Capitolo 3 ✔

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Era quasi l'ora di pranzo quando finimmo di sistemare la casa e, dopo aver constatato che il frigo era vuoto tanto quanto il nostro stomaco, decidemmo di dirigerci in un centro commerciale non molto distante.

Una volta arrivate optammo per un veloce Mc Menù e, mentre ci gustavamo il nostro pranzo ipercalorico, stilammo la lista di ciò che ci sarebbe servito per la casa. «Certo che sono tante cose. Chissà quanto spenderemo!» Commentai perplessa guardando il foglietto a quadretti strappato dal blocco note che tenevo tra le mani. E io che credevo che con il detersivo per i piatti si potesse fare tutto!

Sbuffai, pensando a come fare per spendere il meno possibile; disponevamo di una piccola somma che sarebbe svanita prima del previsto se avessimo dovuto spuntare ogni cosa scritta lì sopra.

Stavo valutando cosa poter eliminare quando la mia attenzione venne catturata da una carta gialla che Den, con un'espressione soddisfatta, aveva iniziato a sventolarmi davanti al naso. «Cos'è quella?» Domandai corrucciando le sopracciglia e sfilandogliela dalle mani.

«Uhm, vediamo un po'... piatta, rigida e odora di denaro... Sì, direi che è proprio una carta prepagata.» Rispose sardonica, ridendo subito dopo. A Den piaceva punzecchiare lì dove le si dava la possibilità di farlo, era più forte di lei e non riusciva a trattenersi neanche davanti a chi non conosceva. Era spontanea, tanto da risultare ineducata a volte ma a me piaceva proprio perché con lei non dovevi sforzarti di leggere tra le righe, era senza filtri e la invidiavo perché io, al contrario, prima di parlare riflettevo molto.

Ribattei al suo sarcasmo con una finta risata. Sapevo cos'era non ero mica scema, volevo mi spiegasse quando aveva avuto il tempo di farla visto che io non ne ero a conoscenza e passavamo la maggior parte del nostro tempo insieme.

«Mio padre caricherà cinquecento euro al mese su questa; non saranno sufficienti per fare tutto, ma è di grande aiuto, no?» Era elettrizzata all'idea di poter attingere a quella carta tanto da trasferire quell'entusiasmo anche in me che fino a quel momento ne ero all'oscuro. Avrei dovuto immaginare che Tom non ci avrebbe mai lasciate solo con i nostri risparmi, non ci aveva mai fatto mancare nulla e in quel momento ebbi la certezza che non avrebbe mai smesso di occuparsi di noi.

Mi tranquillizzai visibilmente una volta conscia del fatto che avrebbe continuano a guardarci le spalle anche da lontano ma ero determinata a cercare di usare il meno possibile quella prepagata. Desideravo mostragli che saremmo state in grado di farcela anche da sole, ma non negai a me stessa che sapere di quei soldi mi avrebbe fatto dormire sonni più sereni, soprattutto perché stavo iniziando a rendermi conto di quante spese comportava la gestione di una casa.

Finito di mangiare ci concedemmo il lusso di entrare in una piccola boutique e non restammo indifferenti davanti a qualche abito della nuova collezione Autunno/Inverno, tradendo subito le idee che avevo verso i soldi donateci da Tom. Ero facilmente influenzabile e i buoni propositi finivano sempre per venir spazzati via da un accessorio mancante nel mio guardaroba. Ero giovane, forse troppo leggera alle volte e il "piacere" vinceva spesso sul "dovere".

Raggiungemmo il supermercato con il portafogli mezzo vuoto e dopo circa un'ora uscimmo di lì con un'espressione vittoriosa dipinta sul viso. Eravamo state così brave da riuscire a comprare tutto quello che ci occorreva senza strisciare la carta di Den e mentre ci dirigevamo verso l'uscita, con le buste ancora nel carrello, non riuscivo a non essere fiera di noi nonostante i sensi di colpa sopraggiunti dopo lo shopping non preventivato.

Quando la mia amica mi bloccò la strada, posizionando un braccio davanti alla mia figura e puntando poi il dito verso il piano superiore, dove si scorgevano appena le insegne dei negozi, scossi immediatamente la testa in segno di diniego. «Basta shopping per oggi.» affermai sicura, riprendendo a camminare senza neanche guardare il punto che mi aveva indicato.

Hug Me - Siamo Chi Siamo #1 (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora