Aria's pov.
'Aria, alzati, dobbiamo prepararci' la voce di mia madre interrompe il mio sogno.
Sono le 3:50 di mattina, quindi potete capire il mio disagio ad alzarmi a quest'ora, ma dobbiamo prendere l'aereo.
Prendo dei pantaloni lunghi a vita alta neri, una maglietta senza maniche dello stesso colore e una camicia che lascerò aperta a quadri bianchi, grigi e neri.
Prendo anche la biancheria e mi dirigo in bagno, dove mi lavo e mi vesto. Pettino anche i capelli e mi lavo i denti, tanto a quell'ora della mattina non avrei affatto mangiato.
Tiro fuori dal cassetto le calze nere e le indosso, poi preparo uno zainetto e infilo un caricabatterie portatile caricato la sera prima, le cuffiette, dei trucchi infilati alla cazzo e un libro intitolato 'succede'.
Scendo al piano di sotto con la valigia e lo zaino e noto che Gennaro è già arrivato.
Strano, non ho sentito il campanello.
'Buongiorno' saluto tutti senza guardare nessuno in faccia, mentre mi vado a prendere le vans lasciate vicino alla porta di casa.
'Metti troppa allegria' scherza Drew vedendomi completamente vestita di nero.
Gli sorrido e salgo velocemente in camera mia per prendere una coroncina con dei fiori finti colorati.
'Così sono più allegra?' dico iniziando a fare la stupida.
'Molto meglio' dice ridendo.
Genn si guardava le scarpe.
Nel frattempo anche Josh e mia madre scendono al piano di sotto e prima di andare Drew inizia a parlare.
'Allora prima di uscire da questa casa dobbiamo già sembrare un famiglia perchè potremmo essere già controllati, quindi voi due -dice indicando me e Gennaro- inziate fin da subito a tenervi per mano. Josh, tu tienili d'occhio' dice facendogli l'occhiolino.
'Tranquillo zio, manterranno certe distanze'
Josh riesce già a chiamare Drew 'zio' cosa che io non riesco a fare.
Mamma prende le chiavi di casa e, tutti, usciamo di casa con le nostre valigie.
Io e Genn siamo mano nella mano e la situazione é davvero imbarazzante.
'Come stai?' mi chiede, rompendo quel silenzio che era durato troppo.
'Sono un po' agitata e incazzata, ma bene. Tu?' domando cercando di essere il più gentile possibile.
'Non potrai essere arrabbiata per sempre, piccola' mi sussurra all'orecchio provocandomi un brivido.
Wella, ti sei innamorata? Non dovevi essere incazzata perchè 'iosonocambiataenonperdonofacilmente?'
Non sono innamorata e non la sarò di lui, siamo solo amici se ancora ci possiamo definire così.
Sei tu che non vuoi perdonarlo, sempre per il motivo di prima.
Puoi smetterla e stare zitta che mi urti il sistema nervoso.
Hai le tue cose?
Scuoto la testa per evitare di sentirla.
Mettiamo le valigie nel bagagliaio e saliamo in macchina.
Si parte.

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»black« [U.S.]
Fiksi PenggemarAria si dovrà trasferire con la madre e il fratellino da Milano, città in cui è sempre vissuta e si trovava bene, a Somma Vesuviana, città che ha visitato poche volte per andare a trovare i parenti. La situazione si complicherà quando un nuovo perso...