23 Devo affrontare tutto

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Canzoni: No promises Shawn Mendes
Patience Shawn Mendes
The story of my life One Direction
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Sento gli occhi gonfi, Nash continua a parlare, non lo sopporto più.
So che magari lo fa per farmi star bene, ma in questi casi preferisco stare sola, l'anno scorso andava tutto bene, non c'erano tutti sti problemi, io e Cameron stavamo bene insieme, tutto il nostro gruppo era ben ammalgamato, eravamo una 'Big Family' ora non siamo più nulla, ognuno ha la propria vita, i propri casini, ognuno pensa per se.
È brutto da dire ma non sono l'unica che ha notato questo, infatti mi sono consultata con  Camilla e Gaia.
Penso solo che forse l'unica cosa che lega me e i ragazzi sia Taylor, e nulla di più, tutto sta andando a rotoli.
Una volta che Cameron si sarà ripreso, cosa succederà? Ritornerà tutto come prima? I nostri contatti andranno persi ancora?
Sento un peso sulla mia spalla, mi giro lentamente ed è la testa di Nash, mentre dorme.
Accendo il telefono per vedere le ore, è tardi, ma nonostamte tutto sto sveglia, devo avere notizie di Cam, almeno anche per avvisare le altre.
Sento il telefono vibrare, lo accendo è un messaggio da 'X':
'Povero dolce Cam, condolianze-X'
Lo sapevo! Sapevo che dietro a questo presunto 'incidente' ci fosse l'anonimo cazzo.
Eppure qualcosa mi dice di andare avanti, voglio capire cosa c'è sotto a tutto sto casino.
Voglio capire perchè sta persona si è fatta ancora viva dopo tanto tempo, doveva andare via dopo l'arresto di Tommaso.
Mi vengono in mente dei flashback su Alex...forse...forse lui aveva dei conti insospesi con della gente.
Alla fine non sapevo proprio tutto di lui, ma la gente con cui lavorava si, con le corse clandestine, ovviamente!
Dovevo pensarci prima, prima che succedesse tutto sto casino gigantesco, che ora neanche la polizia può placare.
Lentamente il sonno si impossessa di me, tra sogni e incubi mi addormento, sperando sia solo un'incubo.
Saranno passate ore, o giorni, non ricordo bene l'ultimo pensiero che ho fatto, ma sento scuotere un braccio, mi alzo di scatto.
"Calma, sono io, stamattina alle sei sono usciti i medici, hanno operato  Cameron tutta la notte, e sembravano anche abbastanza soddisfatti" dice annuendo alla fine.
Sta di fatto che ciò non mi rassicura per un cazzo, io sono in ansia, avrò problemi lo so, ma chi sarebbe ancora vivo al mio posto? Si sarebbero buttati tutti giù dal balcone secondo me.
Appena vedo un medico, mi si illumina lo sguardo e subito lo fermo, facendogli un sacco di domande.
" mi scusi, lei ha operato Cameron Dallas?" Domanda torturanedomi le mano dall'agitazione.
"Si, lei è un parente?" Domanda guardandomi con aria sospetta...
"Emmh, a dir la verità no, ma sono una sua grande Ami-" vengo interrotta da Nash.
"È la sua fidanzata" dice tirandomi un pizzicotto da dietro, non facendosi vedere, segno che devo reggergli il gioco.
"Okay, seguimi, però il ragazzo non può entrare" dice il Medico.
Mi giro per guardare Nash che annuisce in segno di approvazione.
Appena entro nella stanza bianca, come quelle dei film americani, un'odore di stanza chiusa e di pulito, mi invade le narici.
Vedo Cameron con la testa bendata, tanti tubi che passano per il suo corpo, e una macchina, al suo finco che emette dei 'bip' continui.
Questa scena mi sembra di averla già vista, già vissuta anche in
prima persona.
Come...Come...l'anno scorso quando mi ero ritrovata in ospedale per un motivo che ora non ricordo, ma so, che subito dopo ero impegnata a baciare Cameron...belli i ricordi, sono la cosa più bella e più brutta che una persona possa avere.
Sono belli, perchè ti rifanno vivere emozioni che non capiteranno più, ma sono anche brutti, perchè i ricordi non sono solo belli, e a volte, i ricordi, ti fanno prendere la decisione sbagliata.
Mi avvicino piano alla finestra, visto che Cameron non si sveglia, e non sarà come nelle favole, come quella di Bianca Neve, che con un bacio si sveglia, qua purtroppo siamo nella triste realtà e bisogna viverci e adattarci.
Mi perdo nei miei pensieri, come succede spesso in questo periodo, che è durato anche troppo, per essere definito un periodo.
Respiro l'aria, che mi sembra famigliare anche fin troppo, di quando passeggiavo con i ragazzi o quando andavo a scuola con loro, e per la via del ritorno scuola-casa parlavo con loro.
Le nottate passate a giocare e a ridere, ma anche a piangere, odiando tutti e tutto.
Non mi sono mai accorta di una cosa: tutto che quello che possediamo è importante, solo dopo che è passata, anche se ora non ce ne rendiamo conto, ma le cose col tempo diventano preziose, e io rimpiago tanto di aver sprecato quell'anno, del liceo, a piangere e ad attaccarmi a cazzate come i pettegolezzi...
Ma ora quello che è fatto è fatto, è impresso sulla pietra.
Però il futuro non è scritto, si può cambiare, si può sbagliare o migliorare, ma se si continua a tenere lo stesso filo, allora anche il futuro può essere letto già da subito.
Dopo questa riflessione mi giro e Cameron, ovviamente è nella stessa posizione, ma trovo un figliettino bianco attaccato sul letto di Cameron, mi guardo intorno preoccupata, mi avvicino lentamente, lo prendo è piegato in sette parti...
Le apro e in ogni piega c'è scritto un numero, strano.
Lo apro definitamente e trovo due foto scattate pochi minuti fa di me affacciata alla finestra e sotto in rosso c'è scritto : "io ti vedo -X"
Mi guardo attorno spaventata, mi avvicino a Cameron, gli lascio un bacio sulla fronte, esco dalla stanza, Nash non c'è più, esco dall'ospedale e mi dirigo in un posto che ha e che fa parte di me, la il passato, torniamo alle origini, si torna al liceo.
N/a
Scusate per l'assenza ma ho avuto davvero troppo da fare! Spero vi piaccia..
Spoiler:
SE NOTATE QUALCOSA DI STRANO, CHE POSSA COLLEGARE QUALCOSA NEL BIGLIETTO DITELO NEI COMMENTI, E VERRÀ CITATO NEL PROSSIMO CAPITOLO!

E Poi Arriva Lui...Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora