Io e Axel eravamo entrati nella classe di Mark. Guardavo con attenzione i miei compagni e mi sembravano dei tipi a posto con la testa. Finalmente delle facce nuove! Sinceramente ero stufa della monotonia della Royal, tutto così buio e tetro.
Mark: «Ragazzi! Che bello essere in classe insieme!» Si è alzato felice di vedere me e Axel.
Wintersea: «Vi conoscete?»
Mark: «Be'... Non proprio... »
Wintersea: «Allora! Puoi sederti, per favore?»
Mark: «Sì, scusi, professor Wintersea.»
Wintersea: «Lui è Axel Blaze, giocava e studiava alla Kirkwood. Lei invece Irene Froste, ex calciatrice e studentessa della Royal Academy. Giusto, ragazzi?»
Axel e Irene: «Giusto.» Quando hanno sentito "Royal", vedevo che tutti, persino i ragazzi con il viso da bulli, mi portavano più rispetto e dalle risatine sono diventati muti e seri. Forse non era del tutto un male spifferare in giro che avevo studiato e giocato a quella fortissima scuola!
Mark: «Evviva! Benvenuti tra noi, Axel e Irene! Sedetevi pure qui!» ha indicato due posti liberi in primo banco. Io ero accanto ad Axel e quest'ultimo in mezzo a me e Mark.
Axel e Irene: «Grazie.»
Wintersea: «Bene, ragazzi... Oggi non faremo granché, dato che è il primo giorno di scuola e questi due ragazzi devono ancora ambientarsi...» Con questo, ho tirato un sospiro di sollievo. «Vi avviso, Irene e Axel... Non sarà facile gestire lo studio e gli allenamenti di calcio. Questa scuola è una delle più toste, i voti non ve li regala nessuno!» ha puntualizzato. Io ero abituata alla Royal Academy, con una marea di verifiche la settimana dopo il rientro a scuola.
Irene: «A dir la verità...» Ho guardato Axel per paura di dire qualche sciocchezza. «È vero che io e Axel abbiamo cambiato scuola per vari motivi... Tuttavia, noi non siamo del club di calcio Raimon...»
Axel: «Ci conosciamo da poco, ma hai già anticipato ciò che volevo dire!» ha scherzato Axel. L'intera classe a riderci su, tranne Mark che si stava interessando a noi più di quel che pensassi. «Già, né io né Irene facciamo parte di una squadra, ma... Mi ricordo che ho vissuto momenti felici e momenti tristi... Il calcio è fatto così, dopotutto. Non possiamo farci niente.»
Irene: «Concordo con tutto ciò che hai detto, Axel. Quando ero alla Royal, se non seguivi alla lettera le regole, venivi rimproverato tantissimo. D'altra parte, quando ho iniziato a giocare a calcio là, tutti mi hanno accolto a braccia aperte, tutti. Solo che... Qualcosa o qualcuno mi ha spinto ad andarmene...» ho sospirato. Ovviamente mi sono fermata qui, sarei stata idiota se avessi divulgato altro. «Perciò, anche se il calcio è sempre stata la mia grande passione, non so se giocare come membro effettivo della squadra...»
Mark: «È interessante la vostra storia. Be', apprezzo la vostra sincerità... Però sarei stato ancora più felice se vi foste uniti al club di calcio...»
Wintersea: «Quanto sei impaziente! Axel e Irene, vi porto un secondo in sala professori per compilare dei moduli... Voi altri non fate chiasso.»
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𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude Sharp
Lãng mạnIrene, sorella di Linda e cugina di Shawn, ha alle spalle un passato triste seguito da ripercussioni sulla sua vita. È una quattordicenne riservata, seria, timida, fredda, diffidente, enigmatica, ma nasconde un lato dolce che riserva a poche persone...