Capitolo 30

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Mi accorsi solo una mezz'ora dopo, che in effetti non avevo idea di dove stavo andando.
Il quartiere non mi sembrava familiare per niente, e per di più la pioggia non cessava. Non era forte, ma era abbastanza da rendermi simile ad un cane bagnato. Solo molto, ma molto più irritato.

Il cioccolatino che avevo preso da casa di James si era spiaccicato contro la mia mano, tanta era la rabbia che covavo per quel ragazzo dagli occhi azzurri.
Quegli occhi...
Erano spenti quando mi aveva guardato. Non suggeriamo una specifica espressività.
Erano spenti, bui. Vuoti.

Le sue parole mi avevano ferito più di qualunque altra cosa.
Non ero arrabbiata per il fatto che non avesse voluto dirmi della rissa, anzi si ero arrabbiata. Ma per quello che aveva pensato non valesse niente, ero incazzata. Super incazzata.

"Non ci conoscevamo. È stata una cosa così, senza significato"

Ah, si? pensai

Mi bloccai di colpo. Non avevo davvero idea di dove fossi.
Mi guardai intorno: case, case, super ville, ristoranti chic.
Che quartiere! Il nostro James era anche un super riccone!

Poco dopo mi resi conto di una macelleria fin troppo familiare.
Corsi sotto il tendone. Era chiusa, ma per lo meno ero riparata dalla pioggia.

Feci scivolare la mano in tasca, e chiamai l'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi in quel momento.
Rispose al terzo squillo.

"Pronto?"

"Ehi, Kim. Sono io. Ho bisogno di un passaggio. Ricordi la macelleria di tuo zio? Dove andavamo quando eravamo bambine?"

"Sì"

"Ecco, appunto. Ti aspetto."

*******

"Aspetta, fammi capire. Tu sei andata a casa di James, perché credevi che il Rei che tanto ti piace fosse lui? È da pazzi!"

Le lanciai una occhiataccia, che lei non colse, troppo impegnata a guardare la strada.
La macchina di sua madre era davvero carina.

"Non mi piace" puntualizzai "e poi io non sono andata li perché credevo fosse lui, è lui! Lo ha anche ammesso!"

"Wow."

"Già. E, ricordi la rissa di cui mi avevi raccontato? Lui non ha voluto dirmi niente! Niente! E così io mi sono incazzata. Ho continuato ad urlargli di dirmi la verità, di spiegarmi se lui è Christopher parlassero di me. Ma niente! Non ha voluto aprire bocca! Ho pensato-"

"Aspetta" Kim mi fermò. Guardò me per pochi secondi, e poi passò alla strada.
"Riflettici. È ovvio che non parla di te, ricordi? Si parlava di un bacio." Rise "Non puoi essere tu, a meno che..."
Mi guardò. L'occhiata che mi lanciò avrebbe potuto congelarmi, ne ero sicura.

Abbassai lo sguardo.
Ero stata così intenta a raccontarle tutto che non le avevo detto la cosa più importante.
Io avevo baciato James. Il James che odiava proprio perché mi aveva sempre trattata male.
Ero stata io a indurla ad odiarlo.
Ma non glielo avevo detto.
Non lo avevo detto alla mia migliore amica.

"Tu l'hai baciato, Hailey?"

Non dissi nulla

"L'hai baciato, non è così?" Nella sua voce per un momento sentii qualcosa simile al disprezzo.
"Certo, è normale. Ti incazzi a morte con le persone che mentono. Che non ti dicono la verità, ma tu sei la prima a mentire alla gente. A mentire alla tua migliore amica.
Allora è così che fai? Eh? Sono passate si e no tre settimane da quando ti ho raccontato della rissa che ha avuto James, e tu mi vieni a fare sapere tutto, solo adesso?
Spero che tu stia scherzando!"

Non Ti Conosco, Ma Ti Amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora