41. What your heart says

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Mi ero imposta di aggiornare lunedì prossimo, ma l'ispirazione mi ha colto all'improvviso e ho terminato di scrivere il capitolo prima di quanto mi aspettassi. Ho deciso di aggiornare a quest'ora insolita perché, oltre al fatto che non voglio farvi attendere inutilmente, sono tornata a casa da poco da una cena e mi sto letteralmente annoiando a morte.
Quindi, che dire, godetevelo!

"Ciò che si fa per amore è fatto bene."

_Vincent Van Gogh

Nascosero i loro odori, in modo che i due amanti legati non fiutassero la loro presenza poco gradita e si collocarono dietro alcuni cespugli, i quali offrivano loro un perfetto panorama.

«Quelli non sono il tuo amico Zane ed Eleanor?» sussurrò Chantel all'orecchio di Rylan, accomodato sull'erba del prato dietro di lei.

«Sì, sono loro.» rispose, avvolgendola di nuovo con le sue braccia calorose.

«Ragazzi, inizio a sentirmi veramente un intruso. Non dovremmo essere qui.» vacillò Tobias, osservando i due ragazzi in mezzo alla Radura iniziare ad amoreggiare senza scrupoli.

«In effetti, non ha tutti i torti.» ciondolò anche Clarissa.

«Non è colpa nostra se hanno deciso di farlo nel bel mezzo della Radura. Chiunque, qui di passaggio, potrebbe intravederli.» ribatté Dre, elettrizzato al massimo.

«Esattamente come noi.» fecero la loro apparizione Chaz, Diane, Lorence ed Ariane.

«Ssh, non fate rumore!» li zittì Natel, incitandoli a prendere posto accanto a loro.

Chantel salutò la sorella maggiore con un sorriso brillante, quando quest'ultima le lanciò un'occhiata maliziosa, bilanciando l'attenzione tra lei e Rylan. Arrossì, nascondendosi tra le sue braccia forzute.

«Secondo me, le farà male.» suppose Bambi, accoccolata sul grembo di Trevor.

«Non se sa cogliere il momento esatto.» replicò Arien, attorcigliando alcune ciocche bionde della sorella minore.

Chantel si rilassò sotto i baci cadenzati, lenti e dolci di Rylan, che presero di mira la sua tempia destra. Abbandonò la schiena sul suo petto, afferrando le sue mani e  posandole sul suo grembo libero.

Davanti ai loro occhi curiosi, Eleanor cingeva con le gambe il bacino di Zane, entrambi seduti sul prato soffice della Radura. Baciati dalla luce potente della luna piena, si scambiavano baci bollenti, esplorando con le mani fameliche l'uno il corpo alla mercé dell'altra. Zane, ad un certo punto, le scostò i capelli, facendoli ricadere sulla schiena e concentrandosi sulla zona più sensibile del suo collo esposto. Alcuni gemiti di piacere, nell'immediato, fuoriuscirono dalle labbra spalancate della ragazza che si aggrappò con forza alle spalle del Compagno.

«Non so se voglio guardare.» bisbigliò, circospetta, Bambi.

Nello stesso istante, un lamento sonoro si riprodusse nell'atmosfera di sentimento della notte. Chantel strinse la mano di Rylan, appurando che il verso fosse stato dettato da una miscela di sorpresa e dolore.

«Tranquilla.» le sussurrò all'orecchio, mentre lei rinforzava l'attaccamento al suo corpo.

Un sussulto ebbe il suo cuore quando vide Eleanor mordere il labbro inferiore con impeto, chiudendo gli occhi in due minuscole fessure. Zane aveva affondato le zanne aguzze nella carne tenera del suo collo, non cessando un secondo di accarezzarle la schiena per infonderle rassicurazione.

«Sta sanguinando, Arien!» si angosciò Clarissa, strattonando il braccio del fratello maggiore.

«Fate qualcosa, dannazione!» si agitò allo stesso modo Bambi, dimenandosi tra le braccia immobili del Compagno.

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