❥ Alla Cloister Divinity School.

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Secondo Lina Schiller, la nostra allenatrice dalle indicazioni strambe e spesso poco condivise da noi, la nostra prossima tappa era Kyoto, dove si allenava costantemente la Cloister Divinity School, squadra molto forte, ma che si allenava sempre per conto suo. "Sarà la chiave per essere pronti per la partita con la Epsilon?"
Questa sì che era una domanda interessante... Abbastanza ricorrente tra la cerchia della nostra squadra.
Chissà, nell'autobus avevamo tutti le idee un po' confuse... C'era chi -come me- mancava Axel, chi odiava l'allenatrice, chi telefonava ogni sera gli ex componenti in ospedale e chi, come Mark, meditava già alle strategie della squadra capitanata da Dvalin e alle altre squadre dell'Alius Academy.

Passata qualche ora eravamo finalmente giunti alla Cloister Divinity (la cui squadra non si era mai iscritta al FF perché il calcio veniva considerato non come una gara né una battaglia talvolta senza fine; anzi, deve temprare la mente e il cuore) ad allenarci, sapendo dell'attacco imminente della Epsilon...
Dopo la partita di allenamento, quel monello di Scott era stato subito incantato dalla nostra bravura, chi lo sa il perché si era rifiutato di collaborare con i suoi compagni.

Visto che l'allenatore Kik non desiderava che il ragazzino giocasse al club di calcio, si era messi in un angolino a provare un tiro. Celia lo aveva notato, e cercato in tutti i modi di convincere l'attaccabrighe a giocare sul campo. Il birichino nascondeva un passato travagliato, ciò lo ha "irrobustito" psicologicamente, ma si notava palesemente che comunque era debole alla radice. Il fatto è che Banyan aveva aspettato sua madre per lungo tempo, lei invece lo ha abbandonato ad una stazione.

Scott: «Quindi ora capite come mi sento? Be', scusate se ve lo sto facendo pesare... Sono così frustrato!»
Celia: «Tranquillo, non fartene una colpa!»

Lei lo comprendeva molto bene perché quando Celia e Jude erano in orfanotrofio, lei veniva sempre emarginata ed esclusa dagli altri ragazzi, che erano arroganti e egocentrici. Questo lo avevo passato anch'io da piccola. Erano tutti come "papà". Anzi, come Geoff. Che rabbia, e che egoisti!

Mark e gli altri avevano convinto l'allenatore dell'Accademia a dargli un'ultima chance, in cambio che la squadra andasse ad indagare su un individuo sospetto che si stava aggirando dalle parti di Kyoto, precisamente verso ovest. L'allenatrice aveva dato tempo ai ragazzi di scovarlo entro il tramonto.

Subito dopo scesi dall'autobus (il tragitto dalla Cloister Divinity al centro di Kyoto non è così corto), Xavier era entrato subito in scena, chiedendo a Mark e gli altri se poteva cercare insieme il teppista, più rapido della polizia. Una volta trovato -grazie a Shawn- il misterioso ragazzo che ha creato scompiglio, si era rivelato essere Jordan. Xavier aveva capito sin da subito che la memoria gli è stata rimossa a causa della sconfitta contro la Raimon la terza volta che si erano scontrati.

Mark avrebbe voluto perdonare il capocannoniere della Gemini; ma lui, beffardo com'era, era filato via nervoso, in preda alla rabbia. Tornando alla Cloister, si era sentito un rumore simile ad un terremoto, segno che la Epsilon è arrivata!

"Se il destino era a favore nostro, vinceremo di certo!" sì, ne ero convinta. Eravamo tutti convintissimi della veridicità di queste parole!

Ehi, amatissimi lettori! :D

In questo episodio -non lunghissimo, ma lo sapete che per questioni di tempo sono vincolata- non ho messo quasi dialoghi perché l'avevo già preparato per metà come un testo continuo, e non avevo voglia di scriverci ancora qualche dialogo.

Ila.❤

𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude SharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora