Il nostro scopo era di setacciare il Giappone e reclutare i migliori giocatori, per poi sconfiggere eroicamente l'Alius Academy.
La prima tappa era Nara. Alla televisione stavamo guardando il telegiornale appena prima che l'intervistatore si fosse avvicinato alla Statua del Cervi all'omonimo Parco dei Cervi...Aquilina: «Ma... Q-Quei palloni neri?!» ha gridato la Schiller.
E non solo... Il primo ministro Vanguard di Nara era sparito?! Troppi avvenimenti che succedevano concatenati. Il mio cervello stava per avere un cortocircuito.
Victoria: «P... Papà! NO!» eravamo scesi dall'autobus, proprio nel luogo in questione. Non avevamo mai immaginato di poter incrociare la figlia di un uomo di così alto rango, con una posizione e una ricchezza così rispettabile e invidiabile. Quella furbetta era proprio un peperino!
Mark: «Ehi... Stai bene?»
Victoria: «Non hai ascoltato il Telegiornale?»
Mark: «Sì, sì... Scusami... Mi dispiace...»
Victoria: «Sì... Ah, a te piace il calcio, vero?»
Mark: «Certo che mi piace!»
Victoria: «Che notizia sensazionale! Anche a me!»
Mark: «Io mi chiamo Mark!»
Victoria: «Vorresti divertirti un po' con la mia squadra mista? Anche le femmine possono causare difficoltà in campo!»
Mark: «Con piacere!»Una volta sconfitta la Secret Service, ci era toccata un'altra sconfitta fragorosa della Gemini. Eravamo passati dalla padella alla brace in poche ore.
Aquilina: «Ragazzi.» dopo averci fatto un lungo discorso, aveva meditato chi tenere e chi no, in squadra.
Kevin: «In che senso?!» la signorina non voleva sentir parole, guardava altrove poiché stava meditando.
Aquilina: «Axel, ormai per la squadra sei solo un giocatore per far numero. La tua presenza è inutile.»
Axel: «D'accordo.» c'era stata qualche esitazione da parte sua, nonostante ciò, stava avviandosi per la spiaggia triste... Secondo me stava anche lasciando scivolare le lacrime dai suoi occhi al mento.
Irene: «Axel!» ma non c'era niente da fare, l'aveva presa troppo seriamente... Come me, d'altronde. Anch'io ero permalosa e le lacrime non facevano fatica a sgorgare. «Allenatrice! Perché l'ha fatto?!»
Jude: «Avrà i suoi motivi... Sebbene mi dispiaccia un po'.» geloso che non era altro!
Mark: «Non posso crederci...»
Irene: «Axel!»
Linda: «Ci mancherai...»
Axel: «Starò bene...» i suoi piedi muoversi verso il mare facevano colare lacrime, intrise di nero, di mascara.Non poteva crederci nessuno... L'allenatrice aveva cacciato Axel! Perché aveva sbagliato quel tiro causando la nostra seconda sconfitta? Impossibile. Chiunque può commettere degli errori...
Jude's pov
Non ero per niente contento che Axel se ne fosse andato... Ma, guardando il lato positivo, potevo provarci di più con Irene. Lui ha avuto più tempo di me durante tutto il Football Frontier mentre ero ancora in combutta con Dark. È vero che la conosco da molto prima di lui... Però, al tempo, non avevo minimamente il coraggio a provarci anche se mi attraeva molto.
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𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude Sharp
RomanceIrene, sorella di Linda e cugina di Shawn, ha alle spalle un passato triste seguito da ripercussioni sulla sua vita. È una quattordicenne riservata, seria, timida, fredda, diffidente, enigmatica, ma nasconde un lato dolce che riserva a poche persone...