❥ La squadretta dell'Otaku.

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Ottobre era ormai finito. Oggi noi della Raimon giocavamo la semifinale con la Otaku.

Celia: «Ehi ragazzi! Ho i risultati delle altre partite! E notizie su alcune tattiche!» mentre ci stavamo esercitando con le nostre tecniche, è arrivata correndo e ansimando.
Silvia: «Tutto bene, Celia?»
Celia: «Sì... Tranquilla. Ero al club di giornalismo con i miei compagni, quando ho ricevuto gli esiti di tutte le scuole e ho fatto una corsa fin qua!»
Axel: «Va bene...»
Celia: «Vi batterete con la Otaku, ma questo lo sapete già. E contro la Royal Academy in finale, se vincerete. Ma sono certa di sì.» me lo aspettavo.
Irene: «La Royal ha giocato ieri?»
Celia: «Sì. Jude e gli altri hanno vinto 25-0.» non potevo credere a ciò che avevo appena sentito...
William: «L'Otaku è una delle squadre più deboli del Paese...»
Nathan: «Perfino più debole di quella squadra da strapazzo contro cui ha giocato la Royal... Come avranno fatto a passare?!»
Nelly: «O avranno barato... O avranno trovato qualche schiappa peggio di loro.»
Mark: «Ahahaha, Nelly!»
Nelly: «Che hai da ridere?!»
Mark: «Be'... Debole o no, ci siamo allenati tanto!»
Celia: «La tecnica del portiere "Panciata Otaku" non è poi così insormontabile come vogliono far credere!»
Linda: «Eh già...»
Jack: «Ragazzi... Io ho un certo languorino...» la sua pancia stava brontolando.
Mark: «Anch'io ho una fame da lupi! Tutti al Maid Café!»

Eravamo andati a pranzare al Maid Café, il bar-ristorante più celebre del centro di Tokyo.

Cameriera: «Buongiorno! Volete ordinare qualcosa subito o desiderate leggere il menù?»
Mark: «Ehm... Dato che è la prima volta che veniamo qui in centro a mangiare, preferiamo consultare il menù!»
Cameriera: «Oh! Ma certo! Laggiù c'è un tavolo per 20 persone! Penso ci sia posto per tutti! Accomodatevi!» ci siamo seduti. Io tra Axel e Linda, lei vicino a Kevin, a sua volta accanto a Mark, poi Nathan e gli altri. Il nostro allenatore, ovvero Wintersea non c'era...
???: «Ciao ragazzi!» mentre stavamo leggendo il menù, si era avvicinato un ragazzo biondo con gli occhiali. «Anche a voi piace questo bar-ristorante?»
Nelly: «Dimmi perché dovrebbe! Questo menù è stato scritto con i piedi! Il cibo sarà altrettanto schifoso!»
???: «Che oeccato... Scusate se vi ho disturbato! Torno al mio magazzino con i miei amici!» nessuno se lo era filato, non poteva stare lì impalato a guardarci come uno stoccafisso!
Celia: «Avete deciso voi?»
Silvia: «Mmh... No...»
Linda: «Io non ancora...»
Irene: «Non c'è niente di minimamente invitante...»
Axel: «Come mai siamo venuti qui?!»
Jack: «Fosse per me, mi mangerei l'intero ristorante!» William ha inseguito quel ragazzo. Che fossero amici?
Irene: «Quasi quasi non prendo nulla. Mangio i panini che non ho mangiato stamattina all'intervallo!»
Axel: «Anch'io!»
Tod: «Dove vai, Willy?»
William: «Non preoccupatevi! E quando passa la cameriera, chiedile per me il piatto in alto a sinistra della pagina!»
Mark: «Va bene...»
William: «Tu sei per caso Artist della Otaku?»
Artist: «Sì! Come mai?»
William: «Tu hai i miei stessi modellini!»
Artist: «Eheh... Lo so, sono bellissimi!»

E dopo il pranzetto, al club di calcio...

Squadra della Raimon tranne Mark, Axel e Irene: «Urggggh... Che mal di stomaco!»
Irene: «Lo sapevo...»
Mark: «R-Ragazzi!»
Axel: «Come diamine faremo a vincere in tre?!»
Celia: «Oh no! Manca meno di un'ora alla partita e otto giocatori stanno male!»
Silvia: «Andate in infermeria! Irene, tua madre?»
Irene: «È in ferie questa settimana. Per un po' dovrà fare degli esami, e riprenderà a lavorare tra circa un mese se non ci sono complicanze.» se combatteremo contro la Royal Academy, starò in pensiero tutto il tempo per lei... «Se volete c'è Joachim Schiller, pediatra stimatissimo da tutto il paese!»
Nelly: «Va benissimo! Basta che ci diamo una mossa!» io li ho condotti e siamo tutti andati da lui.
Irene: «Salve.»
Joachim: «Irene! Linda! È da un anno che non ci si vede! Come state? E chi sono queste persone?»
Linda: «Stiamo bene! Sono le tre manager e i nostri compagni di squadra!»
Nelly: «Manager?!»
Silvia: «Sì! Ormai è da tanto che ti interessi della squadra!»
Nelly: «Va bene, come ti pare...» intanto il pediatra stava visitando i ragazzi.
Celia: «Ahahah...»
Joachim: «Mmh... Va bene! Sto dando delle medicine ai vostri compagni, una partita potrebbero giocarla!»
Irene: «...» ci congeda salutando elegantemente me e Linda. Non lo sapevo perché, ma in fondo, ci nascondeva qualcosa. Il mio intuito diceva che mi sarei dovuta preoccupare di più... Però, lasciamo perdere questo fatto, per adesso.

𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude SharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora