamorato. È perso, è come se fosse diventato pazzo, drogato. Ha gli occhi spesso sognanti e guarda ogni 5 minuti il cellulare. In più, quando io o altri amici gli parliamo di ragazze, lui non ci ascolta nemmeno, non gliene fotte nulla. Gli frega di te Delia, solo di te. Credimi, non voleva mentirti, lo ha fatto per non perderti. Lui ti ama davvero."
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