☾25 • Born to die

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No.
Direi anche no.
Non posso permettermi di avere le farfalle nello stomaco altrimenti non ci sarebbe più spazio per la pizza.
Quindi direi anche di darsi una calmata.
Non ho dormito tutta la notte.
Cosa mi sta succedendo?
Guardo continuamente il telefono ma non ci sono messaggi, anzi..i suoi messaggi.. e questa cosa mi intristisce tantissimo.

Mi trascino in bagno, mi sciacquo la faccia con dell'acqua gelida.
Ho gli occhi davvero pesti, potrebbero benissimo prendermi come controfigura per girare un'intera stagione  di The Walking Dead.
Mi ripasso il colore ai capelli e mi do un filo di trucco.
Le energie mi stanno mancando.
Torno in camera dopo circa un'ora per colpa della tinta che non prendeva bene.
Mi vesto e mi metto la collana.
Improvvisamente mi sento carica, come se avessi dormito per ore.
Come è possibile?
La accarezzo con le dita e sento come dell'elettrostaticità.. Alcune ciocche dei miei capelli stanno svolazzando.

-Wow..- dico le mie prime parole della giornata.

Purtroppo queste brevi vacanze sono finite, devo tornare a scuola.
Ho fatto soltanto la metà dei compiti ma ciò non mi riguarda.
Quest'anno posso anche farmi bocciare..la mia concentrazione si sta spostando tutta sul salvare il culo a tutti onestamente..ormai ci sono dentro e non posso più tirarmi indietro.

Prendo il bus e mi siedo al mio solito posto vicino al finestrino.
Mi abbasso gli occhiali da sole sul viso.
Non vedo l'ora che arrivino le vacanze estive.
Non per andare al mare ma per fare ciò che mi pare.
Quest'anno i miei partono tre settimane e Gabriel andrà al campo estivo, ciò significa avere casa libera per invitare i miei amici e sopratutto parlare con Sharon ogni volta che ne avrò bisogno.
Manca poco Luna, resisti.

Arrivo a scuola e Arya mi corre incontro saltandomi addosso.
Non sono molto di buon umore ma..è la mia migliore amica e mi mancava da morire.

-Troietta non farti più sentire mi raccomando eh!?- mi chiede dandomi un morso sulla guancia.

-HEY!- rispondo ridendo.

-Andiamo! Fra un po' inizia la prima ora..che urto abbiamo biologia..- dice tirandomi verso l'ingresso.

-Mi fermo a fare colazione al bar e arrivo..- dico.

-E ti pareva che non mi abbandonava per stare con il suo Axel!.. Divertiti..- grida stampandomi un bacio sulla fronte e correndo via.

-Non è il mio Axel smettila!- le dico.

Ma non può sentirmi è già troppo lontana.

Arrivo al bar sperando di trovarlo lì come tutte le mattine passate.
Ma non c'è..
Aspetto dieci minuti..un quarto d'ora..mezz'ora..
Niente.
Forse mi sono illusa troppo e pensavo che avremmo mantenuto quella bella abitudine ancora per un po'.
Non importa.

Arrivo in classe senza fare ritardo e mi siedo al mio banco.
Non voglio parlare con nessuno.

Finita l'interminabile giornata di scuola mi precipito all'uscita.
Non c'è traccia di Axel da nessuna parte.
Lo chiamo al cellulare ma ha la segreteria.
Forse sta male..
Anthony mi passa vicino e sputa per terra.
Figlio di..

-Luna!- mi sento chiamare.

Mi volto.
È Samantha.

-Devo dirti una cosa!- dice tutta felice.

-Dimmi..- dico.

-Ho parlato con Lily..stiamo insieme!- dice sottovoce con un sorriso enorme.

-Veramente?!- dico sorridendo.

-Sii!- urla.

Ci abbracciamo fortissimo.

-Sono davvero felice per te Sam! Anzi..per voi!- dico.

-Sei l'unica della compagnia a saperlo per adesso..acqua in bocca ti prego..quando saremo sicure lo annunceremo.- dice scappando via salutandomi con la mano.

È una cosa meravigliosa.

Prendo il bus per tornare a casa.
Sento una sensazione strana.
Come se fosse successo qualcosa..a volte mi capita di percepire le cose negative..forse da quando ho fatto questa cosa all'amuleto l'ho incrementata?

Scendo una fermata prima di quella a cui mi fermo di solito per tornare a casa e mi dirigo verso quella di Axel.
Più mi avvicino e più sento un peso al petto..mi manca l'aria.
È successo qualcosa a lui?
Oddio no ti prego..no.

Arrivo e suono il campanello.
Nessuna risposta.
Da parte di nessuno.

Mi volto per tornare a casa e alla fine del vialetto lo vedo.
Seduto sul marciapiede con la testa fra le mani.

Corro verso di lui.

-Axel!- dico.

Alza lo sguardo.
Ha gli occhi rossissimi.

-Lù..vieni qui..- mi fa segno di sedersi accanto a lui.

Mi siedo.
Mi abbraccia fortissimo.
Adesso è lui a sentirsi veramente fragile.
Lo scudo è caduto.

-Cosa è successo..perché non eri a scuola oggi?- gli chiedo senza lasciarlo.

-Scusa se non ti ho fatto sapere niente..li hanno portati via da poco..- dice tirando su col naso.

Oh no..ho capito..

-Quando..- chiedo staccandomi da lui.

-Stamattina..verso le sei..- dice.

-Mi dispiace così tanto..- dico affranta.

-Il funerale è giovedì..ci sarai?- mi chiede guardandomi dritta negli occhi.

-Ci sarò Axel..ci sarò te lo prometto.- dico abbracciandolo ancora.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora