Eravamo "miracolosamente" ammessi al campionato regionale. La vittoria contro la Occult e la Wild ci aveva fatto acquisire molta fiducia in noi stessi. Eravamo speranzosi e credevamo più in noi stessi. Questo era stato un passo molto importante nel cammino della nostra vita. Iniziavano a pensare che ci saremo fatti strada tra questo torneo.
Wintersea's pov
Avevo l'ultima ora con la classe di Mark, Irene e Axel. Prima di entrare nell'aula, stavo chiacchierando con Dark al telefono all'insaputa di tutti, e... Sono rimasto meravigliato da quest'altra vittoria. Non ero stato presente psicologicamente alla partita con la Wild proprio perché aspettavo la chiamata di Dark sperando con tutto me stesso che perdessero... Si vedeva che avrà avuto da discutere con i suoi giocatori...Dark: «Ah... Bene, capisco. Quindi... La Raimon ha battuto la squadra di forestieri della Wild? Si devono essere allenati duramente, allora.»
Wintersea: «A quanto pare, sì. L'ho letto sulla bacheca che passeranno al turno successivo... Ma non saprei proprio come fare per farli perdere!»
Dark: «Be', in effetti me l'aspettavo... Con i ragazzi della Otaku sarà una scemenza assurda la partita, ammesso che vincano oggi pomeriggio con i loro avversari... Invece con quelli della Brainwashing è davvero complicato. Da quando il capitano è in porta, non entra più nemmeno una palla...»
Wintersea: «Posso immaginarlo, perciò sarà una guerra persa già in partenza...» ha detto, poi ha dato uno sguardo all'orologio. «Ora però devo salutarla. Ho lezione nella classe di Irene... La conosce, se non erro?»
Dark: «Irene?! Certo che la conosco. È la bravissima e bellissima ragazzina che ci ha tenuto testa l'altra volta! Anche se per me non è solo quello...» non ho idea di cosa avesse lasciato intendere, né la cosa mi importava più di tanto.
Wintersea: «Cosa sta insinuando?»
Dark: «Niente che le possa interessare. Vado dai miei ragazzi, ci risentiamo dopo la sconfitta della vostra scuola.»
Wintersea: «Sì, buon proseguimento.»Avevo detto a Mark che non avrei interrogato, però, giusto per ripicca, ho deciso di farlo, anche se sono stato largo.
Irene's pov
Quella mattina, in classe ero costantemente sulle nuvole a pensare a tutto ciò. Non mi ero ricordata che Wintersea avrebbe interrogato. Lui non era uno che interroga a sorpresa; faceva le interrogazioni in questo modo: o le programmava oppure estraeva a sorte, però non si sa mai...Axel: «Ire... Hai studiato?» la mattina ci eravamo messi d'accordo per venire insieme a scuola trovandoci vicino al campo da calcio.
Irene: «Sì... Ma non tantissimo...» avevo aperto il libro di matematica per riguardare quel capitolo. Sapevo tuttavia che non sarebbe servito a niente.
Mark: «Ragazzi! Wintersea non interroga oggi! State tranquilli!» ha detto sorridendo. Mi sembrava un po' uno scherzo, ma mi sono comunque sollevata.
Axel: «Mark, sei sicuro?»
Mark: «Quando vi cercavo, mi sono imbattuto nel professore. Mi ha detto che non interrogherà perché vuole andare avanti col programma.»
Irene: «Per fortuna oggi la saltiamo!»
Wintersea: «Ciao ragazzi. Scusate il ritardo, ma aspettavo una chiamata importante da un vecchio amico che doveva riferirmi alcune cose che mi interessava sapere... Va be'. Qualche volontario?» avevo spalancato gli occhi.
Irene: «Mark! Avevi detto che non interrogava!» Mark ci aveva detto proprio una mera bugia.
Mark: «C-Che... Ma perché, prof?!» ha domandato.
Axel: «Ci sei o ci fai?!» perfino Axel si era messo a rimproverarlo.
Mark: «Ragazzi, non ne sapevo niente! Mi ha promesso che non interrogava!» ha esclamato nervoso sottovoce.
Wintersea: «Allora! C'è qualcuno che si fa interrogare?! Abbiamo perso già 20 minuti tra la telefonata e il vostro continuo borbottare!»
Axel: «Professore... Io ho studiato, ma non per sostenere l'interrogazione...»
Irene: «Nemmeno io, mi scusi.»
Wintersea: «Ho capito, però mi piacerebbe interrogare.»
Mark: «Scusatemi ragazzi. È tutta colpa mia. Mi offro io come volontario.»
Wintersea: «Me ne servono altri tre.»
Nathan: «Va bene. Mi offro io.»
Axel e Irene: «Anche noi, ce la togliamo...»
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𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude Sharp
عاطفيةIrene, sorella di Linda e cugina di Shawn, ha alle spalle un passato triste seguito da ripercussioni sulla sua vita. È una quattordicenne riservata, seria, timida, fredda, diffidente, enigmatica, ma nasconde un lato dolce che riserva a poche persone...