☾ 42 • The Black Forest

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Dopo due interminabili ore di viaggio arriviamo a destinazione.
Non capisco perché l'abbiano definita così spaventosa.
È..bellissima.
Scendiamo di macchina e rimaniamo tutti incantati.

Camminiamo fra gli alberi.
Un leggero profumo si spande intorno a noi ogni volta che calpestiamo le foglie.

-Cosa dobbiamo fare?- chiede Axel.

-Voi?- chiede Sasha. -Fate già tanto a supportarci e..sopportarci..- guarda Oliver.

Oliver gli fa un'occhiolino.

-Andiamo Lù.. Aspettateci qui..- dice Sasha prendendomi per mano e tirandomi.

Sento un colpo di tosse alle nostre spalle.
Axel..

Camminiamo poco e arriviamo davanti ad una struttura abbandonata.

-È una chiesa del 1962..qui dentro gli spiriti girano che è un piacere..- dice.

-Perché mi hai portata qui?- chiedo guardando in alto.

-Perché voglio mandare oltre lo spirito di Steve..e posso farlo soltanto se ci sei tu.- dice prendendo il libro nero dal suo zaino.

-Come sai che il suo spirito si trova qui?- chiedo.

-Non lo so infatti..ma proviamo con altri spiriti intanto- dice.

Sfoglia il libro e arriva ad una pagina scarabocchiata e cancellata varie volte.
Segno che non riusciva a trovare le formule giuste.

Fa un respiro profondo.
Mi guarda e gli faccio segno di essere pronta.

-Spectrum redit in forma in quo vos..- inizia Sasha protraendo una mano in avanti.

Una nube bianca inizia a materializzarsi davanti ai nostri occhi.
Incredibile.
È proprio come quella Steve soltanto di un colore più puro ed innocente.

-Foliis haec orbis..- dice passandomi il libro.

Lo guardo interrogativo e mi fa segno di leggere ad alta voce.

-Transit et fit liber!- dico.

La nube comincia a ruotare su se stessa creando un piccolo vortice.

-Continua la formula..- dice Sasha sottovoce.

La leggo velocemente fra me e me e provo.

-Quae habitat in introitu meliorem invenirent resurrectionem!- urlo.

Lo spirito diventa sempre più piccolo per poi sparire con un piccolo scoppio.
Dell'aria leggera ci colpisce scompigliandoli i capelli.

-Non ci credo..- dico.

-Ce l'abbiamo fatta!- dice Sasha.

Torniamo dai nostri amici che stanno guardando gli alberi.

-Questo sembra essere secolare..- dice Lily accarezzando un tronco.

-Penso siano tutti secolari..- dice Axel.

-Non prende il cellulare qui..- Dice Sam cercando almeno una tacca di segnale.

-Che vi importa del cellulare..siamo tutti insieme..pensiamo a goderci questa giornata prima che arrivi il peggio..- dico.

Tutti annuiscono e ci addentriamo nella foresta.
Non vediamo animali.
Soltanto un sacco di foglie e arbusti scuri.
Forse è per questo che viene chiamata la foresta Nera.
L'atmosfera mi rilassa talmente tanto che fra un paso e l'altro sbatto lentamente gli occhi. Come se stessi per crollare in un sonno profondo.

-Perché la temevate tanto?- domando.

-Si narra che un migliaio di persone si siano perse al suo interno, e siamo morte disidratate..- dice Axel.

-Basta seguire il muschio oppure gli alberi.- dice Lily.

-No!- dice Sasha -Non fidatevi degli alberi..-

-Che cosa fanno..si spostano?- chiede Arya accennando una risata.

-Non ci scherzerei più di tanto..- risponde.

Ingoio a vuoto.
Ci mancavano pure gli alberi animati.

Visitiamo gran parte della foresta e grazie al mio intuito riusciamo perfortuna a trovare la chiesa abbandonata di prima.
Pochi passi solo la macchina.
Saliamo e torniamo verso la città.
Man mano che ci avviciniamo il cielo comincia a diventare sempre più scuro e inquietante.
Sento nuovamente la sensazione negativa di questa notte..soltanto progressiva.

Scoppia un temporale improvviso e violento.
I tergicristalli quasi non ce la fanno a pulire il vetro dell'auto.

Un pullman ci schiva per miracolo suonando ripetutamente il clacson.
Noi a nostra volta evitiamo quattro auto rischiando di sfondare il guardrail dell'autostrada.

-Ragazzi mi sa che ci siamo..- dice Sam impaurita.

-Luna sei pronta?- mi chiede Sasha.

-Io..n-on lo so..- dico.

-Si che lo sei! Lo sei cazzo! Tu sei l'uragano più forte!- dice Axel prendendomi una mano.

Inizio a sentirmi più sicura.
Non so come faccia a farmi questo effetto.
Ma riesce a tirare fuori la parte migliore di me.

Arriviamo e scendiamo.

Dei fulmini hanno bruciato gran parte dei pali della luce.
Sentiamo riecheggiare nell'aria le sirene di alcune automobili.
Una famiglia cerca di scappare davanti ai nostri occhi.

-Vi prego fate qualcosa!- chiede uno studente della Rotterwood con una caviglia rotta scortato da alcuni di loro.

-Vi ricordo che li avete chiamati mostri..- interviene Arya.

Le faccio segno che non importa.
È arrivata la catastrofe.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora