Mi svegliai di scatto e guardai l'ora sulla sveglia, erano le 6:30 e fra una mezz'oretta mi sarei dovuta svegliare quindi decisi di alzarmi adesso.
La prima cosa che feci fu quella di fare colazione.
"Aria Jones che si sveglia presto, stai facendo dei progressi tesoro"
"Mamma, non sei simpatica" dissi versando del caffè in una tazzina e bevendolo.
Diedi un bacio sulla guancia a mia madre e ritornai im camera, facendo il più piano possibile per non svegliare Genn.
Presi da dentro la valigia la biancheria e il vestito che dovevo indossare e andai in bagno.
Per prima cosa feci la papì, ma quando abbassai le mutande un 'FANCULO' uscì fuori dalla mia bocca e ammetto di aver urlato.
Il "mio caro amico Ugo" era venuto a trovarmi, per intenderci mi era arrivato il ciclo.
Mi rialzai le mutande e i pantaloncini, uscì dal bagno e tirai fuori dalla valigia un assorbente.
'Allora, tu urli, facendomi svegliare solo perchè ti è arrivato il ciclo?' disse Gennaro, alzando la testa dal cuscino e sedendosi sul letto.
'Gennaro' risposi più calma possibile 'stai zitto' conclusi la frase.
Sorrise e prese il telefono.
Andai in bagno e dopo aver fatto tutto, cioè lavarmi e mettere l'assorbente, indossai il vestito e andai da Genn per farmi tirare su la cerniera.
'Mi aiuti' gli chiesi andando verso di lui, che si trovava ancora a letto, e alzandomi i capelli, così che poteva alzarmi la zip del vestito.
Si alza dal letto e mi aiuta.
'Stai benissimo' disse, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
Poi si dirige verso il bagno e chiude la porta.
Uscì dopo pochi minuti con addosso solo i boxer e si dirige verso la sua valigia per prendere i vestiti per la cerimonia.
Presi i trucchi e iniziai a truccarmi davanti allo specchio nella camera.
'Perché ti metti tutto questo trucco, sei bella anche senza'
Non diedi retta alle parole di Gennaro e finì di truccarmi.
***
Eravamo alla cerimonia da ormai un'ora e fra qualche minuti dovrebbero servire da mangiare, o almeno questo è quello che continuano a dire da cinque minuti.Ah, non ho ancora capito perché siamo qui o cosa dovremmo fare.
Genn mi prende la mano e mi invita ad alzarmi. Mi porta a fare un giro nel giardino davanti alla grande sala.
'Ciao' una ragazza dai lunghi capelli marroni e occhi dello stesso colore ci si piazza davanti e Genn, per un momento che credo sia durato anche più di un secondo, porta il suo sguardo sukle grandi "bocce" di quest'ultima.
'Ciao..' la guardo confusa, non sapendo chi fosse.
'Ho saputo che tu sei la figlia di Drew e mi sembrava carino presentarmi con te e il tuo ragazzo' dice, facendo l'occhiolino a Gennaro.
Dato che stavano parlando da soli, ormai da un quarto d'ora, decido di lasciarli soli.
Ritorno nel tavolo insieme ai miei genitori e mio fratello, tenendo fisso lo sguardo sulla porta che collega la sala al giardino, dove pochi secondi dopo entrano Genn e la ragazza che si era presentata e si dirigono verso il bagno.
Mi alzo e riesco a sentire le loro parole che, provando tanto disgusto, mi fanno ritornare subito al mio posto come se nulla fosse, anche se sentivo le lacrime che miacciavano di scendere.
'Amore, Genn?' mi domanda Drew.
'Mmh, credo sia in bagno. Tra pochi minuti dovrebbe uscire' gli rivolgo un sorriso e faccio finta di niente.
Mentre Genn era a riprodursi in bagno (ok non proprio) inizio a parlare con un ragazzo.
Si chiama Lorenzo e anche lui è italiano, cosa che si intuisce dal nome, e ritornerà in Italia un giorno dopo di noi.
'Ci vediamo dopo, devo andare a fumare una sigaretta' sorrido al ragazzo e, dopo aver preso le sigarette e l'accendino, esco e mi siedo su una panchina del giardino davanti ad una fontana.
Metto la sigaretta tra le labbra e rispondo a un messaggio che mi era stato mandato da Alex.
Da Alex:
Vi state divertendo tu e Genn?A Alex:
Genn, sicuramente.Da Alex:
Che intendi dire? Cosa stai facendo tu?A Alex:
Si sta scopando una da ormai troppo tempo. Io sono fuori sola e in teoria devo fumare, ma parlo con il mio prefe.'Ehi, che fai qui tutta sola'
Oh, hai finito?
Mi prende la sigaretta e l'accende, per poi fare un tiro e ripassarmela. Rifiuto scuotendo la testa e continuo a messaggiare con Alex, mi manca.
'Che hai?' mi domanda poi.
'Niente' dico, continuando a tenere lo sguardo sul telefono.
Mi sposta delicatamente lo sguardo verso di lui.
'Dai parla, Aria'
'Siamo venuti qui insieme e tu vai a scoparti una nel bagno come se nulla fosse, ma alla fine hai ragione tu, in realtà sei single quindi ci sta' dico, cercando di essere il più tranquilla possibile, con scarsi risultati credo.
Non dice niente, fa solo un sorrisino del cazzo per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
'Senti, vorrei stare un po' da sola, quindi se vuoi trovati qualcun'altra e lasciami sola con il mio Alex'
Sorride di nuovo, ma rimane qui.
Ohh fottiti Raia.
SCUSATE L'ASSENTA PATATEEE.
SPERO IL CAPITOLO VI PIACCIA E SPERO DI AGGIORNARE IL PRIMA POSSIBILE.

STAI LEGGENDO
»black« [U.S.]
FanfictionAria si dovrà trasferire con la madre e il fratellino da Milano, città in cui è sempre vissuta e si trovava bene, a Somma Vesuviana, città che ha visitato poche volte per andare a trovare i parenti. La situazione si complicherà quando un nuovo perso...