"Il cuore te lo spezzano una volta sola, il resto sono graffi."
_Eminem
«Avrei voluto ammazzarla in quel momento!» Chantel scoppiò a ridere a crepapelle al racconto dell'amica Wen che, adesso, mostrava con fierezza la nuova tinta scura di capelli.
Per l'appunto le stava raccontando il momento di totale angoscia in cui la parrucchiera, una tra le più sue fidate, aveva afferrato forbici e pettine tra le mani e aveva iniziato a tagliarle i capelli, in uno stile degno di Edward Mani di Forbice.
Wendy avevo espresso chiaramente di eliminare soltanto le doppie punte, ma era evidente che non si era limitata a tagliarle solo quelle piccole parti rovinate: i capelli, prima che entrasse nel salone, raggiungevano quasi lo stomaco ed ora, invece, superavano di poco le spalle.«Però il taglio di per sè ti dona un sacco e la tinta marrone ti risalta il colore degli occhi.» analizzò l'amica, addentando un pezzo di mela.
Wendy fece sventolare i capelli su una spalla e con un'espressione d'orgoglio e di vanità sul viso ringraziò l'amica per il complimento.«Modestamente.» canticchiò, fiera, portandosi alle labbra un pezzo di crostata alla marmellata di mirtilli.
Si trovavano nel grande giardino della scuola per la pausa pranzo. Il sole splendeva alto nel cielo e riscaldava, con i potenti raggi ultravioletti, la città di Salt Lake City meravigliosamente.
Perciò Chantel e Wendy avevano rifiutato di pranzare nella cupa mensa della scuola e sfruttare l'occasione per respirare aria fresca in giardino. Avevano preso posto in uno dei numerosi tavoli di legno disposti sull'erba morbida e avevano iniziato a chiacchierare com'era loro solito, godendosi l'ora di relax.Assorti nelle loro facili chiacchiere, gli studenti che si trovavano a dilettarsi fuori in giardino vennero improvvisamente zittiti da alcune urla (maschili, parevano) che provenivano a pochi metri di distanza dalla loro scuola.
Chantel e Wendy si rivolsero un'occhiata attonita, come i loro coetanei, poi si guardarono intorno cercando di capire da dove avessero origine quelle grida brutali.Sbarrarono tutti gli occhi, non vi fu uno in grado di rimanere impassibile, nel momento in cui si accorsero che quei lamenti furiosi provenivano dal Paradise.
«Una rissa!» annunciò uno e tutti si apprestarono ad osservare elettrizzati come se stessero girando lo scenario di un film dal vivo.
Chantel assottigliò lo sguardo e rimase scioccata nel vedere due ragazzi, dai muscoli prominenti contratti e le mani serrate in due pugni strettissimi, urlarsi a vicenda affermazioni non poco offensive. Sarebbero già facilmente arrivati alle mani se non fossero intervenuti i loro amici a placcarli con prontezza.
«SEI IL SOLITO COGLIONE! IN QUESTI ANNI NON HO CONOSCIUTO UNA TESTA PIÙ BACATA DELLA TUA!» gridò un ragazzo da un'indomabile chioma di capelli biondi platino.
Si dimenava, mosso da una furia incontrollata, come se non desiderasse altro di accanirsi contro l'avversario.Gli occhi fuori dalle orbite, il fumo che usciva dalle orecchie, i petti di entrambi che si alzavano e si abbassavano ad una frequenza del tutto irregolare.
I compagni fecero indietreggiare di forza il biondo, tutti così estremamente alti e forzuti che, in verità, incutevano addirittura un certo timore.
«L'UNICO COGLIONE QUI PRESENTE SEI TU CHE ALLA TUA ETÀ NON SEI ANCORA IN GRADO DI ASSUMERTI LE TUE RESPONSABILITÀ!» ribatté l'altro, un ragazzo di stazza ben formata, larghe le spalle, la carnagione ambrata.
Chantel non si sarebbe sorpresa se, il giorno dopo, entrambi fossero rimasti a casa per un terribile dolore alla gola.
Ripetevano continuamente ai loro compagni, che li bloccavano per evitare che iniziassero a dare spettacolo pestandosi a sangue, di lasciarli andare per risolvere quella situazione una volta per tutte, ma questi rifiutavano e cercavano di separarli affinché si calmassero le acque.
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Sudden
WerewolfChantel vive a Salt Lake City, Utah, in un tranquillo quartiere assieme ai suoi amorevoli genitori adottivi. Calma, riflessiva, particolarmente timida ma socievole. Ama trascorrere il tempo a sognare ad occhi aperti qualcosa che la trascini lontano...