Arrivata a casa trovo sento la musica ad alto volume provenire da qualche stanza.
Mi avvicino di più alla stanza di Will e più mi avvicino e più mi si spalanca la bocca.
Sento urlare "Will" più volte e delle risate insieme ad altro di cui in questo momento non ho il coraggio di parlare.
Mi rimane solo una cosa da fare per non sopportare tutto questo. E poi ora che sembrava andare tutto bene perché l'ha fatto. Sto male. È come se qualcosa dentro di me si spezzasse, come se tutto quello che abbiamo creato si distruggesse.Prendo il famoso bigliettino.
<Sei libero? Sono Jocy> ci ripenso più volte ma alla fine premo invio.Vado in cucina aspettando con ansia una risposta.
Sto bevendo della coca cola quando ricevo la sua risposta.<Si;) ti va di andare a fare un giro?>
<già> rispondo senza pensarci.
<arrivo> mi dice e subito mi guardo mi guardo. Indosso un vestitino viola, ma si andrà bene! Corro a mettere delle zeppe e voilà il risultato non è niente male, anche se non sono in vena di vestirmi bene.Qualche minuto dopo sento la musica abbassarsi e la stanza aprirsi.
No, non ora, non ho per niente voglia di vederli.
Esco prima e inizio ad avviarmi lungo il viale. Il vento inizia ad alzarsi e scompigliarmi i capelli.
Alzo il viso al cielo e prendo un profondo respiro.Sento il rombo della moto così accelero il passo.
Ho bisogno di sentirmi libera ancora per qualche momento.
"Ciao, bellissima"- fa scorrere lo sguardo sul mio corpo."Ciao"-gli mollo una sberla innocente sulla spalla. Si sfila il casco dal braccio per porgermelo.
"Grazie" - dico sincera non sapendo nemmeno il perché, se per questo, per il fatto di essere sempre disponibile o per essere gentile con me.
Monto in moto.
"Salda bene il vestito" - mi dice e anche se non lo vedo in faccia capisco che sta ridendo."Ah ah ah, che simpatico"-lo prendo in giro.
"Certo! Se non ci fossi io..."- continua facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Sarei stesa sulla spiaggia dalla noia come una balenottera"- gli do corda facendolo scoppiare in una fragorosa risata.
Mette in moto, e mi stringo di più a lui, volto un ultima volta la testa verso casa e li vedo fuori dalla porta voltati verso di me, evidentemente abbiamo attirato abbastanza la loro attenzione.
Sono lontana, ma non tanto per capire che lei è diversa dall'ultima e che lui mi sta guardando con due occhi stretti a due fessure.
Per fortuna Kyle non gli ha notati se no chissà cosa avrebbe detto.
Decido allora di fare la stronza anch'io così alzo la mano in segno saluto a entrambi e mi stampo sulla faccia un sorriso, come se non avessi notato niente mentre, dentro di me, invece un senso di tristezza si stava facendo strada.Lo vedo percorrere un tragitto che non avevo ancora visto. Sono tutte stradine sdrucciolate che lo portano a diminuire la velocità finendo in un vicolo chiuso.
Troviamo un piccolo parco giochi vuoto, dovuto al tempo credo."Vieni" -mi prende per mano dopo aver sistemato i caschi, creandomi ansia.
"Dove siamo?"- gli chiedo, cercando di stare tranquilla.
"Ora vedrai" -mi guarda qualche secondo per poi rivoltarsi verso la strada.
Mi fa chiudere gli occhi e prendendomi per le spalle mi guida.
Mi indica i momenti in cui stare attenta, quando la stradina è pericolosa.
Ad un tratto mi ferma "siediti ora", "non è che mi farai cadere per terra vero?!"- dico dubbiosa,"Ti fidi?"- chiede,
"No" -rispondo senza esitare facendolo ridere,
"Beh, credo che dovrai farlo"- prosegue.
Mi abbasso lentamente e finisco per appoggiarmi su qualcosa."Ora puoi aprire gli occhi mi libera".
Lentamente lo faccio cercando di abituare di nuovo i miei occhi alla luce.
"Wow" -mi lascio scappare "È fantastico" - credo di non aver mai visto un paesaggio così bello.
Riesco a vedere l'intera città che si affaccia sul mare."Come... Come fai a conoscere questo posto?" -chiedo balbettando.
"Ci venivo fin da piccolo con i miei genitori"- sussurra.
Ad un tratto mi sento muovere e solo ora mi accorgo di essere seduta su di un'altalena.
Mi volto leggermente verso di lui "Grazie"- gli sorrido.
Rimaniamo li ancora per un po' ammirando tutto lo splendore della vista e dondolando ancora grazie alle sue spinte."Sai" -dice ad un certo punto interrompendo il silenzio che ci circondava.
Mi ferma con la schiena contro il suo petto e il mio viso rivolto verso il suo."È da tanto tempo che voglio fare una cosa!"- dice sicuro.
Il suo viso si avvicina al mio e in pochissimi istanti le sue labbra sfiorano le mie.
In un primo momento, non riesco a spiegarmi, mi torna in testa Will, ma proprio allora aumento l'intensità del contatto portando le mani dietro al suo collo.Ci stacchiamo lentamente e lo vedo sorridere.
"Proprio come pensavo" -sussurra per poi riprendere.Dopo essercene andati andiamo a mangiare e si offre di pagare la cena.
Non c'è imbarazzo da parte sua, cosa che invece non posso che notare da parte mia."Possiamo considerarlo un appuntamento?" -mi dice davanti a casa.
"Mmh mhh"-annuisco non essendo in grado di pronunciare altre parole.
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Passiamo i giorni seguenti come una vera coppia, andiamo al cinema, a ballare, nei parchi divertimenti e altro.
Ovviamente i miei genitori non ne sanno niente, mentre sul lavoro appena può si lascia scappare qualche bacio, toccatina o commento in pubblico, ma penso che questo sia normale per ogni ragazzo."Sai" -mi distrae Lucy dai miei pensieri "senza offesa, ma non avrei mai scommesso su una possibile relazione tra te e Kyle, lo vedo così diverso"- continua so che cerca di trovare le parole adatte per non offendermi e la ringrazio per questo.
"È diverso lui quando è con me rispetto a quando è in pubblico"- gli spiego.
"Credo che tu l'abbia davvero incantato" -mi fa il gesto di voltarmi verso il tavolo alle mie spalle con il viso quando lo vedo guardarmi e farmi l'occhiolino e la cosa mi fa ance leggermente arrossire sulle guance.
"Sai" - dico mostrandogli una prova di quando so comporta in modo differente, "stamattina mi ha fatto anche trovare un mazzo di fiori sul tavolo" -"è stato così carino".
"Già"- dice lei, "a proposito quando arriva Sarah?" -mi chiede...
Guardo l'orologio e oh no, deve essere già arrivata.
"Devo scappare" -dico velocemente togliendomi il grembiule, "lei è a casa e non dovrebbe esserci nes...." - mi blocco."Will"- sussurro, rimanendo a occhi e bocca aperta.
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Ciao:)
Spero vi piaccia come si sta evolvevo la storia!
Cosa ne pensate?
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Sei tu il mio per sempre
RomanceEstratto dalla storia: Le sue mani lasciano il muro e percorrono il mio corpo fino a fermarsi sopra i fianchi, mi solleva leggermente facendomi scappare un gridolino e gli cingo così i fianchi con le gambe. Ci stacchiamo per qualche secondo per ripr...