7.

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La foto è stata scattata da Genn, il quale si trovava con Aria nel centro della città.

'Sono scappata troppe volte' dice Aria, con un po' di tristezza.

'Almeno vuoi dirmi cos'è successo?' domanda il biondino.

'Ti interessa davvero, Gennaro?'

'Sì' conferma sicuro il ragazzo.

'Se ne è andato a Londra, per sempre'

'Riccardo, il tuo fidanzato?' domanda Genn.

'Ex-fidanzato' lo corregge Aria.

'Mi dispiace...'

No, non gli dispiaceva affatto, anzi sembrava contento, come essersi liberato di un ostacolo che lo separava da Aria e dal suo tono di voce si capiva che era più sollevato.

'Farò finta di crederti' ride la ragazza.
'Genn, facciamo un giro?' continua alzandosi.

Genn la prende per mano e la porta nel centro della città, un posto illuminato, non c'era tanta gente, ma nemmeno poca.

Aria va a comprarsi il pacchetto di sigarette.

Era da un po' che non fumava, era riuscita a staccarsi da quel stupidissimo vizio che era nato da un gioco e poi dopo la morte del padre aveva iniziato a fumarne una al giorno.

Genn le offre l'accendino e Aria inizia a fumare e a pensare.

Non sapeva cosa le stava succendendo, perchè aveva raccontato tutto a Genn, un perfetto estraneo che ha visto solo due volte e del quale conosce solo il nome e l'età.

Voleva andarsene in un posto migliore, ma non voleva scappare ancora, era scappata fin troppe volte e lasciare il fratellino di soli dodici anni, la faceva stare male.

La sua vita era tutto un casino. Persone che se ne vanno e persone che faranno parte della sua vita. Trasferimento, un quasi bacio con Genn e la rottura con il fidanzato che se ne va a vivere a Londra, quella città che lei tanto amava e adesso odiava per il semplice motivo che non andava a trovare i genitori di suo padre da quando è morto, ma con i quali si tiene ancora in contatto.

Si siedono su una panchina e, Aria, appoggia la sua testa sulla spalla del ragazzo.

'Sono un disastro' sospira.

'Hai perfettamente ragione, sei uno splendido disastro*' le ultime parole le aveva sussurrate, ma Aria le aveva sentite e sul suo volto spuntò un sorriso.

'Grazie, Genn'.

'Di cosa?' domanda il ragazzo, guardandola negli occhi.

"Di essere qui, di aver ascoltato i miei problemi, di' fu interrotta dalle labbra di Genn che si posizionavano sulle sue.

È successo tutto velocemente e non ha capito bene come fosse successo, però quel bacio era dolce e le sue labbra erano carnose.

'Forse è meglio che torniamo' disse il ragazzo, rompendo quel silenzio di imbarazzo.

Aria, tornata a casa, mangiò e a mezza notte andò a letto.

Da Genn:
Buonanotte Aria.

A Genn:
Stavo aspettando un tuo messaggio. Genn, grazie davvero.

Da Genn:
Non devi ringraziarmi, seriamente.

A Genn:
Sei così dolce e carino con me in certi momenti, ma è tutto così complicato.

Da Genn:
Lo so e mi dispiace di aver complicato di più questa situazione.

A Genn:
Non hai complicato proprio un bel niente, se sono felice è grazie a te.

A Genn:
Buonanotte, Genn.

Da Genn:
Notte, Aria.

Spensi il telefono e lo misi a caricare.

Tutto questo sa succedendo troppo in fretta e Aria non ha idea di cosa fare.

Aria's pov:
Papà ho bisogno di te, ho bisogno dei tuoi consigli da padre protettivo che mi dica di non stare con questo e con quello, che mi dica di essere felice.

Ho bisogno di te e dei tuoi abbracci, di quando mi preparavi la merenda, perchè la mamma era a lavoro.

Volevo passare altro tempo con te e dirti che ti amo, più di ogni persona su questo mondo.

Con te era tutto migliore e spero di ritornare felice come prima, soprattutto adesso che anche Riccardo mi ha abbandonato.

»black« [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora