Capitolo 42

45 3 0
                                    

"Non puoi andartene così !" mi grida Michael uscendo dalla macchina .

"Ah no ? Sai pensavo di poterlo fare come hai fatto tu , o per caso devo progettare anche io la mia morte ?!" urlo spingendolo indietro .

"Senti hai tutto il diritto di essere arrabbiata , ma per favore vieni con me e potrò finire di spiegarti tutto insieme ad Ashton . Per favore ." mi chiede .

"Okay ." annuisco risalendo in macchina .

Ripartiamo ed entro poco arriviamo in un motel e prendiamo una stanza , entro poco Ashton ci aggiunge e io non riesco ad incontrare lo sguardo di nessuno dei due .

"Okay , chiariamo le cose ." inizia a dire Michael . "Ho ricominciato a spacciare perché ho bisogno di soldi e non posso smettere adesso , me ne sono dovuto andare perché le cose cominciavano ad andare molto male e c'erano delle persone che mi ceravano . Ho chiesto ad Ash di rimanere con te per proteggerti e poter sapere come stavi . Non sapevo che voi foste a Salem finché non ti ho vista , e ho pensato che era il momento più giusto per darti spiegazioni ." sto cercando di oppormi con tutte le mie forze dall'alzarmi dargli uno schiaffo e andarmene visto che ho veramente tanto bisogno di spiegazioni .

"Senti Andy mi dispiace , non volevo ferirti , ma ho capito che avevamo qualcosa in comune fin dal primo momento e poi quando ti ho baciata tutto si è stravolto , volevo dirti la verità ma non potevo , e mi dispiace così tanto ." sento una lacrima attraversarmi la guancia e faccio un respiro profondo per non piangere a dirotto .

"Ho bisogno di bere ." mi limito a dire e mi alzo per andare e prendere una bottiglietta d'acqua dal mini frigo .

Quando mi rigiro vedo Ashton a terra e Michael sopra di lui che continua a sferrare un pugno dopo l'altro ; lo afferro per la maglietta e lo tiro indietro .

"Finiscila o finirai per ucciderlo ." gli dico e lui si calma e si sposta , sento Ashton gemere per il dolore mentre si mette seduto .

In che cazzo di situazione sono finita ?

"Per favore possiamo riparlarne domani ?" gli chiedo ed entrambi annuiscono .

Michael si sistema sul letto pensando che anche io lo raggiunga ma mi tiro indietro .

"Voi dormite sul letto ." dico ad entrambi e vedo quel briciolo di speranza negli occhi di Michael sparire .

Mi siedo sulla sedia davanti alla scrivania in legno spegnendo la luce , mi porto le mani alla testa e mi lascio andare , devo riflettere bene su quello che voglio fare . Entro poco riesco a sentire i ragazzi russare e quindi intuisco che si siano addormentati , prendo la mia giacca ed esco in silenzio ; il vento gelido mi accarezza il viso e le guance bagnate ed umide .

Ho preso una decisione , voglio andare a New York , in quella città che ho lasciato un po' di mesi fa' : ci sono delle cose che ho lasciato in sospeso per troppo tempo e ora devo risolvere , affronterò un problema alla volta e Michael è l'ultimo della lista .

Cammino tra le stanze e arrivo alla casetta principale dove si trova la hall , mi avvicino al signore al bancone e sorrido cordialmente alla signora che si trova dall'altra parte .

"Salve , mi scusi per caso avete un computer connesso ad internet ?" le chiedo e lei annuisce sorridendo mostrandomi il portatile in un angolo della stanza . "Grazie ." la ringrazio avvicinandomi al computer .

Cerco un volo last minute per New York e dopo qualche ricerca riesco a trovarlo facilmente , sto pensando a cosa racconterò a Maddie , Wend e gli altri , ma al momento non è il problema principale , compro i biglietti e li stampo .

Mi alzo ed esco dalla casetta ed estraggo il telefono dalla tasca "Pronto ? Sì salve mi servirebbe un taxi al motel Salem resort per andare all'aereo porto ."dico all'uomo dall'altra parte del telefono ed entro cinque minuti il taxi arriva .

"All'aereo porto , grazie ." dico salendo e l'auto parte subito .

Quando arriviamo pago e ringrazio il signore scendendo , entro nell'aereo porto e dopo aver fatto il chek- in mi dirigo al mio gate ed entro poco sono già in aereo . Per tutto il volo non ho fatto altro che pensare a cosa diranno i miei genitori vedendomi , o cosa diranno i miei compagni di scuola o cosa dirà Harry .

Quando arrivo fuori dall'aereo porto mi faccio portare da un taxi direttamente a casa dei miei genitori e quando arriviamo sento il cuore battere a mille , ho una paura pazzesca , mi dirigo verso la porta d'ingresso e suono il campanello ripetutamente .

Ad aprirmi la porta è mia madre , la stessa di sempre , ma almeno non è ubriaca .

"Tu che ci fai qui ?" chiede mio padre alle sue spalle .

"Sono venuta qui per sistemare le cose ." dico entrando "Ho pensato molto e ho capito che devo finire quello cominciato . Voi divorzierete veramente questa volta ed entrambi dovete smettere di bere , dovete farlo per me , me lo dovete per l'orrenda adolescenza che mi avete fatto passare . Compreremo un appartamento così non vi vedrete più , contenti ?" gli spiego e loro stranamente mi danno retta . "Okay allora adesso posso dormire , sono distrutta ." dico io dirigendomi al piano di sopra .

Fortunatamente ho lascito qualcosa qui quando sono andata via e quindi riesco a trovare una maglietta da mettermi , mi sfilo quindi il vestito quando sento improvvisamente qualcuno bussare alla porta . Rabbrividisco e vado ad aprire ritrovandomi davanti Michael .

"Che cazzo ci fai qui ?" gli chiedo .

"Sai una volta non mi avresti risposto così . E comunque ti ho seguita ." mi dice con non chalance rimanendo fuori dalla finestra .

"Non avevi il diritto di seguirmi , me ne sono andata per un motivo ." Gli dico .

"Non ti lascerò scappare così facilmente , sappilo ." mi dice afferrandomi il polso  solo ora mi rendo conto di essere in reggiseno e slip e quindi mi divincolo dalla sua presa e m'infilo la maglietta grigia a mezze maniche .

"Non scappavo , sono venuta qui per risolvere delle cose che avevo lasciato in sospeso ." gli spiego e lo vedo avvampare prima di cadere giù . Mi precipito verso la finestra e lo vedo aggrappato solo con le mani al tubo dell'acqua , gli porgo la mia mano sporgendomi fuori e lui l'afferra , tiro più che posso finché non riesco a farlo entrare e ci ritroviamo uno sopra l'altra .

"Spostati ." gli dico sovrastata dal suo corpo e lui scivola di lato .

"Sai , è qui che è iniziato tutto , ricordi ?" mi dice , eccome se me lo ricordo , ogni volta che entro qua dentro vedo noi due , incoscienti di quello che stiamo facendo ma felici .

"Come dimenticare ?" eh già , come cancellare il passato .

"Vorresti tornare indietro e cancellare tutto ?" mi chiede girando la testa verso di me , siamo ancora sdraiati sul pavimento .

"Vorrei solo aver fatto più attenzione a te ed evitare di calarti con me nel mio buco nero , guardaci hai ricominciato a spacciare e io a tagliarmi , siamo tornati nel passato , siamo sempre noi ." gli spiego e lui mi guarda intensamente negli occhi .

"Beh sai , in quel buco nero non si sta poi così male come credevo ." mi dice incrociando la mia mano alla sua e a quel tocco non mi ritraggo .

"E allora perché hai ricominciato a spacciare ? So che non hai bisogno di soldi ." gli dico .

"Perché ho molti debiti , con molte persone ." mi spiega e io annuisco sorridendo , non so il perché di quel sorriso ma mi è venuto automatico sorridere al passato .

Michael si avvicina ancora di più a me e posa le sue labbra sulle mie chiedendomi accesso con la lingua che si mischia con la mia iniziando a muoversi in sincronia , sento il buco dove una volta c'era il mio cuore riempirsi e il cuore ricomincia a battere all'impazzata . 

E' lui che voglio nella mia vita .

E' lui che voglio amare , odiare , far ridere e baciare .

E' semplicemente lui tutto quello di cui ho bisogno per sopravvivere .

Lo sento mettersi sopra di me e non posso fare a meno di non sorridere sulle sue labbra , gli infilo le mani nei capelli e lui posa le sue sulla mia sottile vita . Quanto mi è mancato questo contatto magico . 


Non è solo amicizia ||L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora