Capitolo 6

1.3K 38 3
                                    

Parte 3/4:

Capii che arrivammo a casa quando frenò e l'auto si fermò del tutto. Aprii gli occhi. Li tenevo chiusi per non pensare al grande caos che si stava scatenando dentro me. La tentazione era tanta e la voglia troppa.

"Non ti sei addormentata, vero amore?"

"No, non potrei mai, non ci riuscirei, non ci riesco se prima non ho te."

"Entriamo in casa piccola.."

"Si, entriamo subito."

Mi aprì lo sportello, c'era buio fitto, si vedevano solo le luci della veranda, solo la sua casa era illuminata, faceva un po' paura vedere quella bella casa sommersa nell'oscurità. Scesi dall'auto ed entrai con lui dalla porta d'ingresso. Appesi il copri spalle sull'attaccapanni, fece la stessa cosa Niall con la sua giacca. Dolcemente mi prese la mano e mi portò con se, in camera da letto. Improvvisamente il cuore iniziò a battere forte, avevo paura ad entrare in camera sua. Più che altro mi vergognavo, ero molto imbarazzata. La prima volta non ci andai di mia spontanea volontà, mi ci portò lui, mentre dormivo, ed io ero incosciente. Durante il tragitto verso la camera, diventai più fredda e iniziai a tremare, mi irrigidii.

"Che succede amore? Perché stai tremando?"

"Ho paura Niall."

"E di cosa piccola mia?"

"Io...io non lo so. So solo che sono molto tesa, sento qualcosa allo stomaco e tremo tantissimo, c-come puoi v-vedere."

"Ssh, stai tranquilla cucciola, ci sono io qui, con te, insieme. Qui nessuno potrà farti del male."

"Lo so.."

Arrivammo davanti la porta della camera ed entrammo. Niall mi avvicinò al letto, facendomi sedere.

"Sdraiati amore, piano, fai con calma, ssh.."

Cercai di fare come mi disse. Mi aiutava a distendermi, facendo abbassare sempre più la mia schiena, che si poggiava sul morbido materasso; pian piano si abbassava anche lui insieme a me, stando sopra il mio corpo. Misi la testa poco più lontana dal cuscino, ero su una superficie morbida, ma totalmente piatta. Tolse le mie scarpe, poi tolse anche le sue, buttandole a casaccio sul pavimento. Si rimise di nuovo su di me; io ero immobile, distesa in verticale, proprio come mi aveva lasciata qualche secondo prima. Mi baciò, tenendo le mani pressate sul materasso, per non buttare tutto il suo peso su di me. Iniziai a toccargli i capelli. Glieli arruffavo e glieli pettinavo con le dita; giocherellavo col suo ciuffetto biondo, tirandolo e accarezzandolo. Amavo giocarci, amavo il suo profumo. Poi portai la mano dietro la sua testa, sfiorandogli con le unghia il collo. Ansimò al mio tocco, lo vidi rabbrividire. Era bello da questo punto di vista. Adesso capivo come si sentiva lui, quando vedeva me che gemevo al suo tocco, quando provavo piacere proprio davanti i suoi occhi e in modo molto evidente. Era una sensazione bellissima. Ti sentivi come realizzata, orgogliosa di aver fatto qualcosa di giusto, qualcosa di positivo. Continuavo a toccarlo in quel modo, e lui sembrava eccitarsi sempre più. Mise la mano destra dietro la mia schiena, sollevandomi. Mi teneva così, leggermente alzata, la mia schiena faceva una piccola curva, e lui provava pienamente piacere nell' accarezzare le mie gambe, non vendendo l'ora di poter mettere le mani all'interno dei miei jeans. Spostò la mano sul mio inguine, sfiorandolo leggermente.

"Mmh...Niall.." Ansimai.

Lui continuò, sbottonandomi poi i jeans. Alzò leggermente il mio top, aiutandomi a toglierlo. Baciava il mio petto, attorno i miei seni, il mio stomaco, i miei fianchi, io ansimavo, e il respiro si faceva sempre più pesante. Si alzò qualche secondo, togliendosi la maglietta e buttandola a terra. Era incredibile quanto poteva essere caldo il suo corpo; si rimise su di me, io fredda, lui caldissimo.

An angel with blue ocean eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora