"Possiamo provare a stare insieme?"
Mi aveva chiesto di stare assieme a lui e io, presa dalla foga della situazione e da ciò che Gennaro mi faceva provare, accettai.
Ora sono stesa sul letto, con il telefono, a raccontare tutto a Sara.
Sembrava più contenta di me e ovviamente non poteva non mancare la frase "lo sapevo che ti piaceva".
Saremo durati molto? O sarà una cosa di un paio di settimane?
Conoscendo Genn, direi una cosa di un paio settimane e preferisco mettere le mani davanti che starci male e dare tutta la mia felicità a lui.
Da Genn [14.40]:
Ma se venissi a casa mia. Magari dopo un paio di ore facciamo venire anche Sara, Alex e Giuseppe, ma un paio di ore da soli non ci farebbe male😏.Me lo immagino con il suo ghigno sul volto mentre scrive il messaggio.
A Genn [14.42]:
Ti piacerebbe.
No, vabbeh adesso vengo. Due minuti che mi preparo e arrivo.Da Genn [14.42]:
Ti aspetto scema.Prendo dall'armadio dei pantaloni neri, strappati sulle ginocchia, una maglietta, sempre e comunque, a maniche corte grigia, una felpa nera sopra e le superstar bianche e nere.
A Mamma [15.00]:
Mamma, sono da Genn. Verso le sei, sei e mezza torno a casa.Visualizza e mi risponde con un semplice "va bene" e mi avvio verso casa di Genn, che non dista molto da casa mia.
Suono al campanello e un Genn completamente spettinato mi apre la porta, con un enorme sorriso.
"Ciao Genn" dico salutandolo con un bacio sulla guancia e andandomi a sedere sul divano. Genn fa lo stesso e mi circonda le spalle con un braccio.
"Che si fa?" gli domando, mentre lascio che mi accarezzi i capelli.
"Potremmo fare tante di quelle cose, ma prima iniziamo che tu mi saluti per bene e non con un misero bacio sulla guancia"
"Se lo vuoi prenditelo"
Non se lo fece ripetere due volte, mi prende il viso con le sue mani calde in confronto al mio viso e mi lascia un bacio umido e caldo.
Sposta le sue mani dal mio viso ai miei fianchi, iniziando a farmi il solletico.
"Dai, basta Genn. Lasciami andare" dico tra una risata e l'altra.
Si ferma e mi aiuta ad alzarmi -dal momento in cui, mentre muoveva le sue dita sui miei fianchi, mi aveva fatto cadere- mentre se la rideva di gusto.
"Sei uno stronzo"
⚡⚡⚡⚡⚡
"Alex e Sara?" domando a Genn, ricordandomi che dovevano venire anche loro.
"In realtà non li ho chiamati" risponde, lievemente imbarazzato.
"Volevi stare con la the best in the world?" dico iniziando a fare la diva ed ad atteggiarmi come essa.
"No, mi sono solo dimenticato"
Smetto immediatamente, mettendo un finto broncio e incrociando le braccia al petto.
"Sei uno stronzo, però"
"Dai, vieni qua" mi attira a sè con un braccio e mi lascia un bacio tra i capelli.
"Rimani comunque stronzo"

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»black« [U.S.]
Hayran KurguAria si dovrà trasferire con la madre e il fratellino da Milano, città in cui è sempre vissuta e si trovava bene, a Somma Vesuviana, città che ha visitato poche volte per andare a trovare i parenti. La situazione si complicherà quando un nuovo perso...