Epilogo

112 16 2
                                    

La banda suonava l'inno della scuola come se fosse l'inno nazionale, e noi stessimo per assistere alla partita più intrepida degli ultimi dieci anni.

Jackson, che suonava la tromba, mi rivolse un'alzata di sopracciglia mentre riprendeva fiato e tornava a suonare.

Quella mattina mi ero dovuta fare almeno nove doccie per quella che sarebbe stata la mia giornata speciale.
Avevo caldo da morire sotto quella toga blu, anche se Kim, di fianco a me, non sembrava patirne.
Era lì, tutta bella composta, nel suo nuovo taglio fresco di parrucchiera, mentre io sudavo come un maiale.
Mi misi una mano fra i capelli, che per qualche secondo rimase impigliata. Li avevo lavati quella stessa mattina, possibile che fossero già pieni di nodi?!

James di fianco a me ridacchiò.
"Se non smetti di toccarti i capelli, giuro che mi alzo e te li scompiglio tutti"

"Avessi un elastico per capelli risolverei i miei problemi. Sono orribile, invece perché Kim è così perfetta? Non sembra neanche sentire caldo!"

"Bugia. Sei bellissima invece" sussurrò al mio orecchio

Gli feci la linguaccia "Sbruffone!"

Kim si sporse dalla sedia verso di me. Evidentemente non si era lasciata sfuggire la conversazione.
"È tutta apparenza, Hailey. Dentro di me sto un inferno, penso che se non mi faranno alzare tra un paio di minuti prenderò io l'iniziativa è correrò a gambe levate. Da questa prospettiva il sole sta iniziando a perforarmi la pelle." 

Sorrisi, e quando feci per parlare, una ragazza dalla montatura rossa si voltò verso di me lanciandomi un'occhiataccia.

Presi un bel respiro mentre i primi studenti si alzavano e davano inizio ai loro lunghi discorsi.
Quando James si alzò, nemmeno me ne accorsi.

Lo vidi lì, salire un po titubante sulla pedana, e aggiustarsi la toga strattonandola verso il basso.
Per un breve secondo incontrò il mio sguardo, e non lo lasciò mai  andare mentre parlava.

Sorridendo diede dei piccoli colpetti al microfono, per assicurarsi che funzionasse.
"Okay. Salve a tutti, ehm...ringrazio i prensenti. Colgo l'occasione per ringraziare alcuni professori che mi hanno accompagnato durante tutto l'anno." Guardò dietro di sé "La ringrazio signorina Taylor, ho sempre adorato il suo bizzarro cappello" lei du tutta risposta arrossì.
Già, James aveva quell'effetto.

"Come gli altri non ho passato qui i miei interi anni di liceo. Vengo dall'altra parte dell'America, e non credevo che un giorno sarei arrivato qui.
Quest'anno è stato intenso, devo ammetterlo.
Ma in un certo senso ho trovato la mia famiglia.

Alcuni, o per precisare, molti, paragonano il liceo ai quattro anni d'inferno peggiori." Rise, e per un momento persi un battito.
Mi accorsi come tutti ormai, prendessero dalle sue labbra. Persino Kim, se ne stava lì, molto attenta. Pure l'intera orchestra, aveva posato gli strumenti in grembo, e ascoltava attenta.

"Dio solo sa come sono stai i miei primi tre, ma questo...questo li supera tutti. Questi semplici otto mesi mi hanno fatto cambiare. Mi hanno insegnato a combattere, e a rialzarmi tutte le volte che era necessario.
Sono stato salvato da una ragazza."
Mi mancò il fiato.

"Una ragazza che mi ha cambiato la vita. E non potete immaginare quanto sia fantastico. Ridete, certo. Alcuni rideranno, sicuro. Intanto sono l'unico sfigato che ha colto il momento adatto per dichiarare il suo amore alla propria ragazza." Abbassò gli occhi per un momento, e sorrise.
"Ehi, Hailey."

Kim si voltò a guardarmi, ma io non le degnai neanche uno sguardo.
Avevo occhi solo per James, e li avrei avuti per tutta la vita.

"Ti amo, principessa.
Ti ho amato dal primo giorno. Da quando mi hai mandato a quel paese per non averti risposto.
Mi sono innamorato veramente di te, quando mi hai dato della testa di cazzo e del pezzo di merda. Si ragazzi, segnatevela. Ha avuto il coraggio di piombare in casa mia e sporcarmi il tappetino di terra, e l'ho adorata per questo."

Non Ti Conosco, Ma Ti Amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora