☾22 • I need you more than you think

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Al mattino a casa di Samantha non si sente il buon odore che sento di solito a casa della mia migliore amica.
Adoro dormire da lei.
È come se tornassi bambina..quando Sharon preparava le colazioni più buone del mondo per allenarsi..mi ricordo sempre quando diceva "Da grande avrò al mio fianco il principe azzurro e dovrò essere brava a cucinare per lui"! Eravamo tanto uguali quanto diverse.. Il mio principe doveva essere nero dicevo, e lo penso tutt'ora..di azzurro ci sono già i miei capelli.

Sono la prima ad alzarmi.
Che carini tutti quanti ancora immersi nel sonno.
Lily e Sam sono ancora abbracciate, sotto sotto ci spero nel loro coming out.
Oggi voglio avere io iniziativa di far qualcosa..

-Hey..sveglia..- mi avvicino ad Axel accarezzandogli i capelli, finalmente l'ho fatto.

-Mh..Hey..- si stira e mi sorride.

-Ti va se facciamo qualcosa oggi? Non so andiamo da qualche parte..- dico.

-Se i tuoi buongiorno sono tutti così preferirei rimanere qui a vita- dice abbracciandomi e facendomi cadere sopra di lui.

-HEY NO!- dico ridendo.

Sento mugolare qualcuno.
Ci voltiamo di scatto.
Era solo Oliver che si girava dall'altra parte.

-Se si svegliava qualcuno..- dico.

-Che problema c'era?- dice.

-No nulla..magari pensavano male..- dico alzandomi.

Si alza anche Axel.

-lasciamoli tutti qui e andiamo a prenderci un caffè al bar intanto..offro io- dice stirandosi.

-Senza salutarli?- chiedo.

-Per una volta non succede niente eh..- dice.

Ci penso un po' su..
Magari lascio un biglietto sul cuscino.
Prendo un pezzo di carta, una penna e scrivo.

Io e Axel torniamo a casa prima del previsto, non vi svegliamo perché siete così teneri..

Lascio il biglietto vicino alla testa di Sam
E prendo i miei vestiti dallo zaino.

-Ti spiacerebbe..?- dico ad Axel.

-Oh..va bene- dice voltandosi.

Mi sfilo il pigiama e vedo che anche lui si è tolto la maglietta che usa per dormire.
Intravedo dal riflesso della vetrina il suo fisico scolpito..
Non è un atleta ma le sue forme le ha, una V bella evidente sulla vita, le clavicole che mi fanno impazzire..gli addominali e le vene nelle braccia.
Non me lo aspettavo.
Si veste e si volta trovandomi impreparata.
Sono rimasta a guardalo senza vestirmi e tutto ciò che mi rimane addosso sono il reggiseno e gli slip.

-Perdonami pensavo avessi già fatto!- dice tutto di un fiato tornando a fissare il muro.

Sono diventata rossa come le cose più rosse che esistono al mondo.

-T-tranquillo..- dico infilandomi la maglietta e i miei pantaloncini.

Mi avvicino e gli tocco una spalla.
Si gira e noto che anche lui è diventato rosso in volto.
Scoppio a ridere.
Mi tappa la bocca e mi fa segno di fare più piano.

Raggiungiamo la sua auto e saliamo.
Mi viene ancora da ridere, non so come trattenermi.

-Ridi ancora ed io..- dice.

Lo interrompo ridendo fortissimo.
Ho le lacrime agli occhi.
Non ridevo così da tantissimo tempo, amo quando succede.
Non riesce a resistere e ride con me.
Dopo cinque minuti cerchiamo di riprendere in mano la situazione e iniziamo a fare dei grossi respironi per calmarci..anche se all'inizio con scarsi risultati.

-Te lo giuro..ne avevo bisogno..- dice Axel.

-A chi lo dici..- rispondo asciugandomi i bordi degli occhi con le dita.

Mette in moto e partiamo.
Durante il viaggio ci sorridiamo a vicenda, senza un motivo apparente ma..hey stiamo bene, questa giornata non poteva iniziare meglio sinceramente.

Arriviamo al bar e ordiniamo due camomille.

-Lo so..avevo detto caffè ma..questa abitudine non mi andava di perderla..- dice Axel bevendo la sua.

Io continuo a soffiare sulla mia tazza che era ancora troppo bollente.

-Andiamo lontano!- dico buttandola li come battuta.

-Se i suoi non si preoccupano la porto anche in cima al mondo signorina.- risponde.

-I miei fino a stasera non si faranno sentire, sanno che quando dormo da Samantha sto lì fino a tardi..- rido.

-Non sapranno mai di questa eccezione immagino.- dice.

Alzo le spalle.
Assolutamente no.

Finite le camomille torniamo in auto.
Mi accorgo che Axel ha le idee chiare su dove andare.
Non faccio nessuna domanda, voglio fidarmi ancora di lui.
Parlargli del mio segreto è stata la forma di fiducia più grande che abbia potuto avere nei suoi confronti.. non ne ho parlato neanche con Arya..e devo ammettere che sotto sotto mi sento in colpa.

Dopo una mezz'oretta si ferma.
Scendiamo.
Siamo su una collinetta che si affaccia su un fiume limpido e pulito.
C'è un lieve odore di menta.

-Ti piace..?- chiede Axel.

-Wow..è..è bellissimo..- rispondo.

-Venivo sempre qui da bambino..venivo con i miei o da solo quando avevo voglia di pensare..- dice guardando lontano.

Ci sediamo.
Metto le mie gambe sopra le sue e lui ci appoggia le sue mani facendomi sentire al sicuro.

-Axel..- dico.

Mi guarda senza dire una parola.

-Perché mi hai portata qui?- chiedo.

-Non lo so..volevo condividere questa cosa con te..tu hai condiviso una cosa davvero importante con me e non volevo essere da meno..- dice.

-Ho bisogno di te più di quanto pensi..credimi..- dico.

•My name is Luna• (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora