☾ 34 • You break down my walls

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Arrivo davanti casa di Axel.
Suono il campanello ma nessuno apre.
Proprio come quel maledetto giorno..
Provo altre tre volte.
Niente.
Cellulare staccato.
Ottimo.

Mi incammino nel vialetto e mi infilo le cuffie.
Per una volta che mi ero decisa lui non c'è! Fantastico.

-Duco bonfine..Duco bonfine..-ripeto tra me e me.

Serve per portare a buon fine qualcosa.
Sto imparando a memoria più formule possibile.
Così ogni volta non devo aprire il libro o portare sempre con me il quadernino con gli appunti.

Guardo il cielo e vedo che si sono accumulate delle nuvole davvero scure.
Ormai non mi meraviglio più.
Solo che devo trovare un modo per fermare tutto questo, e in fretta.
Fino ad ora Sasha mi ha insegnato alcune cose e mi ha parlato della catastrofe.
Mi ha spiegato che noi due siamo i prescelti perché abbiamo affrontato grandi i'm difficoltà nella vita e siamo preparati al dolore..dovrà spiegarmi presto della Zodiac Wheel, mi rimbomba in testa continuamente e voglio capire di cosa si tratti.

Un tuono.
Una goccia mi cade sulla fronte.
Un'altra..un'altra ancora.

Inizio a camminare verso casa mia.
Con molta calma..mi piace la pioggia.
Tiro fuori la lingua e la bevo.
Quando ero piccola mi rifiutavo sempre di stare sotto l'ombrello e mia madre si arrabbiava un sacco.
Mi urlava che mi sarebbe venuta la febbre, ma infondo era ciò che volevo..almeno me ne stavo a letto a guardare i cartoni animati.
Erano momenti speciali per me.

-Cosa ci fai sotto la pioggia?- sento gridare.

Mi volto e vedo Axel con l'ombrello e una busta della spesa.

-Ho un certo feeling con l'acqua che cade dal cielo..- dico ruotando su me stessa con le braccia aperte.

-Vieni sotto l'ombrello! Non costringermi a bagnarmi- dice avvicinandosi.

Mi scosto.

-Che c'è hai paura di trasformarti in un tritone?- dico ridendo e correndo di nuovo verso casa sua.

Sono incredibilmente felice ora che l'ho incontrato.

-Entra e asciugati!- dice severo aprendo la porta.

-Okay papà..- sbuffo andando in bagno.

Mi tolto la maglietta e restò in reggiseno e jeans.
Mi segue per prendere un asciugamano.
La sua faccia è da foto.

-Che c'è? Mi avevi già vista- dico accendendo l'asciugacapelli.

Dice qualcosa ma non riesco a sentirlo.
Mentre fruga in un cassetto noto che mi sta guardando con la coda dell'occhio.

Spengo il phon.

-Cosa c'è che non va?- chiedo.

-Non mi capita tutti i giorni di avere in casa mia una ragazza in reggiseno..- dice sorridendo.

-Hey..non sono una ragazza qualsiasi..- dico fingendo di offendermi.

-Vabe sei una mia amica..- dice prendendo l'asciugamano e chiudendo il cassetto.

-Si..un'amica che ti ama..- borbotto.

Mi sente.
Era mia intenzione.
Riaccendo il phon e continuò ad asciugarmi i capelli.

Axel esce dal bagno.

Mi guardo nello specchio e mimo con le labbra a me stessa: "Stupida!"

Mi metto a testa in giù per asciugarmi per bene.
Quando mi rialzo vedo nel riflesso che Axel è dietro di me.
Mi abbraccia da dietro.
Sento il suo profumo su di me.
Mi dà un piccolo morso sul collo.
Un grosso brivido mi percorre la schiena..

Stacca di botto la spina e cala il silenzio.

-È vero ciò che hai detto..?- mi chiede sotto voce.

Mi volto.

-Si cazzo..sei l'unico che sia mai riuscito a buttare giù le mie fottute pareri..e da quelle macerie voglio costruire qualcosa con te..- dico guardandolo negli occhi.

-Lù..- dice.

Mi bacia.
Mi stacco quasi subito.

-Sembrerà una follia ma voglio provare a stare con te..non so se finirà il mondo o moriremo tutti perciò..- dico.

-Sarai in grado di superare l'uragano..ti aiuteremo tutti noi te lo prometto!- mi interrompe.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora