Capitolo 39

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Appena svegli, il mattino seguente, non so mi sentivo come... Diversa, in modo positivo ovviamente e poi è stato così bello la sera prima. Mi tiene stretta al suo corpo, quando sento suonare la sveglia e sono completamente nuda, mi sento alquanto imbarazzata. Non mi piace il mio corpo. Provo a liberarmi per rimediare ma, ecco, finisco per sfiorare il suo... Avete capito....

Vorrei provare a soddisfarlo ma, diciamo che non è ancora il momento per quello, però...

Approfittando del fatto che non mi molla ed il suo petto è scoperto e che vederlo che si alza e si abbassa lentamente sotto il suo respiro, inizio a posare delicati baci sui fianchi, salendo poi lentamente fino a soffermarmi leggermente sui capezzoli, finendo sul collo.

Finalmente lo sento muoversi e sospirare, alzo di poco il viso e lo vedo sorridere assonnato. Credo di aver fatto un bel lavoro allora. Mi trascino fino a mettermi sopra di lui e posargli un delicato bacio.

"Dobbiamo andare, è tardi!"- dico svogliata,

"Si ma ti avverto, la prossima volta non svegliarmi così se non hai tempo o voglia di risolvere un piccolo problemino li sotto!"- inizia, facendomi arrossire e costringermi a colpire il viso nel suo collo "Stai bene? Ti senti un po indolenzita?"-si fa serio,

"Si ma... Fa niente, è stato perfetto!".

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Atterrati ed arrivati a casa, sento già l'atmosfera cambiare. Siamo in cucina io e mia madre a preparare la cena.

"Allora piaciuta la vacanza?"- mi chiede curiosa,

"Si è stato fantastico"- dico fiera,

"Volevo chiederti"- appoggia il mestolo e si volta verso di me mettendo un mano sul fianco e una sul ripiano, mi sento sotto indagine "hai per caso deciso se vuoi frequentare l'università? Sai tra poco ci sarà la chiusura dei test"- dice lentamente come per paura che mi agiti, "e sapendo che ti piacciono molto i bambini e che da piccola eri fissata con l'insegnare qualcosa alle barbie, che ne dici magari di fare qualche corso per diventare insegnante!"...

Il suo piano non ha funzionato, però devo ammettere che quell'idea mi era già passata per la testa, adoro quel mestiere.

"Potrei provare!"- dico sbiascicando un sorriso e alzando un sopracciglio "Poi se non mi piace posso anche cambiare"- continuo,

"Già"- gli vedo spuntare un sorriso "Poi con questo lavoro guadagno di più e non ce bisogno che tu prosegua il tuo se vuoi!".

"Eccoci quii!" - arriva Josh tutto sudato per la corsa fata insieme a Will. Abbraccia mia madre da dietro e lui mi fa un occhiolino,

"Daii"- si volta mia madre, "mi sporchi tutta!"- si lamenta,

"Eh già"- ribatte lui "penso che ora dovrai farti anche tu una doccia perchè a letto così con me non vieni"- ormai sono abituata a tutte le loro smancerie e roba varia, "di cosa stavate parlando?"

Mia madre mi guarda lasciandomi a me l'opportunità di decidere se dire o meno. "Ho... pensato di iniziare un corso all'università per diventare insegnantea!"- mi libero.

"Wow" - si avvicina per abbracciarmi, ma giro intorno al piano cottura al centro della cucina, "Ne sono felice, se non mi sbaglio conosco delle persone all'università di Stanford, dove va Will e c'è qualche corso del genere se non sbaglio, domani chiamo per maggiori informazioni".

"Grazie"- guardo i fornelli emettere suoni, "ci penso io a cucinare!".

Se ne vanno e noi rimaniamo li a guardarci "dove andrai?"- mi chiede Will sbucando dalla porta. Sembra che ogni cosa sti andando per il verso giuto.

"Ehm, non so, sinceramente non ne ero neanche convinta di questa cosa. Ho iniziato ora a parlarne con mia madre e con Josh"- dico a macchinetta continuando a spostare lo sguardo da tutte le parti.

"Calmati, di cosa parli?"- mi prende il viso tra le mani,

"Università"- chiedo quando il mio naso e il suo si sfiorano.

Mi guarda con tono sofferente, lo voglio mettere alla prova però, che stronza che sono,

"Will, quello che voglio fare è molto distante da qui!"- si stacca, "Penso che forse ci vedremo soltanto durante le feste"- si volta, deluso.

"Ti stai allontanando da me!"- afferma a bassa voce, si dirige verso la porta.

Okay, ora basta, non voglio vederlo più così. "Già" - lo blocco prima che esca, "perchè se mi vuoi ci vedremmo tutti i giorni e ti starò talmente tanto attaccata che ti stancherai di me!"- si volta interrogativo,

"Tuo padre ha detto che conosce delle persone alla Stanford e potrò venire li con te a studiare per diventare insegnante"- quando realizza la cosa gli spunta un sorriso e mi viene incontro per abbracciarmi, ma non mi sono scordata che pure lui ha corso cosi mi metto a correre fino a quando, grazie ai miei polmoni lui mi prende in braccio e mi fa sedere sul bancone.

Mi bacia forte quasi come per recuperare tutta l'aria che ha perso, come se ne avesse bisogno ininterrottamente, come se mi volesse incondizionatamente.

"Mi hai spaventato... Pensavo che ci saremmo separati, ma ora..."- lo stringo con le gambe a me mentre le sue mani scorrono sui miei fianchi. Ci baciamo e coccoliamo fino a quando sentiamo puzza di bruciato e solo allora mi allontano.

"Il cibo"- urlo, correndo ai fornelli, lui mi viene a dietro ma mi bacia il collo.

" William"- dico autoritaria "lasciami subito e vai a farti una doccia!- comando,

"Si scoiattolino ai tuoi ordini"- fa il saluto militare, mi da un bacio veloce sulla guancia per poi scappare.

Dentro suonare il cellulare,

"Lucy, tutto bene?"- chiedo, perché chiama a quest'ora.

"Jocy ho bisogno di parlarti..."- inizia,

"Hai parlato con Jace?"- chiedo bloccandola, che brutto vizio...

"Ehm no, non ho parlato con Jace, però lui evidentemente vuole parlare con me perché fa protesta sotto casa mia, è un giorno intero che aspetta che esco di casa per parlarmi, ho fatto uscire mia madre con del cibo ma niente, io non posso non c'è la faccio... Ti prego aiutami, vieni da me per favore fallo ragionare..."- sembra disperata, ma sono ancora confusa riguardo il perché di tutto questo.

"Ehm, si, certo, vengo, stai tranquilla, ma dopo dovrai dirmi il perché di tutto questo!"- la saluto e poi riattacco.

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Ciaoo :)
Scusatemi il ritardo, cosa succederà?
Vi piace???

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