52 pt.3

405 14 5
                                    

                  Amabili ricordi, sono               rimasti da quando sono andata via...-Salmon Susan
Canzoni: Paradise-Coldplay
Let's Hurt Tonight- Onerepublic

Mi guardo attorno e sento un forte colpo al cuore.
La storia si stà ripetendo, io non, anzi noi tutti, non ne usciremo mai.
"Ei, tutto bene?" Mi domanda Cam prendendomi la mano.
La levo di scatto, non capisco, cosa mi succede?
"Va bene, affronta tutto da sola come al tuo solito! Mi sono stancato di te" Urla facendo voltare Camilla e Taylor.
Le sue parole mi rimbombano in testa, lui si è stancato di me...
Ma certo come ho fatto a non capirlo prima...lui voleva solo qualcuno a cui potersi agganciare, lui sa.
Lui sa tante cose, la verità si avvicina? Forse Cameron è davvero come tutti lo hanno chiamato anche in precedenza, lui non cambia, neanche per se stesso.
"Tutto bene?" Mi domanda Taylor affiancandomi.
Annuisco poco convinta se non del tutto, ma in questo caso è meglio lasciarmi stare.
Perchè Cameron si è stancato di me? È lui che voleva ritornare con me, tutto sommato anche io, ma è lui che aveva sbagliato con i suoi bruschi modi di fare, e così ora la storia si ripete come al solito, sapete? Mi sono stancata io, ho diciannove e tra poco vent' anni, e voglio qualcosa di stabile per la mia vita.
Non voglio un vento passeggero nella mia vita, ma un vento costante che fa partire la barca, magari qualche volta non partirà o ci sarà qualche ostacolo, ma riuscirà a funzionare anche per il nostro aiuto.
Un'aiuto reciproco, e Cameron si aspetta che tutto gli sia servito, lui vuole tutto ma non da nulla, e mi spiace, io non voglio solo dare.
Mi balena subito per la mente, dove sia finito Cameron che non lo vedo da nessuna parte...bene! Se la mette su questo punto di vista allora giocherò da sola costi quel che costi.
In questo preciso istante mi trovo circondata da alberi e foglie secche che riescono ad emergere dalla neve.
Un lieve bagliore di luce soffusa dovuta al sole mi scalda gli arti che oramai sono infolenziti per la fatica della camminata.
Sono ben quaranta minuti che
vago a caso, e ho la sensazione di essermi persa.
Mi siedo su un tronco.
"Che goduria" Dico stiracchiando le gambe.
Sento qualcosa muoversi sotto di me, subito mi alzo impaurita.
Il tronco è diviso a metà, decido di aprirlo.

Ottima scelta! Mi sembri un protagonista di un film horror che entra sempre nelle stanze in cui non dovrebbe entrare da solo...

Bhe in effetti...ma la curiosità è più forte di me in tutto e per tutto, e voglio venirne a capo e capire il più possibile di questa situazione, perchè se prima pensavo che in questo circolo ci fosse solo 'X', ora ho dei seri dubbi su le persone che mi circondano e che considero amici.
Decido di alzare il tronco e mi sento mancare, e i conati di vomito anche perché sento il classico sapore acido in bocca.
Cosa ci fa un maiale in putrefazione, che puzza peggio di Taylor dopo che ha mangiato tre kebab, ma apparte le cagate, io vedo nella rientranza delle costole un biglietto, spicca in tutto questo marrone rossastro, devo farmi coraggio e prenderlo.
Allongo le due dita e con le unghie prendo il tutto, non so con che forza di volontà io abbia fatto tutto ciò, ma ci sono riuscita.
'Hai coraggio, Valentina giusto? Sapevo cosa sarebbe successo...questo è il tassello più importante, sapevo esattamente dove saresti finita, so tutto.
Non ti spaventare, dopo tante cose penso che tu sia abituata a certe cose, ma ora dopo questo biglietto leggi attentamente....
Dove colei, che aveva creduto alle foglie, loro sanno tutto e vedono tutto ma in silenzio, lei sapeva ma non ne  era convinta, gli alberi la circondavano e le dicevano che era il contrario, ma lei sapeva, ma non ne aveva le prove.
Lei ora è titubante ma non perde la speranza, ma devi solo andare dove ti porta il filo'
Le foglie? Gli alberi? Mi sembra tutto così famigliare...
Mi ritrovo in questo racconto ad essere sincera, tutto questo è surreale, devo assolutamente andare avanti e capire cosa si cela sotto il nostro passato e anche da cosa il tutto è iniziato...
Anche se qualche idea ce l'avrei, è partito tutto da Alex, lui non mi molla, lui è sempre con me, adesso come adesso mi sono resa conto che non conosco davvero tutto delle persone che mi circondano, io davvero non so nulla.
È tutto basato su apparenze false e inutili, che ti fanno credere il contrario che quella persona vuole nascondere...e allora questo significa che X ha paura di essere rivelato, che ha paura di farsi mostrare per paura di quello che potremmo dire.
Se fosse stata una persona con tante intenzioni che vuole dire o almeno far credere, cattive, allora una persona così si sarebbe già rivelata no? Quindi ora X è pronto è pronto a farsi svelare...
Nonostante questo pensiero continuo a camminare e mi fermo di tanto in tanto per riposarmi, mi mancano i miei amici, non li vedo da tantissimo tempo, mi sento sola e vulnerabile...
Aspetta.
X lo ha fatto apposta vuole lasciarmi sola per colpirmi, è giunta la mia ora.
No Valentina! Non puoi mollare così, corri fai qualcosa, nasconditi sotto la neve, arrampicati su un albero.
Opto per salire su un albero, e dopo neanche cinque minuti vedo spuntare da destra e a sinistra Cameron e Eleonor, si abbracciano a ridono, ma hanno in mano il telefono, e digitano senza sosta e sussurrano, ma una fatidica frase l'ho sentita.
"Lei dov'è non ha seguito i piani" La voce odiosa di Eleonor.
Chi è lei? Sono io o altri? Sono in pericolo? Non lo so ma voglio soltanto dimenticare tutto e riiniziare la mia vita.

N/a
So che questo capitolo non è bellissimo come neanche lunghissimo, ma almeno ho aggiornato dai, non mi lamento, spero vi piaccia, chi pensate sia X?

E Poi Arriva Lui...Cameron Dallas 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora