A mezzanotte di oggi sarebbe iniziato il 2017. La partita con la Zeus era stata una fatica assurda a causa di quella maledetta pozione chiamata nettare degli dei, e Ray Dark, altolocato plurimiliardario che si divertiva a darmi fastidio... Ma fortunatamente avevamo vinto e niente e nessuno ci avrebbe più fermato.
Jude: «Ire! Festeggiamo capodanno alla Royal! Verrai a dormire a casa mia! Ammesso che vada bene!» Jude mi aveva invitato per andare alla Royal Academy e a dormire a casa sua a passare l'ultimo dell'anno. Avevo ovviamente accettato, avrei rivisto anche David e Joe.
Irene: «Certo! Va benissimo.»Mark, Axel, Bobby, Erik, Jack, Nelly, Silvia, Celia, Linda... Insomma, tutti gli altri, andavano a passarlo dentro alla palestra della Raimon, con Sonny e Hillman che sorvegliavano.
Jude's pov
A Natale ci eravamo divertiti come pazzi. Irene mi piaceva sempre di più, era come una calamita.Irene: «Visto che a Natale non siamo rimasti a dormire a causa di Linda che continuava a mandarmi messaggi...»
Jude: «Come? Linda ti continuava a chiamare e inviare...?»
Irene: «Eh?»
Jude: «No, niente. Scusa se ti ho interrotto.»
Irene: «Dimmi...»
Jude: «Perché tua sorella ti ha impedito di stare con me? Sa che tu sei mia.»
Irene: «Voleva che le stessi vicino perché aveva fatto un brutto sogno.»
Jude: «Ovvero?»
Irene: «Ti spiego.»Il sogno era questo:
Linda's pov
Dark: «I patti saranno questi. Se la Raimon perde la partita contro la Royal alle finali regionali dei Football Frontier, Linda non sarà contenta come prima, tua madre subirà lo stesso trattamento. In caso contrario, dovrai tornare alla Royal.» avevo capito all'istante che significava quel "contenta come prima". Associandolo con "trattamento"... Il dado era tratto. Voleva abusare di me. Che uomo vile! Lurido verme! Che squallore!
Irene: «MIA SORELLA NON SI TOCCA!!! NÉ TANTOMENO MIA MADRE!!!» mia sorella era molto peggio di una donna in gravidanza, sembrava essere davvero incinta. Alla sommità del fastidio più elevato.
Dark: «Irene, Irene... Calmati! Se sei sicura di vincere, non hai alcun bisogno di attaccarmi.» si è fatto scappare una risata. «Jude ti ha messo incinta? Perché sei così nervosa...!»
Irene: «Come posso?! Non ho parole... C-Come fa ad essere così? E no, io e Jude non abbiamo rapporti.»
Dark: «Non ho apprezzato il fatto che te ne sia andata di punto in bianco.»
Irene: «...?!»
Dark: «Sai bene che sei la mia cocca. E che sei solo mia. Non puoi scapparmi. Ti osservo sempre e ovunque, anche quando ti fai la doccia o sei in bagno per fare i bisogni.» che inquietante! Se non si allontava da mia sorella, lo denunciavo veramente.
Irene: «A-Anche sotto la doccia...?» "Irene, non fargli caso!" Volevo urlarle ciò.
Dark: «Ne parleremo dopo, con più calma. Buona partita, comunque!» si stava allontanando, quando ha udito le mie ossa scricchiolare e si era voltato verso di me. Stavo stringendo pugni.
Irene: «...»
Dark: «Uhm... Che ti succede? Ti hanno mutilato?» se ti avessero mutilato il manganello, sarei stata la persona più felice sulla faccia della Terra. «Sembra ti abbiano tagliato la lingua!»
Irene: «...!» Irene era fatta così. Incassava ed incassava colpi fino a non farcela più. Finché poi non sono arrivata io... «Ti odio, sei un lombrico schifoso, non meriti di allenare una squadra!»
Linda: «Tu non mi farai un bel NIENTE, pedofilo! Irene vincerà. La squadra di Jude invece sarà spazzata via dal torneo insieme a te, e quel pervertito lì che pensa solo a mia sorella. Come te, d'altronde.»
Irene: «Linda! Non dovresti essere in ospedale con la mamma?»
Linda: «Shhh... Non ditele niente...»
Dark: «Dato che mi avete insultato, glielo riferirò il prima possibile.»
Linda: «Ingrato! Vergognati! Tu ami solo mia sorella! Sei frustrato perché la vuoi tutta per te e lei non sarà mai tua, perché semplicemente non lo vuole. Non vuole avere contatti con una persona con cui si trova a disagio.»
Irene: «Parlando in contesto più da persona grande e vaccinata, non voglio avere rapporti con un pazzo furioso come lei.» la formalità di Irene calzava a pennello con ciò che diceva. Io ero stata più sullo schietto visto che prima la stava ricattando.
Dark: «...» avevo ragione. E Irene aveva toccato la nota dolente. Sicché quel vecchio psicotico ci aveva dato uno schiaffo ad entrambe dove non batte il sole. Faceva malissimo, avendo delle mani grosse.
Irene: «Ahia...» secondo me Irene aveva davvero il periodo rosso.
Linda: «Te la prendi con due ragazzine...» mi era venuto il ciclo anche a me, purtroppo.
Dark: «Fisicamente ragazzine, cerebralmente bambine. Andate a giocare con le bambole, non ad andare in posti loschi con i ragazzi a fare chissà cosa.» ma che stava dicendo?
Irene: «Noi non siamo quel tipo di ragazze.»
Dark: «Per fortuna.»
Linda: «Sparisci...!»
Dark: «Non prendo ordini da una mocciosa.»
Linda: «Nemmeno noi da te.»
Dark: «Una cosa è certa, puzzate ancora di latte!»
Irene: «Tu invece di panna ammuffita.» Linda ed io c'eravamo scambiate uno sguardo di complicità e una risatina.
Dark: «Ridete, ridete... Trasformerò la vostra vita in un inferno! Andate a piangere dai vostri fidanzati e dalla mamma finché potete!» pareva davvero minaccioso...
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𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude Sharp
RomanceIrene, sorella di Linda e cugina di Shawn, ha alle spalle un passato triste seguito da ripercussioni sulla sua vita. È una quattordicenne riservata, seria, timida, fredda, diffidente, enigmatica, ma nasconde un lato dolce che riserva a poche persone...