☾16 • Make a wish

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Da questo libro sto imparando tantissime nozioni..l'unica cosa che non potrà insegnarmi nessuno sarà come controllare me stessa.
È tutto così occulto..
Mi alzo dalla mia amaca e raccolgo un fiore dai giganteschi vasi di mamma.
Ho imparato che nella magia bianca, le erbe e le piante svolgono un ruolo importante, primordiale, e poiché la pratica di questa magia fu vietata per centinaia di anni (e per molto tempo sotto pena di morte) si può comprendere il perché le streghe e i maghi abbiano incorporato i loro rituali e i loro incantesimi negli atti quotidiani.
Le piante e le erbe hanno proprietà proprie e benefiche, e con l'aiuto di un discreto rituale possiamo accrescerle e aiutare noi stessi e gli altri in numerose cose..
Sharon non sono una strega se penso a queste cose vero..?
Quello che non capisco è come possano degli sciocchi incantesimi permettermi di salvare la sorte di chi mi circonda.
Sta cambiando tutto così in fretta..
Come se non bastava già che parlo da così tanto tempo con mia sorella che non c'è più..
Sapevo di avere un dono.. Ma forse questo non riuscirò a gestirlo neppure io.

-Luna!- sento.

Alzo la testa e non vedo nessuno.
Mi guardo attorno.

-Di qua!- sento ancora.

Mi avvicino al cancello.

-Axel che ci fai qui?- chiedo stranita.

-Nulla passavo..disturbo?- chiede.

-No..anzi sono da sola..ti va di stare un po' con me?- chiedo.

-Ma certo- sorride.

Apro il cancello e lo faccio passare.
Ci sediamo entrambi sulla mia amaca, cercando di non cadere.

-Ti vedo scossa..è successo qualcosa?- chiede giocando con una ciocca dei miei capelli.

Adoro quando succede.

-Si..cioè no..è d-difficile da spiegare- balbetto.

-Posso aiutarti in qualche modo.?- sta iniziando a preoccuparsi.

-Nessuno può farlo..devo sbrigarmela da sola..- dico allungandomi e prendendo un pacchetto di sigarette.

Ne accendo una.
Faccio uscire una lunga scia di fumo.

-Qualsiasi cosa sia spero passi presto- dice rubandomi una sigaretta e accendendola.

Restiamo a fumare in silenzio per una decina di minuti fino a che non restano due piccoli mozziconi.
Si sta così bene in giardino stasera.
Il cielo sembra essere un pochino più normale, non c'è vento..
Decido di rompere il silenzio.

-Un giorno ti dirò la verità..è solo che non sono ancora pronta..- dico -E sono sicura che neanche tu lo saresti..- lo guardo dritto negli occhi.

-Non preoccuparti, puoi contare su di me in qualsiasi momento lo sai!- risponde.

Non so né come né perché ma lo abbraccio.
All'inizio resta di sasso..forse perché è la prima volta che lo faccio spontaneamente,però poi si scioglie e mi stringe a se.
È come se all'improvviso mi sentissi a casa.
Non la casa dove abiti, quattro mura ed un tetto, ma il luogo a cui appartieni e dove vuoi restare persempre.
Fino a questo istante non mi ero mai accorta del buon profumo che emanano i suoi vestiti, nemmeno la sera in cui gli sono scoppiata a piangere addosso.
Sto rivalutando che non è lo stronzo dal cuore di ghiaccio che sembrava..ma c'è molto di più dietro la corazza che si è costruito.

-Ora devo andare..- si stacca senza guardarmi e si incammina verso il cancello.

Lo seguo per aprirgli l'uscita.

-Grazie per la compagnia! Ci vediamo alla festa di domani sera- dico alzando le spalle.

-Quando vuoi, sono a due passi basta una chiamata! A domani..- risponde.

Sono decisamente più rilassata adesso.
Perlomeno appena i miei torneranno a casa mi troveranno svenuta nel letto a dormire già da almeno un'oretta.

Mentre sto per rientrare cade una stella.
A questo punto della mia vita non posso più essere scettica..anzi, ho molte cose in cui credere..perciò esprimo un desidero.

Vado a letto.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora