"Mmh, non è grande come avrei voluto, ma ci possiamo stare."
"Oh dio, Niall."
"Che c'è? Per certe cose serve spazio." Puntualizzò, saputello.
"C'è pur sempre camera mia."
"Sai che voglio prenderti ovunque. Farlo in un letto sarebbe monotono."
"Niall!" Arrossii, portandomi nuovamente le mani in viso.
"Mostrami cosa sai fare."
"Voglio accontentarti."
"Uh, l'idea mi piace già. Cosa vuoi, piccola?"
"Voglio che mi assapori."
"Mmh...poi?"
"Comincia col togliermi questi di dosso." Feci segno ai miei vestiti e mi ci piazzai davanti.
Mi prese il viso tra le mani e cominciò a baciarmi, la schiena contro la parete."Sei sicura che non venga nessuno qui?"
"Sicura. Mia madre veniva solo quando c'erano delle mie amiche. Ci portava sempre qualcosina da mangiare, e papà si avvicinava solo per le riparazioni. Pensa adesso che gli frega." Risi.
"Quindi sei liberamente mia?"
"Tutta tua."
Senza dir nulla si precipitò nuovamente sulle mie labbra, sommergendomi. Le sue mani si posarono sulla mia schiena e con degli strattoni, mi comprimeva al suo corpo. Ansimavo a quei movimenti e per quanto cercassi di tenere gli occhi aperti, il piacere s'impossessava di me, portandomi a chiuderli di tanto in tanto."Oh ti prego, toglimi questa roba di dosso." Chiesi supplichevole.
Vedendo che continuava per la sua strada, lo spintonai e mi allontanai leggermente dalla parete. Mi guardò interrogativo."Visto che non lo fai tu, lo faccio io." Dissi, mentre alzavo le braccia per poter togliere la maglia. Niall guardava lo spettacolo a bocca aperta, il desiderio evidente nei suoi occhi.
Tolsi anche il capo inferiore, gettando tutto in una piccola sedia accanto i miei vecchi peluches."Ti ho mai detto quanto amo questo tuo fare indipendente che si è manifestato da poco?"
Scossi la testa, mentre restavo in reggiseno e mutandine dopo aver tolto la canotta."Perché non me lo dici adesso?" Lo invogliai.
"Cristo dio, amo i tuoi seni."
Stavo per sganciare il tutto, quando lui mi fermò."No. Voglio toglierti io questi ultimi due gioiellini."
Presi una coperta che avevo conservato nell'armadietto, stendendola poi a terra. Mi ci sedetti e pian piano mi sdraiai. Mi muovevo con fare sexy e coinvolgente, sicura di inebriarlo."Prendimi e portami con te." Gli dissi passandomi le mani sul seno, poi scendendo sul ventre.
Non perse tempo a sbarazzarsi dei sui vestiti, gettandoli con noncuranza sul freddo pavimento. Immediatamente si insinuò tra le mie cosce, baciando l'interno. Salì successivamente lungo il ventre, leccando l'interno del mio ombelico. Portò delicatamente le mani sul retro della mia schiena, e con un po' di pressione mi tenne sollevata, in modo da sganciarmi il reggiseno."Fuori uno, piccola." Mi guardò.
La sua bocca si aprì beatamente sul mio seno destro, baciandolo, leccandolo e succhiandolo. Gemevo a quelle sensazioni e involontariamente gli contorsi le gambe in vita, affondando poi le mani tra i sui bellissimi capelli oro. Il mio petto si alzava su e giù e il cuore non ne voleva sapere di andar più piano. Dopo un duro lavoro, passò all'altro seno, torturandomi. I miei capezzoli erano ormai turgidi e fremevo dalla voglia di sentirlo dentro di me."Oh Niall, ti supplico."
"Calma piccola, calma."
Le sue mani scesero tra i miei fianchi, mentre ancora non staccava la sua bocca dal mio seno. Sfiorò delicatamente la mia gamba, accarezzando la cicatrice fatta anni prima. Si sollevò e la riempì di baci, poi la massaggiò.
Sorrisi a quel gesto, era così carino con me. Qualche secondo dopo tornò su di me, ma stavolta aveva un altro scopo.