ROMY

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Non capivo se il freddo che sentivo in questo momento era dovuto dal vento che si era appena alzato o se era vedere Alex accasciato a terra pieno di sangue. Provavo un senso di impotenza quando dai miei occhi cominciarono a scivolare giù infinite lacrime, fredde quando il vento le sfiorava e amare quando si posavano sulle labbra. Corsi verso il corpo esamine di Alex, mi abbassai verso di lui posandogli delicatamente una mano sulla spalla per evitare di dargli altro dolore:"Fermati ti prego, basta. Non lo vedi che lo stai ammazzando?" Urlai piangendo, poi guardai verso Alex:"Dimmi che stai bene, ti prego. Parlami Alex", ma lui non disse una parola mentre spostò via la mia mano quasi disgustato dall'idea che lo stessi toccando.
Con un colpo di tosse si mise in piedi, la mano intorno la pancia, io rimasi con la mia a mezz'aria sentendo il peso di un rifiuto che si stava ingrandendo sempre di più. Alex fece un passo in avanti lasciandomi da sola in quella che adesso sembrava una spiaggia infinita per una come me. Dopotutto come potevo credere che per Alex fosse tutto normale, che non sia rimasto deluso da me dopo avermi vista baciare un altro uomo?
"Chi sei?" Tossì ma nella sua voce c'era tanta rabbia.
"Tornatene a casa, non ti reggi neppure in piedi". La sua voce era imperturbabile, priva di emozione, il suo sguardo di ghiaccio si incastrò nel mio per alcuni secondi poi fece un passo indietro e ci voltò le spalle.
"Non ho ancora finito con te", sentì Alex ringhiare dopo un altro colpo di tosse che non voleva ancora dargli scampo dallo sputare sangue.
"Si da il caso che io non voglia combattere contro un uomo già KO". Il ragazzo continuava camminare senza mai voltarsi indietro, eppure io lo sentivo il suo irrefrenabile desiderio di girarsi e guardarmi ancora.
Forse era sbagliato pensare a ciò che voleva lui in questo momento e non a ciò che voleva Alex, ma nemmeno il tempo di provarci che in un solo movimento si aggrappò alla spalla del ragazzo e nel voltarlo gli diede un pugno in pieno viso da farlo cadere a terra.
Fu in questo preciso momento che un nodo in gola mi soffocò stringendomi con forza fino a sentirmi le gambe cedere.
"E' tutta colpa mia. Sono io che ho permesso a tutto questo orrore di nascere. E' solo colpa mia se Alex adesso è ridotto così, pieno di ferite, di sangue. Sono io quella che andrebbe presa a schiaffi e invece? Mi faccio schifo."
"Non azzardarti mai più a voltarmi le spalle. E ora basta con questa falsa, dimmi chi sei".
Con lo sguardo rivolto verso la sabbia sotto di sé, il ragazzo si portò una mano dietro la nuca sciogliendo lentamente il nodo della maschera. Mi avvicinai a piccoli passi sicura che entrambi non si accorgessero di me.
"Mi dispiace", sussurrò levandosi completamente la maschera dal viso.
"No.... No". Ero in preda al panico, il cuore mi batteva così forte che dovetti mettere una mano sul petto per paura che sarebbe potuto uscire da un momento all'altro:"Ti prego, dimmi che non è vero". Cominciai a piangere, a singhiozzare, a soffocare:"DIMMELO RICK, DIMMI CHE E' TUTTO UNO SCHERZO".
"Mi dispiace Romy... io non".
"Zitto, non dire niente. STA ZITTO". Urlai con tutto il fiato che avevo in gola mentre i singhiozzi aumentavano:"Perché mi hai fatto questo? PERCHÉ? Per otto mesi Rick, per otto fottuti mesi non mi hai più voluto parlare; non mi hai mai più chiamata e quando ci incontravamo non facevi che ignorarmi o sputarmi addosso del veleno. E adesso? Adesso guardati..." Mi sentivo terribilmente presa in giro, ora anche io sentivo una tremenda voglia di prenderlo a schiaffi:"Ti ho confessato i miei sentimenti pensando di potermi fidare ti te. Ti ho confessato cose che non avrei mai detto a nessuno. Io...io mi sono innamorata di quella persona che in tutti i modi mi hai tenuto nascosta".
"Romy lasciami spiegare, ti prego", Rick mi stava seriamente supplicando.
"No, sparisci dalla mia vita". Indietreggiai di qualche passo, il mio sguardo si spostò da Rick che era intenzionato ad alzarsi ad Alex chiaramente sconvolto quanto me:"Non azzardarti a seguirmi". Rivolsi un ultimo sguardo a Rick ormai completamente in piedi, mi voltai di spalle e cominciai a correre.
"Voglio andarmene via da qui. Voglio andare via".

Il ragazzo in maschera (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora