Dopo essermi vestito con un semplice jeans e una camicia nera, andai nel soggiorno dove seduta sul divano con una sigaretta in mano c'era mia sorella.
"Gaia, come sto?" Le chiesi, lei mi guardò.
"Stai benissimo", mi sorrise.
"Non aspettarmi sveglia, torno sicuramente tardi", mi avvicinai a lei posandole un bacio sulla guancia.
"Va bene", sussurrò.
Lasciai l'appartamento scendendo le scale di fretta, non avevo molta voglia di attendere l'ascensore. Arrivai al portone quasi con il fiatone mentre l'aria leggera riempii i miei polmoni. Andai in macchina con il pensiero rivolto a mia sorella, era un dispiacere per me vederla chiusa in casa con quell'espressione vuota in volto.
Prima di mettere in moto predi il cellulare, era stupido farlo ma volevo lasciarle un messaggio che speravo la aiutasse a sollevarle il morale.A: Gaia
"Non mi piace vederti così abbattuta.
Mi manca la tua testardaggine, il tuo sorriso, la tua pazzia.
Questa non è la Gaia che conosco.Ho bisogno di te, riprenditi per me.
Ti voglio bene sorellina, Alex."Inviau sperando con tutto me stesso che questo messaggio potesse servire a qualcosa. Feci un respiro profondo, adesso c'era un'altra persona che aveva bisogno di star bene questa sera. Misi in moto la macchina e andai in direzione casa di Romy, quando ero a pochi metri dalla sua traversa le mandai un messaggio dicendole che ero quasi sotto casa sua.
Quando mi trovai davanti il cancello della casa di Romy lei era lì davanti che mi aspettava. Lessi nel suo volto tanto imbarazzo e avrei voluto sapere o capire se ero io che la rendovo ansiosa.
Mi parcheggiai davanti a lei, scesi dall'auto e la salutai con un sorriso avvicinandomi per posarle un bacio sulla guancia. Non era la guancia che le mie labbra avrebbero tanto voluto toccare ma volevo andare con calma, come avevo fatto i primi tempi.
Erabcosì vulnerabile, anche se mostrava il contrario, che una sola mossa sbagliata con lei e avrei potuto rovinare tutto. La feci entrare in macchina e quando anche io fuu dentro il silenzio diventò pesante. Romy giocherellava con l'anello che portava al pollice, lo sguardo fisso sulla sua mano, non disse una parola e non credevo lo avrebbr fatto se non fossi stato io a farla parlare. Avrei tanto voluto sfiorarle il viso, toccarle i capelli, spingerla a guardarmi per darmi modo di perdermi nei suoi occhi senza più ritornare ma repressi tutto e misi in moto la macchina.
"Hai un posto dove vorresti andare?" Le domandai con tono fermo e deciso, almeno la scelta del posto volevo darla a lei.
"Qualsiasi parte per me va bene".
"C'è un bar a pochi metri da qui, ti va di andarci?" Cerca di ricordare quel bar che avevano aperto da poco, sembrava bello quando ci passai tempo fa anche se lo vidi di giorno e a luci spente.
Romy annuì alla mia proposta e in pochi minuti ci trovammo davanti il posto. Era bello come lo avevo intravisto; luci soffuse, pareti e pavimenti antichi, panche in legno al posto dei tavoli e delle sedie. Quando entrammo una ragazza ci diede il benvenuto con un caloroso sorriso e ci scortò verso il tavolo che affacciava verso la strada:"Ordinate subito oppure volete il menù?"
"Ci porti il menù".
Sia io che Romy cominciammo a sfogliarlo, poi lei lo poggiò sul tavolo cominciando a guardarsi intorno.
"E' davvero fantastico qui dentro". Esclamò con espressione infantile, come se avesse visto la sua casa delle bambole preferita.
"E' stato aperto da poco". Poggiai anche io il menù sul tavolo, avrei tanto voluto sfiorarle la mano ma cercai di resistere dal non fare gesti avventati.
"Come hai scoperto questo posto?" Domandò.
"Ci son passato per puro caso qualche settimana fa".
La ragazza tornò al nostro tavolo con un blocchetto:"Volete ordinare?" Guardò prima Romy, poi me.
"Per me un caffè macchiato", ordinò Romy.
"Io prendo un caffè ristretto".
La cameriera sorrise, afferrò i menù e ci lasciò di nuovo soli.COMUNICAZIONE: buonasera cari lettori e lettrici, ci tengo a comunicarvi che da domani sarò impegnata al lavoro per cui aggiornerò poco la mia storia. Sono comunque lieta di informarvi che mancano meno di due capitoli e la mia storia svolge completamente al termine.
Spero vi abbia emozionato e spero di riuscire a scriverne un'altra ancora più travolgente.
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Il ragazzo in maschera (IN REVISIONE)
Literatura KobiecaQuattro anime, un destino intrecciato: l'amore, l'amicizia, il dolore nel doversi dividere per colpa di una distrazione, una mancanza. Sono questi i sentimenti che entreranno a far parte delle vite di Rick e di Romy, due ragazzi inseparabili cresciu...