Finalmente, dopo circa due settimane di vacanze, tornammo di nuovo a scuola.
Ero in corridoio con Jackson, diretti in aula di matematica per la prima lezione del giorno.
Mi ero svegliata tardi quella mattina, convinta che avessi ancora tempo tra il fare la doccia e una ricca colazione.
Mio padre era tornato la sera tardi della sera precedente.
Non ci eravamo detti molto, sopratutto dopo la nostra ultima conversazione. Mi ero limitata a chiedergli se tutto fosse andato bene.
Si era limitato ad annuire, ed io di ricambio avevo annuito a mia volta salendome in camera per andare a dormire."Allora?"
Mi voltai a guardare Jackson, chiudendo l'armadietto.
"Cosa?"
"Cos'è che ti preoccupa?"
Feci una smorfia, evidente che Jackson avesse capito i miei problemi.
Non che fossi preoccupata per mio padre. Avevo ancora in testa il messaggio di Rei.
Perché muoio dalla voglia matta di vederti, tesoro.
"Non lo so" ammisi, perché era ovvio che non sapessi quale fosse il mio problema.
"Rei?" Chiese.
"Rei" confermai sospirando.
Mi passai una mano sulle braccia, stranamente a disagio.
"Vuole vedermi, Jackson. Ed io non so se c'è la farò"
Accennò un sorriso compassionevole.
"Hailey, sei la persona più forte che io abbia mai conosciuto. Nessuno ne ha passate più di te..."
"Già" sospirai
"Adesso però non puoi aver paura di incontrarlo. Non perderti in un bicchiere d'acqua. È facile, e lo sai"
Indugiai spostando lo sguardo a destra e a sinistra. Non potevo incontrare i suoi occhi."Lo so che ti piace" disse dopo alcuni secondi di silenzio.
Lo guardai, aprendo e richiudendo la bocca velocemente, non sapendo cosa dire.
"Hailey, persino Kim se ne è accorta. Ed è strano ammettilo. Che sarei stato io parlarti di questo non me lo sarei mai aspettato, ma evidentemente doveva andare così."
Mi morsi il labbro inferiore.
Jackson piegò la testa di lato.
"Hailey, almeno dimmi che è così. Se no avrei fatto una figuraccia traendo conclusioni affrettate"
Riuscii a sorridere.
"È così" ammisi.
Sì sporse in avanti stritolandomi in un'abbraccio.
"Ah! Lo sapevo! Scusa l'entusiasmo. Avevo paura di essermi sbagliato"
Gli posai una mano sulla spalla.
"Grazie, Jackson"
"No problem, Hailey. Mi faccio gli affaracci degli altri continuamente, è più un hobby, direi. Adesso andiamo, prima che Kim inizi a dare di matto"
Sorrisi. "Okay"
Ci avviciniamo all'aula, poco distante da lì.
"Ah Hailey?"
MI voltai a guardarlo, rinforzando la presa sulla spallina dello zaino.
"Senti. Io non posso dirti cosa fare, ma promettimi una cosa"
Sì avvicinò un po di più alla porta, appoggiando la mano sulla maniglia."Promettimi che più tardi manderai un messaggio a Rei. Digli che anche tu vuoi incontrarlo. Digli che non vedi l'ora. Fagli vedere chi è Hailey Walker."
Sorrisi, convinta che le parole di Jackson sarebbero state utili.
Dovevo vederlo. Conoscerlo.
Non potevo continuare così.
"Non sei arrabbiata vero?" Continuò.
"Perché dovrei essere arrabbiata?" Chiesi.
"A volte i miei consigli non sono utili" replicò.
Lo spintonai.
"Entra in classe, idiota"
"Ai vostri ordini" Disse, simulando un'inchino.Alla pausa pranzo, uscii fuori per prendere una boccata d'aria.
Un messaggio a Rei?
Potevo farcela.
Durante la seconda e la terza ora, Kim mi aveva ripetuto le esatte parole di Jackson, ed io non avevo potuto fare altro che pensare a quanto fossi sciocca.
Era così ovvio e semplice, che mi girava la testa.
Così ovvio e semplice che mi veniva da vomitare.
Mandare un messaggio non sarebbe stato complicato, e poi, chi lo sá? Magari non l'avrebbe neanche letto.Tirai fuori il cellulare dalla tasca, aprendo la chat desiderata.
《Perché muoio dalla voglia di vederti, tesoro》
《Okay 》risposi, anche se a dirla tutta mi sembrò un po stupido.
Che razza di risposta era "Okay"?
Mi maledissi mentalmente, e decisi anche di dirgli tutto, solo quando lui avrebbe risposto.
《Okay, cosa?》
Sussultai.
Cosa? No. Ci aveva messo poco.
A me serviva tempo per pensare a cosa dire...
Mi morsi il labbro inferiore, anche se mi sentii di nuovo stupida perché lui non poteva vedermi.
《Alle cinque e trenta ti va? All'angolo tra la pasticceria e la libreria. Sulla terza strada?》
Saranai gli occhi, ma subito mi sentii meglio.
Per fortuna era un ragazzo intelligente. Mi immaginavo già io a fargli capire cosa intendevo, tartassandolo di messaggi.
Sarebbe stato un incubo.
《Okay》 risposi. Di nuovo.
《Okay》
Ed ormai era fatta.
Se qualcuno fosse passato di li e mi avesse visto, avrebbe pensato che fossi pazza.
Risi silenziosamente, di fronte quello stupido messaggio.
Come se fosse la prima volta.
STAI LEGGENDO
Non Ti Conosco, Ma Ti Amo.
RomanceSono solo una ragazza qualunque , con una vita come chiunque altro , però forse una differenza la trovo , la mia non mi soddisfa affatto. E non potete nemmeno immaginare come uno stupido messaggio abbia stravolto totalmente le mie aspettative. Uno...