»black« [U.S.]

29.

La serata è andata bene, tranne Genn che voleva uccidere un ragazzo per come mi fissava e sia mai che dalla mia bocca uscissero le perole 《sei geloso?》, allora si che sarebbe stato un vero problema.

Siamo appena rientrati a casa, sono le 11:30 e domani dobbiamo svegliarci verso le sette per questa cerimonia di cui non so assolutamente niente.

Bene, io e Gennaro dormiremo insieme e la cosa non mi preoccupa minimamente.

'Basta che sia convinta tu'

Ok, forse mi preoccupa leggermente, ma tanto io e lui siamo solo amici cosa vuoi che succeda? Assolutamente niente.

Prendo il mio pigiama, rigorosamente una maglietta e dei pantaloncini corti e vado a cambiarmi in bagno.

Quando torno, trovo già Genn a letto che mi aspetta, lasciandomi dello spazio vicino a lui.

Mi corico e inizio a guardare il soffitto, aspettando che il sonno prenda completamente il possesso del mio corpo.

Genn si muove e le nostre mani si sfiorano, dopo di che incorcia la mia mano con la sua.

Mi alzo di scatto e mi avvio verso la porta, che cazzo mi sta succedendo?

'Dove vai?' mi chiede Gennaro alzando leggermente la testa dal cuscino.

'Ho sete, vado a bere' farfuglio velocemente, sono così imbranata e goffa.

Vado in cucina e prendo un bicchiere d'acqua che appoggio subito dopo sul tavolo.

Non riesco a capire perchè mi comporto così, in fondo è Gennaro! Siamo solo amici.

Ci siamo dati due baci appena conosciuti, ma non hanno significato assolutamente niente, e adesso non riesco a reggere un po' di contatto fisico?

'Tutto bene?' mi domanda Gennaro, ormai vicino a me.

'No, non riesco a capire che cosa mi stia succedendo. Tu puoi aiutarmi?' penso.

'Tutto bene. Torniamo in camera, domani mattina dobbiamo svegliarci presto per sta cazzo di cerimonia' dico invece.

Annuisce e, insieme, torniamo in stanza.

Domani c'è la cerimonia.

Dopodomani ritorneremo alla realtà, si ritornerà a Somma.