11. Madness

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"Sei così bella e così sola con tutta questa gente intorno che tutta questa solitudine brilla ancora di più.
Perché tu sei qualcosa di diverso dal resto. E per qualcosa di diverso dal resto si offre l'ultima Malboro e l'ultimo respiro. E dimmi se anche tu non vorresti questo. Avere un posto nella vita di qualcuno in cui sei imbattibile."

_Massimo Bisotti, Il Quadro Mai Dipinto

Dopo quell'imprevisto episodio, la mattina di per sè era stata piuttosto piacevole. Scottie e Bambi le erano stati accanto nelle due ore seguenti ed erano riusciti nell'intento di distrarla dalla spiegazione della lezione beccandosi purtroppo anche qualche acida ramanzina dagli insegnanti. Si erano dimostrati, in ogni caso, ottimi amici ed intrattenitori. Chantel aveva ascoltato, interessata, la loro rispettiva storia e aveva trovato un'affine complicità con entrambi: erano i più giovani del loro gruppo, questo spiegava il motivo per cui frequentassero le stesse lezioni, e anche loro erano alla ricerca del loro posto nel mondo. 

"Quindi hai 19 anni?" bisbigliò, Chantel, guardando di sfuggita la ragazza seduta accanto a lei. Lei annuì, sospirando. 

"Appena compiuti, eppure mi trattano ancora come un'infante." sbuffò, Bambi. 

"Come ti capisco." emise un sospiro, Chantel. Non poteva non ammettere che la compagnia persistente della sua famiglia, a volte, le recasse il desiderio della solitudine. 

"Dovrete farci l'abitudine." ridacchiò il ragazzo che si trovava alla destra di Chantel, intromesso nella conversazione. Le due ragazze lo fissarono, stranite: Alpha, statura media, corporatura ben modellata, capelli mossi tendenti al color caramello e gli occhi verde-acqua. Bello, come ogni Licantropo esistente sulla Terra. 

"Non abbiamo chiesto il tuo parere, Natel." alzò gli occhi al cielo, Bambi. Il giovane emise una risatina, indirizzando la mano destra verso la ragazza con cui intendeva stringere amicizia.

"Sono Natel, appartengo al branco Dawn." Chantel gli strinse la mano, incuriosita e diffidente allo stesso tempo. 

"Sono Chantel, appartengo al bran-" la interruppe, risoluto. 

"Appartieni al branco Davis, sei uno degli ultimi esemplari di Omega esistenti al momento, ultimogenita di Jackson e Davine." terminò, riproducendo le voci che quella mattina non avevano fatto altro che espandersi nelle mura dell'edificio. "Perdonami, non mi prendere per uno stalker, ma da quando ho messo piede dentro questa scuola non ho sentito nient'altro che il tuo nome." si scusò subito dopo, osservando il viso stupito della ragazza. 

"No, figurati." ridacchiò, lei, in compenso. "Sono consapevole di essere l'argomento centrale delle conversazioni di questa mattina." alzò le spalle, rassegnata. 

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