☾8 • Broken Souls

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-E tu chi cazzo saresti?- allenta la presa.

Ne approfitto per alzare le gambe e spingerlo lontano da me. Accidentalmente lo colpisco in una parte delicata, ma la cosa non mi riguarda, anzi ne solo pienamente felice!

-Allora sei davvero puttana!- cerca di urlare ma il dolore gli blocca la voce.

-Non ti permettere di chiamarla così..-

Mi volto per vedere chi era stato a parlare e vedo Axel avventarsi su Anthony.
Rimango incredula e mi porto le mani davanti agli occhi, non so se fermarlo oppure lasciarlo fare, d'altronde se li merita due calci in culo ma..scoppierà un casino me lo sento.

Ed infatti..

-Cos'è questo baccano! Voi tre subito in presidenza!- urla la professoressa che era tornata a prendere il registro.

Boccheggio. Sono stata tantissime volte in presidenza ma mai per una cosa simile.

-Ma prof mi lasci spiegare..- tenta Axel.

-Dica un'altra parola e la faccio sospendere signor Warren!- ringhia la professoressa indicando la porta.

Mi sento in colpa..avrei dovuto cavarmela da sola, lui non c'entra niente in tutta questa storia.
Tutti e tre senza fiatare camminiamo verso la presidenza.
Una volta arrivati la "donna bandana" mi fissa per poco e passa il suo sguardo sugli altri due. Incrocio le braccia, che strazio adesso comincia con le sue battutine.

-Bene bene bene.. Vedo che stavolta ci siamo portati la scorta eh Loften?- sorride sotto i baffi.

-Possiamo andare al sodo?.. Perfavore..- dico incrociando le braccia.

La vicepreside alza gli occhi al cielo, allunga un braccio e schiaccia il famoso ormai pulsantino rosso.

-Loften in presidenza.. E anche due facce nuove qui..- lascia andare il pulsante e si allontana dal microfono.

La sua voce può andare in diffusione in tutta la scuola, in alcune classi o solamente della stanza del preside, perfortuna in questo caso si è limitata a quest'ultima.

-Veramente sono già stato in presidenza già un paio di volte..- borbotta Anthony.

Sei figo allora.

La vicepreside ci accompagna ed entriamo nella suite imperiale, ovvero la tanto temuta presidenza.
Non appena il preside mi vede scuote la testa sconsolato. Quando il suo sguardo ricade su Anthony sorride forzatamente.. Ma quando nota Axel diventa cupo e comincia il sermone.

-Signor Warren.. Qualsiasi cosa sia accaduta mi meraviglio di lei.. Sono circa due settimane che frequenta la mia scuola e non ci sono stati problemi..- prende un foglio dalle sue cartelle. -Condotta perfetta.. Neanche una nota disciplinare.. Tutto in regola secondo il preside del vecchio istituto..-

-Sfigatello.- continua Anthony.

Lo fulmino con lo sguardo.

Il preside alza lo sguardo verso di lui.

-Signorino Sorwer, c'è qualche problema? Mi dica piuttosto come mai siete a farmi visita.- rimette il foglio a posto sbattendo la cartellina dentro il cassetto.

-Sono stato aggredito ecco cosa!- grida Anthony indicandosi lo zigomo gonfio.

-Abbassi i toni.- i suoi occhi passano su Axel -è vero quello che dice?-

-C'è una spiegazione a ciò che è successo..- tenta Axel.

Tutti fissano me.
Deglutisco.
Sento una pressione assurda.
So che Anthony mi sta minacciando con lo sguardo.
Sento formicolare le gambe.
Perdo i sensi..
Buio.

Mi risveglio in infermeria.
Non c'è nessuno quindi ne approfitto per alzarmi ed andarmene.. Anche se barcollo un po' non voglio che qualcuno mi veda altrimenti verrò trattenuta ancora..ricordo poco bene ciò che è successo. L'ultima cosa che ho visto è la faccia del preside che va nel panico.. Complimenti per la professionalità insomma.
I corridoi sono vuoti.
Mi incammino verso l'uscita e vedo Axel in un angolino che prende a calci una povera lattina indifesa..

-Axel..- mi esce un filo di voce rauca..non mi ha sentito.

Mi avvicino a lui e gli metto una mano su una spalla.
Si volta di scatto.

-Ah sei tu.. Pensavo fosse Anthony che voleva gonfiarmi..come stai?- mi chiede preoccupato.

-Bene bene.. Ma che è successo?- chiedo a mia volta con ancora poca voce.

-Sei svenuta mente il preside ci cazziava.. Non ti sei persa nulla.. Solo che prima che ti portassi in infermeria..ho avuto una piccola lite. Il preside non mi ha creduto perché Anthony è il cocco..o il preside è amico di suo padre penso..- mi racconta.

-Ed è successo qualcosa di brutto?- azzardo.

-Siamo sospesi..io e te per due giorni.

Sbarro gli occhi.
Non solo sono stata vittima di molestie da quel tipo.. Adesso chi lo dice ai miei.

-Axel mi dispiace tanto.. Non te lo meriti..come lo dirai ai tuoi?- chiedo.

-I miei non ci sono, lavorano fuori città e non si interessano mai di come sto.. Vivo con i miei nonni ma sono un po' andati ecco..- si indica una tempia.

-Capisco..- dico abbassando lo sguardo.

-Vieni ho trovato un posto dove fumare..- tira fuori un pacchetto ed un accendino.

-Fumi?- gli sfilo velocemente una sigaretta e la metto in bocca.

-Solo quando accadono eventi particolari.. Un Po come oggi..- si incammina verso delle scale antincendio ed io lo seguo.

Non posso non continuare a sentirmi in colpa.
Saliamo sul tetto della scuola a fumare e parlare delle nostre rispettive vite.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora