☾ 5 • Take me with you

327 17 2
                                    

Corro a casa.
Non c'è nessuno.
Ho ringraziato Arya per avermi difeso..ma in questo momento voglio rimanere da sola con i miei demoni interiori, solo loro possono capirmi. Vado in camera mia e lancio lo zaino oltre la scrivania. Fra le lacrime cerco il mio diario come una disperata.

-Dove cazzo l'ho messo!?- urlo piangendo.

Lo trovo. Lo prendo e corro al piano di sotto.
Vado in giardino, lo butto nel barbecue e lo accendo senza titubare.

-Pensare che un povero albero è stato abbattuto per creare le pagine di questo diario..- tiro su col naso - ed io le ho sprecate tutte scrivendo pensieri su di di te.. Che stupida!-

Le sue parole mi rimbombano in testa..

Va al diavolo!.. Puttana..

Non ce la faccio.

Salgo le scale per arrivare al piano di sopra. Voglio andare in soffitta. Ma non trovo né il bastone né la chiave per aprirla. I miei li hanno nascosti per impedirmi di salirci! Piango ancora più forte.. Avevo bisogno soltanto di questo.
Vado in camera loro e cerco dappertutto.
Trovo soltanto la chiave nel comodino di papà.
Ma senza bastone non posso tirare giù la scaletta! Sto impazzendo.
Giro per tutta la casa per una mezz'ora buona finché non mi viene il lampo di genio: il garage!
Non appena apro la porta lo vedo.
Bell'idea genitori!
Sanno che non entro mai qui perché non sopporto l'odore che c'è.
Risalgo e apro la botola della soffitta. Tiro giù la scala e finalmente riesco ad entrare.
Mi siedo al centro.
Respiro a fondo.
Sto benissimo quando sono qui.. È come se il mio vero mondo fosse concentrato in questa piccola "stanza".

Accendo le candele una ad una ed incrocio le gambe.

-Dimmi che ci sei ti prego..- sussurro con la voce spezzata.

Silenzio..

-Ti prego..ho bisogno di parlare con te..- dico alzando leggermente il tono della voce.

Chiudo gli occhi ripensando alla scena di oggi pomeriggio. Altre due lacrime mi rigano il viso.
Sento un brivido percorrermi la schiena.

Sorrido fra le lacrime.

-Ciao sorellina.. Sei tornata..- sento bisbigliare.

-Lo sai che non ti lascio..- rispondo.

-Mamma e papà volevano dividerci.. Di nuovo..-

-Non ci riusciranno mai..- dico asciugandomi le lacrime.

Sento di nuovo un brivido.

-Smettila di abbracciarmi o congelerò..- sussurro ridendo.

Quando salgo qui e parlo con lei.. Non posso parlare ad alta voce altrimenti non so come.. mi entra un mal di testa atroce.. Mano mano sto imparando a gestire i miei toni.

-Quello che è successo oggi..Luna non starci troppo male..- sento di nuovo parlare.

-Portami con te Sharon..- chiedo chiudendo gli occhi.

Nessuna risposta..

-Sharon la mia vita è un casino non posso tollerare tutto ciò.. Rispondi!- per errore alzo il tono e sento fischiare le orecchie.

Devo calmarmi..

-Sorellina se sei stata scelta per questa vita significa che sei abbastanza forte da viverla.. sei speciale perché soltanto tu puoi sentirmi.. non hai idea della missione che hai..- sento..

-Di cosa stai parl..- mi interrompo perché sento la macchina di mio padre entrare nel vialetto.

Cosa? È tornato prima del previsto.

Spengo le candele e scendo velocemente rischiando di farmi seriamente male.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora