𝘍𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰. | Jude Sharp

❦ Speciale: San Valentino.💌💖

San Valentino... La festa che ho sempre detestato. La causa? Non ho mai creduto fermamente nell'amore. L'avevo sempre considerato come una perdita di tempo, che sfocia ormai in qualsiasi relazione nel sesso. Ne avevo piene le tasche come ne avevo piena la testa di sentire risuonare nella mente la frase "Oggi è il quattordici di febbraio, ovvero San Valentino, il giorno degli innamorati."

???: «Ire, vuoi uscire con me?» detto così sembrava un ragazzo timido che mi chiedeva pregando se voleva trascorrere del tempo con me. Tornando coi piedi per terra, colei che me l'aveva chiesto tramite chiamata al cellulare era la mia migliore amica Azumi, la fidanzata di Giulio Acuto.
Irene: «Certo, Azumi! Dove andiamo?»
Azumi: «Stasera andiamo a cenare al ristorante della Royal?»
Irene: «Sicuro! Alle otto e mezza ci troviamo là di fronte?»
Azumi: «D'accordo, però a me andava anche di parlare un po' con te... Visto che è da parecchio tempo che non ci incontriamo e spettegoliamo sui ragazzi e chiacchieriamo sui gossip...»
Irene: «È vero. Io direi alle otto davanti allo stadio della Royal Academy. Così abbiamo tempo sia di allenarci che di scambiare due parole, anche se dentro al ristorante ne avremo di tempo per esternare i nostri pensieri.»
Azumi: «Perfetto. Ci vediamo tra due ore!» erano quasi le sei del pomeriggio ed io ero ancora in pigiama. Mentre io ero a casa mia sdraiata sul letto ad immaginarmi situazioni improbabili, Jude aveva passato il pomeriggio a casa di Caleb insieme a David, ovviamente avranno nominato innumerevoli volte il mio nome e quello delle fidanzate degli ultimi due ragazzi sopracitati.

Jude's pov
Verso le sette e quaranta ero tornato a casa. Non ero affatto stanco, Giulio mi aveva chiesto se volevo andare a mangiare con lui al ristorante della Royal Academy, la mia scuola. Non avevo alcun impegno, a San Valentino mi annoiavo e le ore passavano a contagocce. Quindi... Perché non accettare?

Giulio: «Ciao sosia!» era ormai il mio soprannome. Ci avevo fatto l'abitudine.
Jude: «Ehi Giulio! Cosa hai fatto oggi per San Valentino?»
Giulio: «Semplice, sono andato a letto con la mia ragazza.»
Jude: «Caspita! Non ho comprato un regalo a Irene! Che pessimo fidanzato che sono!»
Giulio: «C-Che cosa ti sei dimenticato di fare?!»
Jude: «O meglio, le ho comprato una scatola di cioccolatini e un anello di fidanzamento in diamante. Volevo incontrarmi con lei, ma sono stato a casa di Caleb con anche David fin adesso.»
Giulio: «Io non ho alcun impegno con Azumi, dato che siamo stati insieme a casa mia tutt'oggi. Le chiamiamo quando abbiamo finito chiedendo di raggiungerci...?»
Jude: «Va bene. Com'è stata la prima esperienza?»
Giulio: «Bellissima, se hai la tua anima gemella al tuo fianco. Pertanto sì, è stata la migliore in tutta la mia vita, e l'unica.»
Jude: «Allora siamo d'accordo. Alle otto e mezza là.»

Azumi's pov
Ero euforica. Volevo raccontare alla mia migliore amica della mia primissima esperienza sessuale. Scommettevo tutto quello che vi pare che lei aveva ricevuto un regalo da Jude.

Azumi: «Eccoci alla Royal Academy.»
Irene: «Eh già.»
Azumi: «Sai se c'è Dark?» come mai mi era venuto in testa di chiederle proprio quello per prima cosa? Perché Dark era sempre dannatamente presente nei nostri discorsi?!
Irene: «No, non credo. Spero di no.» che insicurezza avevamo addosso quella sera... E quanta ansia!
Azumi: «Be'... Come va con Jude?»
Irene: «Bene. Come vuoi che vada?»
Azumi: «Certo, anche tra me e Giulio a gonfie vele.» le avevo raccontato la mia esperienza a letto assieme a Giulio, Irene mi ascoltava interessata. Finché non ci eravamo cambiate, eravamo andate al ristorante, e ci attendeva una bella sorpresa. Non ce la saremmo mai immaginate. Mai.
Cameriere: «Siete in due?»
Azumi: «Sì.»
Cameriere: «Mi dispiace, ma i tavoli per due sono esauriti. Ce ne è uno da quattro, laggiù. Scusate...» be', almeno potevamo lasciare i nostri indumenti invernali sui posti non occupati.
Irene: «Io devo andare in bagno. Appoggiamo la borsa e i giacconi sulle sedie?»
Azumi: «Anche io devo andarci! Sì, lasciamo la roba qui.» dopodiché, eravamo andate alla toilette alla velocità della luce.