Capitolo 5

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In revisione

"Eh questa cos'è ?"- guardo la bellissima moto rossa davanti hai miei occhi,

"Lei è la mia cucciola!"- la guarda con occhi dolci, per poi spostare lo sguardo verso di me proprio guardo ho gli occhi puntati verso il cielo.
I ragazzi e i loro giocattoli!

"Forza" - mi dice aprendo un bauletto e passandomi il casco.

"Ma cosa?" - dico facendo uno sguardo interrogatorio, "io pensavo... Che saremmo andati a piedi e... Non sono mai salita su una moto" - diciamo che sono sempre stata pessimista verso tutto.
Ho provato a pensare di più al lato positivo delle cose ma l'opposto prevaleva in abbondanza.
"Dai, sono onorato di farti fare il tuo primo giro. Non andrò veloce lo prometto e appena mi dirai di fermarmi lo farò. Per completare in bellezza poi ti offrirò anche un bel gelato!"- mi fa gli occhi dolci, cosa che mi fa subito scoppiare a ridere,

"Che ne hai fatto tu di Kyle?" -faccio un passo indietro facendo a finta di essere impaurita portandomi una mano sul petto.
Anche lui si unisce alla risata e non lo avevo mai visto così le poche volte che era in compagnia era sempre così presuntuoso mentre ora mi dà quell'idea che si stia lasciando andare. E chi li capisce più gli "uomini".
Sono più strani di noi ragazze a per mio.

Mi prende per un gomito e mi avvicina. Inizia a infilarmi lui il casco con delicatezza facendomi sorridere e poi giusto per ritornare in se stesso siccome, ovviamente, troppa dolcezza in un botto non va bene perché andrebbe a colpire la sua immagine da "duro" mi da una leggera botta sulla testa.

Monta in moto e mi invita a fare lo stesso aiutandomi.
Aspetto che parta "allacciami le mani in vita se non vuoi cadere"- lo sento sogghignare in sottofondo, cerco di trattenermi il più possibile e faccio quel che mi dice,

"ehm vedi di stare calmo, che questa cosa non si ripeterà più "

"lo vedremo"- ribatte sicuro.

"Le ho già sentite queste parole e se non mi sbaglio è finita con tu che urlavi dal dolore".

Sapientemente decide di non ribattere e fa rombare la moto.
"Pronta?" -mi chiede, "parti prima che cambi idea".

Wow, questa città è davvero bellissima e non posso fare che rimanere incantata.
Con tutto questo verde da un lato che sembra rifarsi alla campagna e la spiaggia dall'altro.
"È tutto così bello qui" - dico con tono sognante,

"già"- dice voltando leggermente la testa, deve avermi sentito.

Mentre con una mano mi aggrappo di più a lui con l'altra gli volto la testa verso la strada "guarda la strada!".
Quando accelera, sento come l'adrenalina scorrere dento di me e la cosa mi piace da morire.
Inoltre è come se più andasse avanti più lasciavo indietro i miei pensieri e mi sentivo libera.
Inoltre avevo sempre guardato con aria sognante i fidanzati andare in moto e non smentisco che per qualche secondo ho immaginato di essere con il mio ragazzo.

La visita turistica prosegue senza accorgermi del tempo che passa, arriva ormai il tramonto e non mi sono ancora stancata di stare qui dietro. Non è così male in fondo!
Ci fermiamo davanti ad una gelateria "beh ti avevo promesso un gelato, quindi... Sbrighiamoci é tardi e i tuoi genitori potrebbero arrabbiarsi con me".
Cavolo non avevo fatto caso al tempo, mi ero persa, ammaliata da tutto quanto.

Riaccompagnata a casa dopo aver insistito, lo ringrazio e lo saluto con un semplice gesto della mano.
Quando entro sento un buon profumino "sono tornata" -urlo, camminando verso la sala da pranzo.
Mi blocco sulla porta quando vedo tutti e tre seduti al tavolo.
Josh e mia madre mi guardano con aria interrogativa e preoccupata, mentre Will prosegue con la sua cena.

"Dove sei stata fino adesso?" -mi chiede lei.

"Oggi pomeriggio... Ehm, sono andata a fare un giro" passo velocemente lo sguardo su lui che continua a fare fracasso con la posata "e ho visitato la città, ho perso la cognizione del tempo e per questo ci ho messo tanto al ritorno".
Spero se la bevano.
E inizio a pregare in silenzio che non abbiano sentito la moto, o che almeno non ne parlino, sarebbe troppo imbarazzante sopportare una conversazione sulla sicurezza e sui ragazzi adesso.
Per fortuna vengo salvata dal mio fratellastro che si alza e se ne va facendo trascinare la sedia sul pavimento e provocando un grande fracasso.
Sinceramente dopo aver passato una bella giornata, lo ammetto, non ho voglia di pensare a lui ancora.

Sei tu il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora