JOCYEsco velocemente dal portone e mi avvio verso l'appartamento... L'orologio segna le 9 quindi non ci dovrebbe essere nessuno per tutta la mattinata e la mia prima lezione è nel dopo pranzo..
Perfetto, così avrò il tempo di farmi un bagno caldo e dedicare un po di tempo a me stessa!
A volte mi incentro sempre su quello che mi accade e finisco per trascurarmi.Entro lentamente nell'appartamento cercando di fare il meno rumore possibile, nel caso avessi fatto male i miei calcoli, ispezioni velocemente la casa e la chiudo a chiave per sicurezza.
Mi sale un gran senso di tristezza quando passo davanti a quella che è la mia stanza per, poi proseguire nel corridoio.
Apro lentamente il rubinetto per riempire la vasca, riempio il bagno di candele profumate estraggo un rotondo respiro lasciandomi inondare le narici da quel delizioso profumo... ho sempre amato le candele, mi piace collezionarle di ogni genere per poi utilizzarle nei momenti di bisogno, e questo è uno di quelli.
Mi immergono lentamente e lascio che ogni muscolo si distende lentamente... provo a non pensare a niente, così metto della musica di sottofondo e inizio a canticchiare. Lo so forse sono anche stonata, ma a me piace farlo quindi la gente si deve abituare all'idea e non io alla loro.Credo sia passata mezz'ora quando lentamente mi si chiudono le palpebre mi lascio andare...
WILL
Apro gli occhi e un forte mal di testa mi pervade. Guardo meglio intorno e solo quando riesco a mettere a fuoco capisco che mi trovo in un salotto di un appartamento che a primo impatto non conosco...
"Ehi vedo che ti sei ripreso!"- dice una voce alle mie spalle, facendo uno schiocco con la bocca..
Mi volto lentamente e mi ritrovo davanti ad una ragazza che apparentemente sembra più piccola di me, mentre si sta lavando i denti.
Rimango a bocca aperta. Non per questo, ma per cosa indossa. Solo e soltanto una vestaglia. Voglio dire si è carina ma io voglio solo e soltanto lei."Tu.. chi sei? Ed io che cosa ci faccio in questa stanza?"- domando sgranando gli occhi e alquanto preoccupato..
"Io e te non.... avremo fatto..."- dico la prima cosa che mi passa per la testa e provo a sforzarmi per ricordare la notte scorsa.
"Ehi, ehi, datti una calmata.."-si avvicina facendomi sedere, per starle il più lontano possibile.
"Prima di tutto, no, non siamo andati a letto insieme, o almeno non ieri sera, ma in passato! Okay lo ammetto, avrei voluto approfittare del tuo stato, ma dopo che hai iniziato a parlarmi della tua fidanzata, non c'è l'ho più fatta"- si lascia cadere al mio fianco.
"Oh è molto bello sapere che la ami, ma avete un segreto eccetera eccetera..." - sbuffo appoggiandomi gomiti sulle ginocchia quando bevo parlo troppo e mi lascio andare a tutto "e già è davvero gratificante sapere che manco mi hai riconosciuto, ma sai"- sorride avvicinando il viso "sarei molto fortunata se fossi stata quella ragazza! La devi amare davvero tanto da come ne parli!"- esclama. Credo che il mio viso dica tutto quello che c'è da dire perché lei prosegue " e a proposito lavoro come barista in un locale in fondo alla strada e ieri eri in stato pietoso che ti ho portato qui a dormire... sai puoi anche giudicarmi ma non voglio che qualcuno si faccia male."- si volta per andare in cucina...
Sento il mio telefono squillare ma nelle tasche non riesco a trovarlo.
"Dove cavolo l'ho messo"- grugnisco..."Sul tavolino"- mi urla.. e solo allora mia accorgo di averlo davanti agli occhi.
Non berrò mai più così tanto, mi riprometto."Ehi Brandon" -inizio tranquillo,
"Dove sei?"- sembra quasi agitato... in passato ero diverso e non si preoccupava, ma ora dovevo essere davvero in stato pietoso...
"Vieni a prendermi ...."-gli indico la via dopo averlo chiesto. Gli ho promesso che gli spiegherò tutto dopo...
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Apro la porta, finalmente arrivato, e dopo sbuffo dopo aver sentito Brandon per tutto il viaggio che mi parlava dei miei sbagli e altro... del fatto che dovrei darle del tempo per pensare a tutto...
Lancio il borsellino sul tavolo e vado a sdraiarmi sul divano. Solo dopo netto a fuoco quanto visto. Il suo zaino!
Inizio ad aiutarmi e mi avvio verso tutte le stanze, Brandon sbatte la porta chiudendola, ma subito gli faccio segno di non far casino.
É tutto libero tranne per la porta del bagno, dove quando riesco ad annullare le distanze sento la sua voce.. sta cantando...
Mamma mia è stata via per così poco tempo e già il suo suono mi mancava.
Il primo istinto è quello di aprire la porta, ma poi mi tengo a bada e mi lascio appoggiare con la schiena fino a scivolare per terra.
A sentirla rivivono tutti i momenti con lei, quando l'ho conosciuta, il viaggio a Parigi, le notti insieme... e ora mi rendo conto che ne voglio vivere un'altra quantità infinita di giorni così insieme a lei e con nessun'altra! Non posso dirglielo ora cioè sa che la amo ma dirgli che voglio passare tutta la vita con lei sarebbe troppo..Solo quando smetto di riflettere e rimuginare mi accorgo del totale silenzio così mi alzo e provo ad aprire lentamente la porta. Inizialmente stavo per inciampare, mi sa di non aver smaltito ancora tutto l'alcol in corpo.
Do uno sguardo all'interno e la vedo li addormenta è bellissima.
Faccio qualche passo e richiedo la porta prima che arrivi qualcuno.
Lo sguardo mi cade sullo specchio appeso al muro e appena vedo il mio riflesso non rimango neanche sbalordito, sapevo di non essere nel migliore dei modi... I capelli spettinati, due occhiaie che arrivano fino a terra e i vestiti sgualciti.
Decido di concentrarmi su un altro soggetto, completamente immerso nella vasca e coperto di schiuma. Un brivido mi percorre il corpo, ma non è il momento di lasciarsi andare.
Mi siedo a fianco della vasca e appoggio il viso sul bordo per star lì a guardarla attentamente. Il suo viso, i suoi occhi. Una ciocca di capelli gli ricade sul viso così mi accingo a spostargliela e lentamente sfioro la sua dolce pelle profumata, "Ti amo"- sussurro.___________________________
Ciao a tutti, come state? Che ne pensate? :)
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Sei tu il mio per sempre
RomanceEstratto dalla storia: Le sue mani lasciano il muro e percorrono il mio corpo fino a fermarsi sopra i fianchi, mi solleva leggermente facendomi scappare un gridolino e gli cingo così i fianchi con le gambe. Ci stacchiamo per qualche secondo per ripr...